venerdì 18 novembre 2016

La Ragazza del Treno, il film

Ciao! Sono passati diversi mesi da quando parlai per la prima volta del romanzo La Ragazza del Treno (eccolo QUI) e quest'oggi vorrei tornare sull'argomento perché proprio ieri ho visto l'adattamento cinematografico del best seller di Paula Hawkins diretto da Tate Taylor.



Allora, tutto quello che dovevo dire sul romanzo lo trovate sul precedente articolo (sempre QUI), quindi passiamo subito al sodo. La pellicola è molto buona ma secondo me ha un paio di difettucci che ora andremo a vedere insieme.
Uno su tutti, ma non è certo colpa del film, è che, proprio per una questione di genere, sapendo già il finale si perde tutta quella suspence che dovrebbe crearsi prima del colpo di scena. Quindi è anche difficile capire per me se il film da quel punto di vista funziona oppure no. Anzi, il come si arriva al finale mi è sembrato molto frettoloso e con una soluzione che non mi ricordavo accadesse nel libro.
Sicuramente chi non ha mai letto il libro si è trovato davanti un film che sa catturare l'attenzione per altri motivi, soprattutto e senza dubbio per la storia narrata che qui viene riportata fedelmente (con qualche taglio ovviamente) e il cambio di ambientazione, dalla periferia di Londra a quella di New York, non ha inciso più di tanto come temevo. Ci sono i malesseri di Rachel (Emily Blunt), resi visivamente benissimo da una classica sfocatura dell'immagine, ci sono i flashback che spiegano la vita di Megan (Haley Bennett) prima della sua scomparsa e ci sono anche i punti di vista di Anna (Rebecca Ferguson) che sanno spiegare al meglio come viene vista Rachel. Ecco, su quest'ultimo punto forse è stata calcata un po' più la mano dimostrando una visione distorta della realtà e volendo dare l'impressione allo spettatore, secondo me, che Rachel sia veramente una persona cattiva.
Però a conti fatti il tutto sembra rendere meno rispetto alla controparte cartacea, vuoi per i tempi limitati e quindi con la possibilità di dire meno cose, vuoi per una mancanza effettiva di presa, cioè il soffermarsi su molte cose senza prenderle bene in esame possono non far capire a chi sta guardando certe dinamiche che nel libro apparivano ben più chiare. Ma della differenze tra libro e cinema ne avevo già parlato in generale (QUI) e quindi sono cose che si sanno già.

Altra cosa che non ho apprezzato, ma siamo ad Hollywood e si capisce, è che tutti i protagonisti sono belli. Belli nel senso che sono più che gradevoli alla vista. Quindi abbiamo, ad esempio, una Rachel senza problemi di peso dovuti alla depressione e all'alcool, certo, i truccatori hanno fatto un ottimo lavoro sul bellissimo volto di Emiy Blunt per renderla stanca e stressata ma sotto quello strato di trucco si vede benissimo che c'è una bella donna. Idem per quanto riguarda Tom, l'ex marito di Rachel, che me l'ero sempre immaginato più come un Donnie di Orphan Black.


Quindi mi sentirei di consigliare questo film solo a chi non ha letto il libro per poter godere appieno della storia, punto forte del film. Nel caso abbiate letto il libro potete vederlo comunque per la buona trasposizione ma per i vari motivi sopraelencati vi rovinerà un po' il ricordo della lettura.
Io vi saluto che stasera si va a vedere Animali Fantastici e Dove Trovarli! (SPOILER)


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