Era più o meno esattamente un anno fa (più o meno esattamente, bellissimo! lo lascio) quando parlai della prima stagione andata in onda in USA sulla Sundance TV (QUI). Tutto l'arco narrativo copriva, durante le 6 puntate, i fatti accaduti nel primo romanzo, Una Stagione Selvaggia. Anche in questo caso, come si evince dal sottotitolo, i fatti narrati seguiranno quanto accaduto nel secondo libro, Mucho Mojo, secondo me il miglior libro sulla coppia di Hap & Leonard. Appunto per questo aspettavo impazientemente l'uscita della seconda stagione ma ora, che sono finalmente riuscito a vedere il primo episodio, l'hype si è un po' smorzato.
Non saprei nemmeno io dire bene il perché. Forse, in confronto al primo episodio dell'anno scorso in cui ci venivano presentati i personaggi, quest'anno è come se avessimo di fronte un settimo episodio della prima stagione più che un primo episodio della seconda. Certo, ci vengono mostrati nuovi personaggi anche quest'anno, come l'avvenente avvocatessa Florida Grange (Tiffany Mack) o il detective Marvin Hanson (Cranston Johnson), sicuramente due personaggi molto importanti che spero di rivedere anche nelle prossime stagioni, visto che sono presenti anche nei romanzi successivi. Però l'atmosfera che si respira è strana, non ha risvegliato in me quella nostalgia di casa che provo ogni volta che leggo un nuovo libro della serie. Di questo sono abbastanza dispiaciuto perché non vorrei che queste mie sensazioni in realtà siano un campanello d'allarme per un velato abbassamento della qualità del prodotto e quindi un conseguente mancato rinnovo per i prossimi anni.
Anche i due protagonisti li ho trovati un po' cambiati rispetto alla prima stagione, James Purefoy nei panni di Hap e Michael K. Williams in quelli di Leonard si riconfermano comunque azzeccati ma le loro personalità sono un po' meno marcate. Leonard, nonostante il suo essere cinico e sbruffone (in una scena iniziale lo esprime al massimo livello e in modo davvero divertente), l'ho visto comunque un po' troppo "vittima" di quel che è successo nella prima stagione. Anche Hap si porta dietro lo strascico dei fatti appena accaduti in maniera, forse, un po' troppo marcata andando così a snaturare la personalità del personaggio che è si malinconica ma non frignona. Spero che questi cambiamenti rimangano relegati al primo episodio, magari per dare una sorta di continuità con gli episodi dello scorso anno e rivedere i veri Hap e Leonard già dalla seconda puntata.
Nonostante queste prime impressioni, possiamo dire, negative l'episodio mi è comunque piaciuto. L'ho trovato molto fedele al libro soprattutto per come sono stati realizzati gli scenari, ad esempio la casa dello zio di Leonard me l'ero immaginata proprio così. Pure i dettagli non sono da meno, cosa che nei libri di Lansdale tendono ad affezionare il lettore, quindi rivederli anche nella serie TV non può che essere un valore aggiunto (all'albero di bottiglie in giardino ci tenevo davvero molto).
Nota di merito anche per i dialoghi sempre ad alto livello con citazioni e riferimenti alla cultura americana e non solo. Quindi sono davvero curioso di continuare la serie nella speranza di venir smentito.
Magari torneremo sull'argomento a stagione conclusa, per il momento io vi saluto e alla prossima! Ciao!
Ho visto, finalmente, la seconda puntata e devo dire che ci siamo rimessi in careggiata! Le mie paure, per fortuna, si sono limitate al primo episodio!
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