Sebbene sia il prequel della storia che molti di noi ben conoscono, questo gioco presenta delle variazioni: per esempio, non è presente il meccanismo che usava Max per mandare indietro il tempo in certi punti della storia. Il "super-potere" di Chloe è, invece, il fatto di saper rispondere per le rime: interagendo con diversi personaggi avremo infatti la possibilità di vincere uno scontro verbale, e per farlo dovremo rispondere a tono nel giro di una manciata di secondi, entro lo scadere del tempo.
Questa feature non mi ha fatto particolarmente impazzire, anche se aggiunge un po' di pepe alle interazioni. Un altro elemento differente dalla serie ammiraglia è il fatto che Chloe, non essendo una fotografa come Max, si diletta invece nel disegnare dei graffiti irriverenti un po' ovunque. In quest'avventura grafica viene ovviamente esplorato il rapporto che Chloe ha non solo con la compianta Rachel Amber, della quale capiamo perché la nostra eroina si sia "infatuata" (in modo romantico oppure amichevole, a seconda delle scelte che il giocatore farà), ma anche con la mamma Joyce, il patrigno David, gli apparentemente odiosi Victoria e Nathan e perfino con Maxine, la protagonista di Life is Strange: quest'ultima, si scoprirà, si è allontanata moltissimo dall'amica d'infanzia, al punto da non risponderle più ai messaggi, e questo ce la mette sotto una luce diversa.
Il diario che potremo sfogliare, al quale come in LiS verranno aggiunte delle pagine con il progredire della storia, sarà una sorta di sfogatoio di Chloe, che indirizza idealmente ogni suo pensiero a Max. Personalmente, ho preferito la personalità e la mentalità di Chloe rispetto a quelle della sua amica d'infanzia. I fatti che accadono in Before the Storm sono accennati in LiS (spoiler alert: se non avete nemmeno giocato al secondo, non continuate a leggere), ossia l'espulsione di Chloe dalla Blackwell e l'incontro e la relazione con la misteriosa Rachel. Delle vere e proprie vagonate di nostalgia vi verranno rovesciate addosso nel corso di questa imperdibile esperienza videoludica.
Alcune ambientazioni di LiS sono state riciclate (la rimessa d'auto abbandonata, rifugio segreto di Chloe, oltre alla sua casa e alla Blackwell Academy, ovviamente), mentre altre sono state delle fortunate aggiunte (su tutte, il backstage del palcoscenico della scuola è magico, e così pure la casa di Rachel e la segheria dove ha luogo il concerto dei Firewalk). Il doppiaggio è sempre ben realizzato, mentre le animazioni non sono proprio al top: speriamo in un'evoluzione in questo frangente nel prossimo capitolo di Life is Strange. I momenti più emozionanti sono stati senz'altro la rabbia incontrollabile di Rachel, che ha provocato degli incendi spaventosi nei boschi ed è stata scatenata dalla falsità di suo padre; la romanticissima recita con improvvisazione di Chloe; infine, il turbine emotivo al quale partecipiamo quando le due ragazze decidono di fuggire insieme, per non parlare delle sconvolgenti rivelazioni del terzo capitolo.
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