giovedì 24 novembre 2016

Giochi per gamer di nicchia: Bravely Default

Buonsalve, ve l'ho promesso, quindi ecco qui l'articolo su uno dei successi più grandi per 3DS: vi sto parlando del successore spirituale di Final Fantasy: the 4 Heroes of Light, che ha conquistato schiere di fan in tutto il mondo: la saga di Bravely Default. Questo brand comprende l'omonimo primo gioco e Bravely Second, il sequel. Vediamo insieme il perché di tutto questo apprezzamento per un titolo piuttosto "nuovo". 


Le differenze tra i due titoli sono da ricercare principalmente nelle trame (Bravely Second è naturalmente la continuazione), e il secondo capitolo è stato integrato con nuove classi, quindi ve ne parlerò globalmente, come saga. É stato inizialmente concepito appositamente per il mercato nipponico, il quale non è mai stanco di divorare giochi di questo genere, e per fortuna è stato apprezzato enormemente anche dai gamer occidentali.

Questi titoli mantengono degli elementi della saga di Final Fantasy avendo però una storia e un gameplay differenti. Il sistema di combattimento è a turni e basato su combo multi-hit; usa un sistema di classi (o jobs) presente anche in Final Fantasy III, V e in The Four Heroes of Light. Per poter scegliere le classi bisogna ottenere gli asterischi, oggetti che potete ottenere sconfiggendo i boss, sia primari che secondari (questi ultimi, vi avverto, sono tantissimi e tostissimi). Le classi sono molte ed estremamente varie, e all'aumentare del livello della classe (che è diverso dal livello globale del personaggio e raggiunge un apice, oltre al quale non è più possibile progredire) potrete utilizzare delle abilità specifiche sempre più potenti. Queste abilità potranno venire "equipaggiate" anche se il personaggio in questione passa a una classe diversa; i set up possibili sono quindi molti, bisogna provare tutte le combinazioni per decidere qual'è la più efficace, a seconda del nemico che abbiamo di fronte. Le classi spaziano dalle più classiche (mago nero, mago bianco, cavaliere, evocatore) alle più bizzarre (pirata, pasticciere, mercante ma soprattutto quella del gattomante), e bisogna eccellere un po' in tutte per avere un personaggio forte!

La vera innovazione però sta nel sistema che dà il nome al gioco, ovvero il brave/default. Il brave consente di sferrare più attacchi consecutivi, mentre il default consiste nella difesa, e nel "conservare" un attacco per il/i turno/i successivo/i. All'inizio di ogni turno i personaggi guadagnano un punto brave, e il massimo dei punti brave accumulabili è di 3 (aumentato a 4 per la classe del templare). Bisogna quindi organizzare sapientemente gli attacchi e la difesa, ad esempio quando dobbiamo affrontare dei mostri debolucci in fretta si possono sferrare 3/4 attacchi di seguito, all'inizio, ed abbatterli rapidamente, mentre con degli avversari più navigati dobbiamo saper mixare con maestria le due modalità.
Per quanto riguarda gli scenari, sembrano quasi realizzati come dei dipinti a olio (sono disegnati, infatti, a mano), e i personaggi sono modellati in super deformed, uno stile caricaturale legato ai manga che dona ai soggetti ritratti le fattezze di un neonato (con la testa che occupa un terzo del corpo e un fisico tozzo e tondeggiante). L'atmosfera del gioco è quanto di più fiabesco si possa immaginare, e la colonna sonora gioca un ruolo fondamentale: passa da linee classiche a melodie più rock, e ti trasporta all'interno della storia in maniera assolutamente avvolgente.

Un'altra feature interessante è quella di poter decidere la frequenza degli incontri casuali: se volete salire di livello potete averne uno per ogni passo che farete, oppure se siete in difficoltà e dovete raggiungere al più presto la locanda per far tornare in forze il vostro party, potrete addirittura eliminarli completamente. I puristi degli RPG storceranno un po' il naso, ma dal mio punto di vista è una benedizione, perché spesso nei titoli tradizionali gli incontri casuali "fissi" rendono l'esperienza di gioco molto frustrante. La componente "social" è racchiusa nel mini gioco che ha come scopo la ricostruzione di Norende, ossia del villaggio natale del protagonista Tiz: sfrutta lo Spot Pass o lo Street Pass, i quali fanno aumentare gli abitanti e di conseguenza la forza lavoro impiegata nei restauri. Man mano che completerete gli edifici verranno sbloccate delle nuove mosse speciali o degli oggetti acquistabili all'interno dei dungeon dai mercanti erranti.


Nel complesso non posso far altro che consigliarvi caldamente questi due titoli, estremamente longevi e sontuosi, le cui atmosfere sapranno rapirvi, e dalle quali non avrete più via di scampo. C'è soltanto da sperare che la saga non sia finita qui. Nell'attesa di un terzo capitolo, potrete cimentarvi in Bravely Default Fairy's Effect, da giocare comodamente con i vostri smartphone e in uscita nel 2017. A presto, paperotti!

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