Discutevo oggi (vabbè, ieri) con un mio amico a proposito di alcune serie TV ed è emerso un punto su cui vorrei riflettere con voi nello stagno. (riflettere nello stagno, ahahhaa... no, dai, lasciamo perdere).
Discutevamo della longevità delle serie televisive, quando è un bene, quando è un male.
Parlando delle nostre serie preferite non potevo non citare Doctor Who che in quanto a longevità ha già battuto diversi record ma il suo punto di forza è, del resto, uno dei punti che più mi dai sui nervi negli altri telefilm, ossia il continuo cambio di cast.
Quella volta alla BBC l'hanno pensata davvero bene.. Nata come necessità per continuare la serie sostituendo il povero William Hartnell con Patrick Troughton, la rigenerazione del Dottore ha reso possibile il ricambio continuo di attori pur mantenendo lo stesso protagonista, con gli stessi ricordi e le stesse esperienze ma con sembianze e personalità diverse.
La rigenerazione del decimo Dottore
Con questo escamotage la serie ha potuto continuare indisturbata per ben 26 anni (dal '63 all'89) per poi essere ripresa, dopo un film nel 1996, nel 2005 continuando tutt'ora.
Come dicevo il ricambio continuo di cast è una cosa che nelle altre serie televisive non riesco a digerire molto bene ma col Dottore è diverso, sarà che in fondo il personaggio è sempre lui e alcune caratteristiche di base non cambiano mai.
In altre serie, mi viene in mente Streghe (anche se non l'ho mai seguito più di tanto), il cambio di cast, con la sostituzione di una delle sorelle Halliwell con una fantomatica sorellastra, mi è sempre sembrata una forzatura della trama per poter continuare la serie nonostante l'abbandono di un attore.
Cosa ancora peggiore di Streghe è il caso di Hazzard in cui, dalla quinta stagione, cambiano addirittura entrambi i protagonisti con dei nuovi cugini sbucati dal nulla (cambio che comunque ha stroncato la serie).
Gli esempi da fare sono molti e sicuramente me ne sto dimenticando di ben più eclatanti di quelli citati (ahimè la memoria comincia a farmi scherzi).
Dall'altra parte della bilancia ci sono serie come Buffy o Supernatural che, nonostante i numerosi anni di programmazione, invece sono stati bravi mantenendo il cast di base immutato.
Nel primo caso il trio Buffy, Xander e Willow, sempre osservati dal Sig. Giles (osservati.. perchè era l'osservatore, ahahah!! ok, la smetto) hanno resistito per 7 stagioni senza cambiare mai, certo aggiungendo nuovi personaggi stagione per stagione.
I fratelli Winchester invece hanno resistito (e stanno ancora resistendo) per 9 stagioni, anche qui incrementando il cast con nuovi personaggi nel corso della serie, ma di base la coppia fissa rimane.
il cast di Buffy 1997-2003
i fratelli Winchester di Supernatural 2005-in corso
Allora cosa spinge certi attori a rimanere per 7 o 9 anni nella stessa serie ed altri a rimanere per poche stagioni?
Mah.. sicuramente il lato monetario, non ci piove.
Basta vedere l'esempio di Charlie Sheen in Due Uomini e Mezzo che era arrivato a guadagnare la bellezza di 1,25 MILIONI di Dollari ad episodio e a chiedere fino a 3 MILIONI di Dollari per le successive.. chi troppo vuole nulla stringe ed è stato sostituito da Ashton Kutcher dalla nona stagione in poi.
Charlie Sheen in Due Uomini e Mezzo
Un altro fattore (o scusa per mollare) è il non volersi sentire troppo legati al personaggio, ma cosa dovrebbero dire allora Leonard Nimoy (che sarà sempre ricordato come il Signor Spok di Star Trek) e Jim Parsons (che rimarrà per tutti sempre lo Sheldon Cooper di The Big Bang Theory)?
Jim Parsons e Leonard Nimoy: lunga vita e prosperità
Il finale di Buffy non era perfetto alla fine della quinta stagione con lei che si sacrifica per salvare il mondo da Glory chiudendo il portale intradimensionale?
Che senso ha, all'inizio della sesta stagione, il rito per riportarla in vita per poi assistere a 2 stagioni alle quali era meglio non assistere?
Audience? Fan? Schei? si.. tutto molto bello.. ma quando è ora di dire basta è basta...
E quindi faccio basta pure io... e alla prossima!!
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