mercoledì 21 dicembre 2016

Rogue One: A Star Wars Story

Oh finalmente! L'abbiamo atteso per tanto tempo e finalmente siamo andati al cinema a vederlo!
Di cosa stiamo parlando? Ma ovviamente di un film di Star Wars che non fa parte della saga di Star Wars. O meglio, è un film ambientato nell'universo di Star Wars ma che non segue la trama principale di Star Wars. O forse si? Rogue One fa più parte della saga di Star Wars di altri film già usciti? Scopriamolo insieme!


Per i pochi che non lo sanno, o non si sono informati abbastanza, questo è il primo film di un progetto denominato Star Wars Anthology, una serie di film che vanno ad espandere l'universo in cui si svolgono le vicende della serie principale, un po' come è già successo in passato con libri, fumetti, serie animate, ecc.
La storia narrata è una sorta di prologo all'Episodio IV, Una Nuova Speranza, il primo film di Star Wars uscito nel 1977. Il film, da noi conosciuto semplicemente con il nome di Guerre Stellari, partiva infatti, come sarà da lì in poi tradizione, con una didascalia che contestualizzava i fatti che lo spettatore, da li a poco, andrà ad assistere. In questo caso spiegavano che l'Alleanza Ribelle aveva avuto la sua prima grande vittoria contro l'Impero Galattico essendo venuta in possesso dei piani segreti della più devastante arma mai creata: La Morte Nera. In sostanza Rogue One ci racconta più dettagliatamente quello che viene narrato in questa didascalia.

La storia di Rogue One, come dicevo, va ad approfondire ciò che è successo prima di Una Nuova Speranza presentandoci la protagonista, Jyn Erso (Felicity Jones), come la figlia dell'ingegnere (pentito) responsabile della progettazione della Morte Nera. Jyn sarà costretta a collaborare con l'Alleanza Ribelle per rintracciare il proprio padre ed impedire che l'arma venga messa in funzione e collaudata. Galen, il padre di Jyn, però aveva già messo in atto un piano per conto proprio nascondendo un punto debole in grado di distruggere la Morte Nera con un colpo ben mirato (genialata che va a zittire quelli che additavano il finale di Una Nuova Speranza come banale e senza senso, era tutto previsto dall'ingegnere :P ) e dando istruzioni a Jyn per trovare i piani segreti da consegnare all'Alleanza.

La storia è ben narrata, forse un po' lenta nella parte iniziale ma con un crescendo di situazioni e scene d'azione che non potrete uscire dalla sala se non gasati a mille.
Una cosa che mi è piaciuta parecchio è il voler rendere la tecnologia futuristica secondo un ottica anni 70, proprio come se fosse stato girato insieme al primo film. Quindi anche le acconciature, i baffi, le basette ricalcano molto quel periodo dando una sorta di continuità alla serie come se in quel periodo, nella galassia lontana lontana, andasse davvero di moda quello stile.

(Nel prossimo paragrafo ci saranno spoiler su alcuni personaggi e cameo)
Altra cosa che mi è piaciuta davvero tanto sono i cameo di personaggi storici, su tutti quello a cui sono dedicate più scene, il governatore Tarkin, interpretato all'epoca da Peter Cushing e ricreato digitalmente per l'occasione, così come è stata ricreata con la computer grafica la Principessa Leila alla quale nel finale vengono consegnati i piani segreti. Altro cameo importante è ovviamente quello di Darth Vader, qui con un attore in carne ed ossa e con la già nota voce di James Earl Jones, bellissima la scena alla fine in cui affronta in ribelli che stanno scappando con i piani rubati.


In definitiva un film del genere ha molto più senso di altri film usciti? Direi proprio di si! Senza nulla togliere all'ultimo episodio canonico della saga (che mi era piaciuto davvero tanto, trovate l'articolo QUI) devo dire però che questo film è più “dentro” la saga. Va ad approfondire una storia che già conosciamo o che credevamo di conoscere mostrando nuovi personaggi che hanno contribuito alla grande vittoria contro l'Impero, non passeranno alla storia come Luke Skywalker o Han Solo ma non hanno nulla da invidiare a quest'ultimi.
Io vi saluto e vi invito a tornare da queste parti per il prossimo articolo. Ciao!


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