Come spesso capita, quanto un film ti prende veramente tanto (quale? questo!), va a finire che si inizia a spulciare la pagina Wikipedia o IMDb per vedere che cosa hanno combinato gli attori prima di girare quella pellicola che tanto ci ha affascinato e, non spesso però, succede che si scoprono delle piccole perle che per anni sono rimaste inosservate.
Come nel caso di PARKS AND RECREATION! (pa pa! pa pa! parappapa parappapa!)
Come dicevo, il motivo che mi ha spinto a vedere questa serie è stato inizialmente il cast.
Il merito va, per primo, a Chris Pratt, il Peter Quill dei Guardiani della Galassia, grazie a lui sono arrivato a Pawnee e al suo dipartimento parchi e aree ricreative, ma quasi subito mi sono reso conto che le facce note erano più di una. Magari non conoscevo tutti i nomi degli attori ma ero sicuro di averli già visti altrove, su tutti Aubrey Plaza, già vista in Scott Pilgrim VS The World, oppure Rashida Jones apparsa in Poliziotti Fuori di Kevin Smith.
Anche la protagonista della serie, Amy Poehler e la sua Leslie Knope, ha un viso conosciuto e infatti, dopo una rapida googlata, scopro che ha partecipato a Mean Girls e Tenacious D e il Destino del Rock.
Cast a parte, inizialmente però, non ero molto convinto sulla serie. Insomma, una sit-com ambientata in un municipio, anzi in un ala del municipio dedicata ai parchi, cosa avrà da dire? Vabbè, mi son detto, proviamo! E la mia solita cocciutaggine mi ha premiato con una serie divertentissima che ha ben più cose da dire di molte altre serie che svangano i maroni da ormai quasi 10 anni con i soliti clichè triti e ritriti sui nerd (fan di Big Bang Theory, zitti!!).
All'inizio può dar fastidio l'impostazione "finto documentario" che ha l'intera serie ma, andando avanti, gli stessi protagonisti che commentano le scene appena accadute o qualche ammiccamento verso la telecamera durante le scene più esilaranti, diventano dei veri e proprio punti di forza.
La prima stagione è molta corta, 6 episodi da 20 min circa, e la si fa fuori velocemente. Serve più che altro a presentare i personaggi e a buttare le basi della "storia" che, però, andando avanti risulta sempre più in secondo piano.
Tutto ruota attorno al Lotto 48, uno scavo nei pressi dell'abitazione di Ann Perkins (Rashida Jones) nel quale è caduto il suo ragazzo, Andy Dwyer (Chris Pratt), rompendosi entrambe le gambe e per questo motivo chiede al comune che venga fatto qualcosa a riguardo.
La vice-direttrice del dipartimento parchi e aree ricreative di Pawnee, Leslie Knope (Amy Poehler) si offre di farlo diventare un parco, cosa per cui si scontrerà con il direttore Ron Swanson (Nick Offerman) mentre viene appoggiata da Mark Brendanawicz (Paul Schneider), urbanista e vecchia fiamma di Leslie.
La vice-direttrice del dipartimento parchi e aree ricreative di Pawnee, Leslie Knope (Amy Poehler) si offre di farlo diventare un parco, cosa per cui si scontrerà con il direttore Ron Swanson (Nick Offerman) mentre viene appoggiata da Mark Brendanawicz (Paul Schneider), urbanista e vecchia fiamma di Leslie.
Non posso non citare le altre figure che completano il cast come April Ludgate (Auprey Plaza) la stagista apatica e nichilista, Tom Haverford (Aziz Ansari) il playboy di scarso successo, e i personaggi secondari come Jerry l'impiegato anziano che viene costantemente preso di mira dai colleghi e Donna l'impiegata di colore esperta di moda.
Proseguendo nelle stagioni successive vengono introdotti nuovi personaggi, come i due agenti governativi incaricati di apportare tagli al bilancio disastroso del municipio di Pawnee:
Ben Wyatt (Adam Scott) serio e competente, e Chris Traeger (Rob Lowe) salutista e con la testa tra le nuvole, oltre ad un consistente numero di ricorrenti che appaiono in diversi episodi.
il cast al completo dalla terza stagione in poi
Come accennavo prima, la trama principale va via via scemando, rimanendo più che altro come sfondo. Gli episodi infatti sono quasi del tutto slegati l'uno dall'altro con un minimo di trama orizzontale per quanto riguarda i rapporti affettivi (che vengono ben presto rimescolati) e i ruoli lavorativi (per esempio Andy passa da disoccupato a lustrascarpe o April da stagista a segretaria).
Ma cosa rende questa serie unica? Senza dubbio la sua comicità!
Non è semplice da spiegare, per questo vi consiglio di guardarla, magari andando oltre la prima stagione (che comunque dura poco) che è un po' meno brillante delle successive, ma vi assicuro che è qualcosa di diverso, qualcosa che si differisce dalle altre sit-com in circolazione attualmente.
La sto letteralmente divorando lasciando in disparte addirittura altre cose (ad esempio Lost).
Che dire? I personaggi sono fantastici e caratterizzati davvero molto bene, le situazioni comiche non sono mai surreali e tutto funziona in modo naturale. Ve la consiglio veramente tanto!
Vi scalderà in questo freddo inverno in arrivo! (niente citazioni di GoT).
Ciao e alla prossima!
Concordo con tutto, ma soprattutto con l'ultima frase! :)
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