lunedì 14 novembre 2016

La saga di Fire Emblem su console portatile: Awakening e Fates - Retaggio.

Salve a tutti paperotti, oggi voglio parlarvi, da fedelissima 3DS gamer, di una saga che sta spopolando negli ultimi anni sull'ultima console portatile della Nintendo: mi riferisco a Fire Emblem. Vi abbiamo già parlato di Tokyo Mirage Sessions in questo articolo, che sarebbe un crossover tra Fire Emblem e la saga di Persona (qui vi parlo del 3, qui del 4, mentre in questo vi ho dato delle anticipazioni sul quinto): adesso è giunto il momento di concentrarci sull'altra metà. Vi esporrò il mio punto di vista su entrambi i giochi finora usciti per 3DS, ossia Awakening e Fates (in particolare Retaggio).


Fire Emblem Awakening, per me, è stata una sorpresa inaspettata: sono sempre stata poco avvezza ai videogame strategici, e non ho mai avuto la smania di giocarci. Quando il mio ragazzo ha comprato una copia di Awakening, mossa da non so quale lampo di genio, ho deciso di dargli una chance. 

Sono rimasta stupita dal fatto che ai soliti combattimenti "a scacchiera" vengono affiancate delle animazioni degne dei migliori anime, per non parlare del sistema delle "accoppiate vincenti", ossia il meccanismo del costruire le amicizie e gli amori dei personaggi giocabili in modo che essi si aiutino in battaglia in maniera sempre più efficace, man mano che la loro affinità cresce. 
Il sistema dei matrimoni consente inoltre di ottenere dei nuovi personaggi, a seconda di chi farete innamorare ci saranno determinate possibilità. Anche la trama è estremamente interessante, non voglio tediarvi narrandovi tutto quanto, vi dico solo che i colpi di scena saranno numerosissimi. Ci ho giocato per ben due volte, e non esiterei a rispolverarlo anche adesso.
Oltre alla trama, anche il sistema di combattimento l'ho trovato molto interessante: dovrete pianificare con attenzione le vostre battaglie, c'è anche la possibilità di far cadere i personaggi in battaglia, in modo che non tornino mai più, per far sembrare l'esperienza molto più realistica (vi consiglio questa modalità solo se siete dei pro).

Passiamo alla nota dolente: Fire Emblem Fates. Puntualizzo il fatto che ho giocato soltanto a "Retaggio", e vi dico subito che questo gioco non rende giustizia all'hype e alla pubblicità che gli è stata fatta. Il gioco e tutte le sue meccaniche sono molto coinvolgenti, esattamente come il suo predecessore, ma ci sono due punti deboli: la trama e la censura che è stata fatta sia nella versione europea che in quella americana. Questi due fattori negativi hanno avuto un peso non indifferente nel mio giudizio globale, infatti non ho voluto giocare anche alle altre versioni. Probabilmente ho fatto male, è risaputo che siano molto più complesse rispetto alla prima, almeno a livello di trama, ma per un bel po' non ne vorrò più sapere di cimentarmi in un RPG strategico.
La trama mi è parsa banale e scontatissima, così come i personaggi, che non mi hanno affascinata quanto quelli del capitolo precedente. Praticamente il protagonista, che è nato dalla famiglia hoshidese, è stato "rapito" e cresciuto dalla famiglia rivale, i Nohr, che sarebbero i cattivi. Strada facendo, il protagonista dovrà affrontare i suoi fratelli di sangue per farli coalizzare contro il capostipite, cosa non molto facile. Su Conquista, invece, Corrin (il/la protagonista) dovrà sistemare le cose dall'interno della famiglia nohriana.
I personaggi di Retaggio, essendo naturalmente predisposti verso la bontà d'animo e il bene supremo, sono alquanto piatti e tutto fuorché indimenticabili.
Se avete un minimo di esperienza in questo genere di videogame vi consiglio di passare direttamente a Conquista, e se invece siete dei neofiti del genere giocate, senza esitazione, ad Awakening, e poi a Conquista. Finiamo in bruttezza parlando della spinosa questione dei "minigiochi" presenti nel titolo. Nella versione nipponica si poteva far interagire tra loro i personaggi perfino facendogli fare petting; in quella europea, invece, la censura è stata talmente grossolana da rendere il tutto estremamente palloso. Le frasi d'amore che il marito (o la moglie) rivolgeva al mio personaggio erano sempre le stesse, e mi facevano venire il latte alle ginocchia, erano l'inutilità allo stato puro. Sarebbe stato meglio se avessero tolto totalmente questa parte dal gioco. 

Vi consiglio caldamente di sfruttare Awakening, una perla rara in questi tempi in cui i produttori si concentrano sui giochi graficamente di grande impatto oppure su titoli che garantiscono alte vendite (Fifa, Assassin's Creed; COD) e di andarci coi piedi di piombo con le varie versioni del gioco più recenti.
Ci rivedremo presto per un articolo su un'altra serie di JRPG che è nata molto di recente, ma che ha fatto innamorare molti! Ciao!

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