mercoledì 10 gennaio 2018

The End of the F***ing World: una serie tostissima, ma...

Mamma Netflix non si perde in convenevoli: spesso accade che venga rilasciata una serie tv senza il solito largo preavviso, ed è proprio questo il caso di The End of the F***ing World, serie britannica già trasmessa dalla nostra amata Channel 4 lo scorso autunno e basata sull'omonimo fumetto di Charles Forsman.


Fin dalle prime scene si percepisce lo stile di derivazione "fumettistica": i due protagonisti, James e Alyssa, sono estremamente bizzarri e sopra le righe. Il primo, un diciassettenne convinto di essere un sadico psicopatico, è alla ricerca di una "preda" umana da uccidere, e la troverà in Alyssa, una new entry della sua scuola che un bel giorno gli si presenta davanti insultandolo a casaccio. 
Questa tipetta, però, non ha le idee ben chiare, si comporta spesso in modo sgarbato e folle. C'è dell'interesse da entrambe le parti: lei lo vede come un possibile fidanzato, mentre lui si fa "corteggiare" con l'intento di ucciderla. I due inizieranno quindi una specie di relazione, che sfocerà in situazioni surreali e dalle quali è impossibile tornare indietro. Curiosamente, entrambi hanno un rapporto a dir poco conflittuale con i propri genitori: sotto un non troppo velato suggerimento dell'implacabile Alyssa, James farà quello che ha sognato per molto tempo, ossia picchierà il padre e gli ruberà la macchina per partire all'insegna dell'avventura con il proprio interesse amoroso/omicida, senza meta e accompagnati da una massiccia dose di incoscienza. Come molte serie tv trasmesse sul canale britannico Channel 4, tipo Misfits, Raised by Wolves, Fresh Meat e Crashing, questa serie si distingue per essere un capolavoro di irriverenza e comicità "sporca".

Anche in questo caso, tutte le situazioni nelle quali si imbattono James e Alyssa, che sono Sid e Nancy in versione ancora più "punk", sono narrate senza peli sulla lingua, e questo è particolarmente evidente con Alyssa, che dice quasi tutto quello che le passa per la testa senza filtri, spesso e volentieri esagerando coi toni. Lei è un personaggio che a tratti si ama e a tratti si odia, senza vie di mezzo. Altri personaggi memorabili sono l'imbranata detective Eunice, interpretata da Gemma Whelan (Yara Greyjoy di Game of Thrones), il poco rispettabile papà di Alyssa e Frodo, lo sfigatissimo commesso del negozio che gestisce una pompa di benzina lungo la loro strada verso la perdizione. Il finale rimane, spero volutamente, aperto: a quanto pare il fumetto si conclude in maniera diversa, quindi il materiale a cui attinge la serie tv sarebbe terminato, però speriamo vivamente che venga comunque realizzata una seconda stagione. 


Il mio giudizio complessivo è tendenzialmente positivo: la serie è spassosa e non ci sono tempi morti o scene fiacche, anche perché la stagione è composta da soli 8 episodi da circa 21 minuti ciascuno. Resta però il fatto che la sua deriva verso il genere "crime" non è il massimo, inserita in questo contesto, e rende la trama troppo piena di eventi ingestibili per due adolescenti allo sbando.  Speriamo solo che, in un'ipotetica seconda stagione, i nostri innamorati preferiti riescano a risolvere i casini nei quali si sono precedentemente cacciati. Oppure chissà, i loro caratteracci potrebbero contribuire a ingigantirli ancora di più!  Per oggi è tutto, ci si rivede alla prossima recensione, paperotti!

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