sabato 3 settembre 2016

Persona 4, ovvero il JRPG più originale in circolazione

Eccoci giunti alla recensione che più mi premeva fare! Oggi, dolci paperotti, vi parlerò di una pietra miliare dei giochi di ruolo alla giapponese. Ultimamente stanno uscendo parecchi titoli appartenenti a questa categoria, ma molti di loro propongono sempre le solite, spesso banali trame influenzate dal fantasy classico. Questo non è proprio il caso della serie Shin Megami Tensei - Persona, e cercherò di dimostrarvelo in questo breve articolo.


Originalmente pubblicato per Playstation 2 nel 2008, è stato fatto un remake nel 2012 per PS Vita, ossia Persona 4 Golden, con svariate aggiunte interessanti. Il protagonista è uno studente delle superiori che si trasferisce da una metropoli a un paesino di campagna chiamato Inaba: il contesto rurale è ispirato a una cittadina nei pressi del monte Fuji, un "non-posto" sperduto in mezzo al nulla.

In questa misteriosa ambientazione egli verrà coinvolto in un'indagine volta a incastrare il colpevole di una serie di efferati omicidi che hanno luogo nelle notti più nebbiose.
Il vero problema è che questi omicidi sono collegati al Midnight Channel, un misterioso "programma" che compare guardando un qualsiasi televisore spento in una notte piovosa, non appena scocca la mezzanotte. Il compito del protagonista e della sua squadra di amici, che verranno introdotti al giocatore col progredire della storia, è di prevenire gli omicidi entrando nel TV World, la dimensione parallela dove le malcapitate vittime si perderanno - sia fisicamente che spiritualmente - pochi giorni prima che vengano uccise. Oltre a portare questo pesante fardello, i nostri eroi dovranno anche smascherare il vero colpevole; al videogiocatore verranno posti molti quesiti, e a seconda di come vi farà fronte otterrà il finale che vi corrisponde. Gli indiziati sono tantissimi, vi dico già che dovrete mettere bene in moto il cervello per arrivare alla soluzione, perché dovrete fare attenzione a ogni singolo dettaglio. La profondità della trama è epocale, e la consistente longevità è un punto forte di questo titolo. Non vi basteranno le 90 (e oltre) ore del primo playthrough per fare tutto ciò che vorreste. 

Oltre a far salire di livello i personaggi e a risolvere il grande mistero degli omicidi seriali, potrete/dovrete: stringere relazioni, sia amichevoli che amorose, con una marea di gente, diventare degli abili acchiappa-insetti e pescatori, riuscire a mangiare una porzione gigante di ramen per poter vincere un premio (neanche su Man vs Food sarebbero così abili), sviluppare le vostre capacità intellettive e il fascino, lavorare part-time con una scelta di lavori che vorrei esistesse anche qui in Italia, fare dei favori allo spirito/volpe del tempio, e così via. In poche parole, viene in qualche modo esaudito il nostro desiderio di diventare protagonisti di un anime shonen/investigativo/romantico,

La struttura del gioco è a calendario, ossia voi dovrete vivere ogni giorno nei panni del main character. Ovviamente per moltissime giornate il libero arbitrio sarà fortemente limitato, ad esempio non potrete saltare le lezioni a vostro piacimento, e certe aree sono escluse dalle vostre possibili traiettorie in determinati momenti, però per la maggior parte del tempo potrete scegliere liberamente cosa fare nel vostro tempo libero virtuale.
Dovrete inoltre stare molto attenti alle previsioni del tempo, poiché i rapimenti dei bersagli dell'assassino sono strettamente legati alle condizioni meteo, e avrete anche un giorno di scadenza, trascorso il quale andrete in game over per non essere riusciti a salvare in tempo una vittima. Bisogna fare attenzione a tutto, come spiegavo in precedenza.
I personaggi con i quali stringerete amicizia sono, quasi tutti, adorabili. Vale la pena menzionare i vostri compagni di lotta: Yosuke e Chie, i vostri fidati amici del cuore estroversi e pieni d energia, la leggiadra Yukiko, timida e sensibile, Teddie, uno strano orsetto che all'occorrenza si trasforma in un biondino cascamorto, Kanji, il teppista dal cuore tenero, Rise, la idol che ci proverà con voi fino allo sfinimento, e Naoto, un androgino investigatore, misterioso e magnetico. E questi sono soltanto i personaggi giocabili, degli altri non inizio nemmeno a parlare!
Un'altra cosa indimenticabile è la colonna sonora: vi ritroverete a canticchiare le canzoni per anni. È bellissimo il fatto che, in contrapposizione all'atmosfera cupa dello sperduto paesello e del nebbiosissimo TV World, la musica sia così allegra e orecchiabile. 


Un ultimo, importantissimo appunto: è necessario masticare bene l'inglese per giocare a Persona 4 ma, anche se questa lingua non è proprio il vostro forte, vi consiglio caldamente di armarvi comunque di dizionario e tanta pazienza, e di immergervi nelle atmosfere di questa saga perché ne vale assolutamente la pena. Prometto che tornerò presto, paperotti miei, con un articolo su tutte le anticipazioni e le mie personali aspettative su Persona 5, che sto attendendo con una trepidazione che sconfina nella follia. Ciriciao!

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