martedì 28 aprile 2020

7 copertine per 7 giorni

In questo periodo di quarantena ci siamo dovuti inventare qualcosa per passare il tempo. Sui vari social sono tornate di moda alcune catene (o challenge) e devo dire che mi sono divertito pure io prendendo parte ad alcune di esse. Prendendo spunto proprio da una di queste catene volevo parlarvi di alcuni tra i miei libri preferiti. La challenge era postare 7 copertine di 7 libri, ecco le mie.


Visto che stiamo parlando dei libri che più hanno segnato la mia vita, è abbastanza ovvio che alcuni di questi sono già stati portati come argomento di discussione qui nello Stagno. Per non dilungarmi troppo, quindi, per i titoli già trattati posterò il link all'articolo interessato. 
Ultime premesse: l'ordine è assolutamente casuale e non è in alcun modo una classifica e, per scelta mia, ho deciso di proporre un solo titolo per autore per non monopolizzare la lista. 

1- Guida Galattica per gli Autostoppisti (Douglas Adams)
Si parte con il capolavoro di Douglas Adams, ho perso il conto di tutte le volte che è stato citato nello Stagno. Di seguito potete comunque trovare lo speciale per il Towel Day del 2017 in cui parlai di tutti i libri della trilogia in cinque parti della Guida Galattica per gli Autostoppisti, QUI!


2- Lo Hobbit (J.R.R. Tolkien)
Beh, questo è sicuramente un libro che non ha bisogno di presentazioni, un classico imprescindibile in ogni biblioteca che si rispetti. Io, devo ammettere, ci arrivai tardi. Come molti altri il mondo di Tolkien mi si aprì con i film di Peter Jackson ma, a differenza di tanti altri, non mi fiondai subito sul mattone della trilogia ma decisi di partire dal principio conoscendo l'autore dalle avventure di Bilbo Baggins. Fu subito magia, mi innamorai del personaggio e del fantastico mondo in cui muoveva i suoi passi accompagnato dai tredici nani e dallo stregone Gandalf. Una storia che si avvicina molto di più ad una favola che al romanzo cavalleresco che gli fa da sequel. Una vicenda narrata in modo semplice ma che riesce a catturarti. E poi, dai, non c'è paragone, Bilbo spacca! In confronto a lui Frodo sfigura non poco. Non credo di essere l'unico ma penso che siamo veramente in pochi ad apprezzare molto di più Lo Hobbit rispetto a Il Signore degli Anelli. Se non l'avete mai fatto leggetelo, anche se non amate il fantasy o se, come me, via ha rotto un po' le scatole.


3- Vedi Di Non Morire (Josh Bazell)
Sono anni che desidero parlarvi di questo libro che, senza alcun dubbio, è tra i miei preferiti in assoluto (beh, altrimenti non sarebbe qui, no?). Lo scelsi a caso in un'edicola sulla spiaggia durante delle vacanze. Non avevo nulla da leggere e quindi decisi di prendere un libro (all'apparenza) leggero da leggere tra un tuffo e una birretta. La copertina è quella che è ma mi incuriosì, lessi la didascalia sulla quarta di copertina ed il gioco era fatto. Bastarono alcune parole chiave come Pulp Fiction, Quentin Tarantino e Leonardo Di Caprio per togliere ogni dubbio sull'acquisto. Mi immersi nella lettura e trovai di tutto: comicità, dramma, amore, sesso, storia, medicina. Un romanzo che unisce le sit-con alla Scrubs con i film di Tarantino. Il protagonista è un medico che lavora in un ospedale dove viene ricoverato un boss della mafia. Il racconto prende il via quando si scopre che il nostro Peter Brown è in realtà un ex affiliato pentito e sotto protezione testimoni, viene ovviamente riconosciuto dal criminale che gli chiede di salvargli la vita in cambio del suo silenzio, da qui il nome del libro. I capitoli si succedono alternando il presente all'interno dell'ospedale con i flash-back del passato di Peter che ci racconterà come è andata la sua vita. Un romanzo imperdibile, l'ho consigliato a tutti i miei amici e lo consiglio anche a voi.


