lunedì 4 aprile 2016

PK, le "vecchie" nuove avventure di Paperinik

Ciao a tutti! Oggi accade una cosa strana, forse per la prima volta in quasi 2 anni si parla di paperi, qui, nello Stagno per le Papere. E quali sono i paperi più famosi al mondo se non quelli della Disney? E tra tutti quelli della Disney qual è il più famoso se non Paperino? Ed è proprio di lui che parleremo oggi! Beh più o meno. Siamo qui per festeggiare e commemorare i 20 anni di PK: Paperinik New Adventures.



In realtà il compleanno del fumetto sarebbe stato lo scorso 14 marzo ma, come ben sapete, il tempo è relativo soprattutto in questo Stagno (ma chi voglio prendere in giro? come al solito mi segno le date e poi le dimentico e pubblico gli articoli in ritardo). 
Ma parlando di tempo e viaggi nel tempo tuffiamoci nei ricordi e viaggiamo fino al 1996 quando nelle edicole e nelle fumetterie italiane debuttava un esperimento ambizioso: un albo che per le dimensioni, per il numero di pagine, per lo stile grafico, per la numerazione ma soprattutto per le tematiche trattate, ricordava i comics americani. Il numero Zero di PK: Paperinik New Adventures era una scommessa in cui credevano fortemente Paolo Cavaglione ed Ezio Sisto, scommessa che negli anni si rivelò vincente dato che segnò una nuova era per il fumetto made in Italy. Perché ricordiamo che nonostante Paperino (Donald Duck) sia un personaggio americano, il suo alter ego supereroistico, Peperinik, è un'invenzione italiana. Il personaggio nasce infatti nel 1969, nel numero 706 di Topolino, dalla mente di Elisa Penna e dalla matita di Giovan Battista Carpi e da lì il successo fu esponenziale.
Il numero zero di PK fu sconvolgente! Buttò le basi per quello che sarebbe stato il nuovo universo narrativo in cui avrebbero preso vita le nuove storie del nostro caro vecchio Paperino e la sua controparte mascherata. Le atmosfere si distaccavano parecchio dalle classiche avventure di Paperinik, dove solitamente aveva a che fare con strambi criminali con l'aiuto di Archimede e le sue invenzioni, ingegnose ma sempliciotte, e dove guidava la sua inseparabile 313 sgangherata. Nell'universo di PKNA, il nostro eroe pennuto, inizia a lavorare come custode alla Ducklair Tower, recentemente acquistata dallo Zio Paperone, e proprio qui fa la conoscenza di Uno, un'intelligenza artificiale nata dall'ingegno di Everett Ducklair, che si rivelerà un ottimo alleato nella lotta contro la razza aliena che minaccia Paperopoli e l'intero pianeta: gli Evroniani.
Alieni, intelligenze artificiali, armi hi-tech, tutti elementi nuovissimi per il nostro Paperinik e se la cosa inizialmente poteva risultare strana, col passare del tempo una nutrita schiera di nuovi fan si avvicinò a questo magazine rendendolo un successo.
Nei mesi successivi uscirono altri due "numeri zero", lo zero/2, che introduceva anche la tematica dei viaggi nel tempo con il supercriminale noto come Il Razziatore, e lo zero/3 che invece presentava quella che sarà una delle più potenti alleate del nuovo Pk, Xadhoom, di nuovo contro la minaccia evroniana. Ancora una volta la scommessa fu vincente, le nuove tematiche si sposavano alla perfezione con l'atmosfera creata in questo nuovo universo e dall'ottobre 1996 fu serializzato con numerazione regolare (prima bimestrale e già dal terzo numero mensile).
La serie proseguì fino al dicembre del 2000, mese in cui uscì il numero 49/50 con il quale si concluse, possiamo chiamarla, la "prima stagione". Dal mese successivo uscì PK² di cui però non posso parlarvi in quanto non continuai a collezionare gli albi, ritenendo insuperabile il lavoro svolto fino a quel momento (e anche perché crescendo i miei interessi erano cambiati).

Oltre ai tre numeri "zero" e ai numeri regolari della serie, questa testata fu impreziosita negli anni da dei numeri speciali che uscivano nel periodo estivo, in agosto per la precisione, ed erano veramente speciali a tutti gli effetti. Sempre emulando le testate americane, le copertine erano in rilievo e metallizzate, rendendoli veri e propri numeri da collezione. 
Il più curioso è probabilmente il caso del secondo speciale, quello del '98, intitolato "zero barra uno". Infatti per scherzo, in un numero precedente, era stato inserito un fantomatico numero zero/1 nella lista degli arretrati, numero però mai uscito in realtà. Così per farsi perdonare il Pk-team lo pubblicò come numero speciale, nella sua preziosa copertina completamente bianca con il nostro Pk presente solamente in rilievo. Questo è stato sicuramente molto apprezzato dai fan consacrando il magazine Pk, ancora una volta, come una delle migliori testate Disney Italia di sempre. Anche la storia era interessante dato che mostrava Paperinik affrontare per l'ennesima volta gli Evroniani ma con le sue vecchie armi fornite da Archimede.

A rendere il tutto ancora più speciale ed esclusivo quei mattacchioni del Pk-team si erano pure inventati delle belle iniziative con cui premiavano i fan più accaniti. Conservo ancora gelosamente le tessere del club Pkers e quella del Pk Action Hero,  veramente prestigiose e ben realizzate, da andarci veramente fieri tutt'oggi!

Ragazzi mi fermo qui! Mi è salita una nostalgia che non potete immaginare! Mi immergo nella lettura dei vecchi albi di Pk, se ne avete l'occasione fate lo stesso. Pk, Uno, Lyla, Angus Fangus, Xadhoom, Urk, Il Razziatore, Trauma, gli Evroniani e tutti gli altri protagonisti li potete trovare sempre li, a disposizione tra le pagine di quello che è stato il fumetto di Disney Italia che ho amato di più in assoluto e che mai negli anni è stato eguagliato (e ci hanno provato, ve l'assicuro!!).
Io vi saluto e vi do appuntamento alla prossima!! E ricordate: Quando il gioco si fa duro.. io vorrei essere da un'altra parte!!!






Nessun commento:

Posta un commento