lunedì 13 luglio 2015

Trent'anni, trent'anni esatti.. di Ritorno al Futuro

Ciao a tutti ragazzi! E' passata una decina di giorni dal 3 luglio (lo so, sono in ritardo), data in cui esattamente trent'anni fa uscì nelle sale americane il film che, da parte mia, risponde alla domanda: "Qual'è il tuo film preferito?"
Ed infatti sono qui oggi per parlarvi della mia esperienza con RITORNO AL FUTURO.


La mia avventura cominciò la vigilia di Natale del 198X (scusate ma proprio non ricordo, 87? 88?) quando diedero in prima visione TV il primo film dell trilogia su RAI DUE (credo), mia madre lo registrò in videocassetta e mi spedì a letto dopo avermi permesso di guardare i primi 10/15 minuti.
La scena iniziale, con Marty che si attacca al mega amplificatore, è rimasta fin da subito scolpita nella mia memoria rendendomi consapevole che ero di fronte ad un gran film!
Non serve dire che tutte le aspettative date da quei pochi minuti sono state ripagate e il film mi piacque subito tanto che per i due capitoli successivi stressai mio padre fino allo sfinimento per poterli vedere al cinema, vincendo solo una volta con la "parte 2".
Da allora le versioni in VHS dei film, registrati dalla televisione, le consumai, arrivando perfino a imparare tutti i dialoghi a memoria! Un vera ossessione che mi portò, anni dopo, a comprare il cofanetto in DVD con tutti gli extra e svariati modellini della macchina del tempo!

Ma cos'ha di particolare questo film (o, nel complesso, questa trilogia) per essere considerato da molti un capolavoro?
Prima di tutto il protagonista: Marty McFly che è un ragazzo normalissimo in cui facilmente ci si può immedesimare. Non è il classico eroe a cui va tutto bene. Nelle prime scene del film, infatti, vediamo che arriva tardi a scuola e viene richiamato, la sua band non passa le selezioni per suonare al ballo e, proprio quando serve a lui, trova la macchina del padre sfasciata. Del resto anche la sua famiglia non è proprio un modello con il padre sottomesso dal capoufficio, la madre che affoga i dispiaceri nella vodka e i fratelli che a momenti non si parlano tra loro. Ci sono due cose che vanno bene nella vita di Marty, la sua relazione con Jennifer e la sua amicizia con lo scienziato Emmet L Brown detto Doc.
Ed è proprio quest'ultimo, Doc, l'inventore della macchina del tempo, la famosissima DeLorean che proietterà Marty trent'anni nel passato, sconvolgendo il primo incontro tra i suoi genitori e, se non riuscirà a rimediare, decretando la sua scomparsa dall'esistenza.

Doc, a bordo della DeLorean, spiega il funzionamento a Marty


Ed è proprio la trama un altro dei punti forte del film! Non serve dirlo che la mia passione per i viaggi nel tempo è nata proprio grazie a questo film. I paradossi, gli intrighi, gli universi alternativi che si creano al minimo cambiamento nel passato, sono tutte cose mi hanno sempre affascinato e sempre lo faranno.
E in Ritorno al Futuro è spiegato molto bene tanto che è venuto preso spesso come esempio anche in pellicole future per spiegare i viaggi nel tempo (ad esempio in Donnie Darko).

Un ripassino sulla teoria dei viaggi nel tempo?

E ora siamo nel 2015, a festeggiare i 30 anni di questo film che 30 anni fa (più meno, visto che il secondo film è uscito dopo, ovviamente) ci mostrò una sua versione del 2015 (classica frase incasinata tipica di Doc).
Che dire? Tutti noi abbiamo sognato un futuro fatto di macchine volanti, scarpe con gli auto-lacci e giubbotti che si asciugano da soli. E invece..? delusione!!
C'è anche da dire che su qualcosa c'hanno azzeccato, tipo i televisori a schermo piatto, le video-conferenze o i visori multimediali (stile Google Glass) ma l'amarezza di avere un 2015 diverso da quello che ci ha fatto sognare Robert Zemeckis rimane.

Hill Valley, 21 ottobre 2015

Non sto qui a dilungarmi troppo, penso che tutti, almeno una volta nella vita, abbiano visto Ritorno Al Futuro (e se non l'avete fatto correte subito a rimediare), un film che ha segnato una generazione!
Chi non sogna di avere un hoverboard, lo skate volante del secondo film?
Io vi saluto e come sempre vi ringrazio di essere passati da queste parti!

Strade?! Dove stiamo andando non c'è bisogno di strade!


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