4- Miami Blues (Charles Willeford)
Sono un abitudinario, me ne rendo conto. Anche questo libro lo comprai al mare, fatalità. Però non lo lessi in spiaggia ma durante le pause pranzo quando dopo aver mangiato i panini avevo fin troppo tempo libero a disposizione. Questo libro è il primo di una saga senza sapere di esserlo, cioè quando l'autore lo scrisse era previsto fosse un romanzo singolo che narrava la vicenda del detective Hoke Moseley all'inseguimento di Fred Frenger, uno psicopatico californiano appena atterrato a Miami. Sebbene il protagonista sia proprio quest'ultimo e il detective svolge un ruolo da antagonista/comprimario, il lettore si ritroverà a "tifare" per il vecchio Moseley e, a quanto pare, l'autore se ne accorse dato che scrisse altri romanzi completamente slegati dalla vicenda di Frenger ma con protagonista proprio Hoke. La trama si snoda sulla fuga di Frenger che appena giunto a Miami inizia subito a farsi riconoscere commettendo un crimine dietro l'altro e quando la sua strada si incrocerà col detective Moseley non potrà che peggiorare trasformando la caccia all'uomo in qualcosa di personale. Un libro scritto negli anni 80 che trasuda quel periodo in ogni pagina, se eravate fan di Miami Vice, Scarface o di GTA Vice City un giretto ce lo farei. Ah, ne hanno tratto anche un film co Alec Baldwin, se volete.


5- Mucho Mojo (Joe R. Lansdale)
Anche Lansdale non è affatto un nome nuovo per chi segue lo Stagno. Scelsi Mucho Mojo come rappresentante ma il mio intento era quello di condividere tutta la saga di Hap & Leonard, una serie di romanzi che amo e che mi hanno fatto affezionare a Lansdale, sicuramente uno dei miei scrittori preferiti. Di seguito trovate i link alla PRIMA, SECONDA e TERZA parte degli articoli dedicati alla sua coppia di detective Hap e Leonard.


6- La Ragazza del Treno (Paula Hawkins)
Questo è un libro che mi aveva preso tantissimo lasciandomi incollato alle pagine dalla prima all'ultima. Quando uscì divenne subito un best seller e la storia è così mozzafiato che mi spinse a dedicarci un articolo che potete trovare QUI


7- Vampiretto (Angela Sommer-Bodenburg)
Ok, fino a questo momento abbiamo giocato ma ora si fa sul serio. Vampiretto è una serie di libri che ho divorato in tenera età e narra le avventure di Rudiger Von Schlotterstein un giovane vampiro affascinato dalla vita degli umani che una notte conosce il giovane Anton, un bambino appassionato di storie horror. Tra i due nascerà una profonda amicizia che è alla base dei romanzi della saga oltre alla costante voglia dei due protagonisti di assomigliare l'uno all'altro cercando di mantenere comunque la propria identità. Anton è affascinato dai vampiri ma ci tiene che il suo collo rimanga intatto e Rudiger prova una profonda curiosità per il mondo degli umani che non ha potuto vivere appieno ma è altrettanto orgoglioso di essere un vampiro. Vampiretto per me rappresenta quello che è stato Harry Potter per la generazione subito dopo la mia e nonostante gli anni passati ci sono ancora legato. Purtroppo i libri non li possiedo, ma ho consumato quelli della biblioteca comunale.


E con questo è tutto carissimi amici e amiche dello Stagno, spero di avervi fatto scoprire qualche libro che possa interessarvi o avervi fatto tornare in mente qualche titolo che amate.
Appuntamento alla prossima volta, un saluto a debita distanza, ciao!


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3 commenti:

  1. In effetti è raro trovare chi ama più Lo Hobbit de Il Signore degli Anelli! Ma ci sta^^
    A me non piacciono e basta, ahaha!
    Mi hai molto incuriosito con Miami Blues, che pure conoscevo ma di cui non ricordavo l'esistenza, e soprattutto con la storia del boss e del pentito... fighissima come trama, anche se non ho ben capito: come farebbe il boss, nel caso morisse sotto i ferri, a divulgare la notizia? :o

    Moz-

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    1. Ciao! Non ricordo molto bene la dinamica, ricordo che il boss è ricoverato e minaccia di chiamare qualcuno dei suoi ma fidati che quello è solamente l'incipit per dare il via al romanzo che poi si sviluppa in maniera ben più interessante. Te lo consiglio vivamente ;)

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