I più attenti avranno sicuramente notato che nel precedente post dedicato a Netflix (QUI) c'era un grande assente! No, non si è trattata di una dimenticanza, volevo solo dare il giusto peso a quello che è sicuramente uno tra i miei supereroi preferiti e a cui proprio Netflix ha dedicato una serie TV: DAREDEVIL
Se la memoria non mi inganna, la prima volta che ho avuto a che fare con Daredevil è stata in uno dei film per la TV dedicati all'Incredibile Hulk, film basati sull'omonima serie TV con Bill Bixby e Lou Ferrigno. In questo film David Banner (la versione televisiva di Hulk) veniva processato per i presunti crimini commessi dalla sua controparte verde e in sua difesa c'era proprio Matt Murdock (interpretato da Rex Smith). Anche in questo film Daredevil, in compagnia di Hulk, combatteva il boss criminale Wilson Fisk (John Rhys-Davies), principale antagonista cartaceo del diavolo rosso.
Devo dire che questa pellicola, al contrario di quella in cui appariva un Thor interpretato da Eric Kramer, mi aveva lasciato un po' freddino, sensazione forse dovuta alla mia tenera età all'epoca. Tra l'altro ho pochi ricordi di questo film e mi piacerebbe davvero rivederlo.
Fatto sta che, anni dopo, quando iniziai a leggere i fumetti dei supereori riuscii a ricollegare il personaggio di quel film a quello che vedevo nelle pagine degli albi Marvel (genio, eh). La prima storia che lessi era uno dei tanti team-up con l'Uomo Ragno. Devil era un eroe a tempo pieno, aveva fatto credere a tutti che Matt Murdock fosse morto e Spidey voleva fare lo stesso con il suo Peter Parker. Avventura carina e per la prima volta sentii la scintilla verso "Cornetto". Presi anche qualche altro albo in cui appariva l'uomo senza paura ma niente di continuativo fino a qualche anno fa quando, con il rilancio Marvel NOW, ho cominciato a seguire le vicende di Devil disegnate da uno dei miei disegnatori preferiti: Chris Samnee. Ci tengo inoltre a citare la serie Marvel VS DC, in cui Devil non era uno degli eroi schierati in casa Marvel, ma appariva comunque in qualche pagina e nel successivo universo Amalgam (mischiato con Deathstroke).
Quando venne annunciato l'ennesimo Marvel Movie, questa volta dedicato proprio a Devil, sul subito ero rimasto piacevolmente sorpreso. L'avevo sempre considerato un eroe di secondo piano e non uno di quelli "fighi" come Spider-Man, gli X-men e Ironman, nonostante per me fosse molto più "figo" di tanti altri. Complice forse che in Italia non ha mai avuto una testata tutta sua (prima divideva le pagine con Hulk e, più recentemente, con "i cavalieri Marvel") pensavo, quindi, avesse poca visibilità anche in madrepatria.
La prima visione del film, mi era piaciuta parecchio e non mi vergogno a dirlo. Non per essere quello che va sempre contro corrente ma, come sappiamo bene, il mondo è pieno di espertoni (QUI) e spesso il giudizio personale è falsato dalla moda comune. Il Matt Murdock di Ben Affleck mi era piaciuto e mi piace tutt'ora. Riconosco che ci sono diversi punti deboli, tra cui una trama troppo frettolosa e dei costumi e delle tematiche un po' troppo anni '80/'90 per un film del 2003, ma nel complesso vedere sul grande schermo uno dei tuoi supereroi preferiti fa sempre un certo effetto. Un plauso comunque per essere riusciti a inserire nel film tantissimi personaggi storici del diavolo custode: l'immancabile boss Wilson Fisk (Michael Clarke Duncan), la nemesi di Devil per eccellenza Bullseye (Colin Farrell), il migliore amico e socio Foggy (Jon Favreau), la segretaria Karen Page (Ellen Pompeo), il giornalista Ben Urich (Joe Pantoliano) e ultima, ma non per importanza, l'amante/collega supereroina Elektra (Jennifer Garner).
Charlie Cox nei panni di Matt Murdock
E poi arrivò Netflix con la serie TV dedicata all'uomo senza paura che sta avendo un grandissimo successo sia di critica che di pubblico. Una cavalcata lunga 13 puntate ha riconfermato il mio amore nei confronti di Matt Murdock e la sua controparte mascherata. Penso che, molto più dei film, una serie TV sia il media alternativo al fumetto più adatto ai supereroi. C'è molto più spazio per l'approfondimento dei personaggi e della trama, non si rischia di fare le cose frettolosamente e c'è la possibilità di alternare i ritmi tra dialoghi e scene d'azione in maniera più misurata.
Quella di Daredevil è una serie che mi ha tenuto incollato allo schermo puntata dopo puntata, i cliffhanger erano davvero riusciti e non ricordo un solo episodio che possa essere considerato puramente riempitivo. La storia che viene raccontata mi è piaciuta parecchio ed ho apprezzato molto le varie trovate pensate da Drew Goddard. Tipo quella di non usare da subito il classico costume da supereroe, che viene mostrato solo nell'ultimo episodio, ma di usare un travestimento fatto in casa (ispirato alla miniserie a fumetti "Daredevil: L'uomo senza paura" di Frank Miller e John Romita Jr.). Mi è piaciuta anche l'idea di non far girare tutta la serie solamente attorno a Daredevil (interpretato egregiamente da Charlie Cox). Secondo me, infatti, il punto forte di questa serie, che potrei definire più investigativa che supereroistica, sono le vicende e le indagini portate avanti dalla segretaria Karen Page (Deborah Ann Woll) e il giornalista Ben Urich (Vondie Curtis-Hall) che affiancano gli avvocati Matt Murdock e Foggy Nelson (Eden Henson) nel tentativo di smascherare i traffici criminali del noto filantropo Wilson Fisk (Vincent D'Onofrio). Come dicevo, non considero Daredevil il classico telefilm sui supereroi, infatti c'è molto più Matt Murdock che Daredevil e la cosa l'ho apprezzata, inoltre l'ho trovata una trasposizione molto realistica tenendo conto che, al momento, i poteri di Devil sono descritti "solamente" come uno sviluppo straordinario dei 4 sensi esclusa la vista. Non si parla del classico radar che contraddistingue il Devil dei fumetti e anche l'effetto visivo del potere viene reso in maniera diversa (e mostrato solamente una volta). A differenza del film, in cui l'effetto era più simile al radar dei fumetti, nella serie l'uomo mascherato (come viene chiamato nel corso dell'intera stagione) ha più una percezione del mondo data non solo dal suono ma anche dall'olfatto e dal tatto, facendogli "vedere" un mondo in fiamme.
ecco come Matt "vede" Claire (Rosario Dawson), l'infermiera che lo cura dopo le battaglie
Concludo con il classico consiglio di vedere subito questa serie targata Netflix, anche nella nostra lingua dato che il doppiaggio e l'adattamento sono veramente ben fatti, come del resto tutti quelli realizzati direttamente per Netflix.
Io vi saluto, vi abbraccio e vi invito a dare un occhio alla nostra pagina Facebook: https://www.facebook.com/unostagnoperlepapere
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