martedì 22 novembre 2016

Animali fantastici e dove trovarli: il ritorno della magia.

Eccoci qui, carissimi, per un grande ritorno: quello dell'universo di Harry Potter, nel nuovo spin off: Animali fantastici e dove trovarli! Si tratta di un evento imperdibile per chi, come nel mio caso, è cresciuto con Harry e le sue mirabolanti avventure, ma vi assicuro che è altrettanto piacevole anche per i "profani". Questo articolo non contiene spoiler, per vostra fortuna. Partiamo subito!


Diretto da David Yates, il regista degli ultimi 4 film della saga del giovane maghetto, ha saputo sapientemente risvegliare i nostri animi da fan-boys e fan-girls anche grazie alla sceneggiatura, curata dalla nostra amatissima J.K. Rowling.
Tra l'altro, questo blockbuster è ispirato all'omonimo manuale , e questa storia è stata confezionata per seguire le orme del quasi leggendario magizoologo Newt Scamander, interpretato da un impacciatissimo quanto affascinante Eddie Redmayne il quale, non dimentichiamocelo, ha vinto un oscar come migliore attore protagonista in "La teoria del tutto". Una piccola curiosità: Eddie in passato partecipò ai casting di Harry Potter per interpretare il giovane Tom Riddle, ma fu scartato. Per ottenere questo ruolo, invece, non ha dovuto faticare molto, dato che non ha dovuto nemmeno fare un casting: secondo la Rowling è stato lui la prima scelta. Questo film non lesina sul proporre degli attori di prima categoria, tra i quali possiamo annoverare Colin Farrell, Jon Voight, Ezra Miller e una super star della quale non rivelerò l'identità, perché sarà una grossa sorpresa. Vi basta sapere che sono rimasta molto, ma molto, contenta della scelta. 

La storia è accattivante e dal sapore retrò, essendo ambientata nella New York del 1926: il nostro eccentrico ragazzo britannico sbarca negli USA per una "breve tappa", ma si ritroverà invece coinvolto in una serie di strani eventi. E non poteva essere altrimenti, dato che il giovane ex-tassorosso porta con sè una valigia che contiene una miriade di animali fantastici. La paragonerei al gonnellino di Eta Beta, o ancora meglio, al TARDIS del Dottore, perché racchiude uno spazio enorme al suo interno. Questi animaletti però sono curiosi e ribelli, e causeranno diversi guai che il padrone dovrà poi risolvere, grazie alla sua arguzia. Newt è caratterizzato molto bene, ed essendo un adulto (non più quindi un adolescente dalla fortuna sfacciata, come lo era Harry Potter a Hogwarts) non del tutto ben inserito nella società, quindi un outsider, riesce a suscitare una maggiore simpatia nello spettatore, dal mio punto di vista. Grande risalto viene dato ai co-protagonisti: Jacob Kowalski, un No-Mag che si innamora, suo malgrado, di una strega legilimens, Queenie Goldstein: la loro storia riuscirà a frantumare milioni di cuori, vi dico solo che (SPOILER: saltate al paragrafo successivo se non volete anticipazioni) la scena finale riguarderà i due piccioncini, ed è forse uno degli eventi più emozionanti dell'intera pellicola, e insegna che l'amore non fa distinzioni tra Maghi e No-Mag (o Babbani, come dir si voglia).

L'ex auror Tina Goldstein, che prova una sconfinata ammirazione per il nostro Newt, mi è sembrata invece un po' scialba, ed infatti la sua profonda ammirazione per Newt non sembra essere del tutto ricambiata.
Oltre a Newt, l'altro personaggio-chiave e punto di contatto con la saga principale è un cattivo coi fiocchi: Gellert Grindelwald. Si tratta praticamente del "predecessore" di Lord Voldemort, e sono entrambi la personificazione del male, Il nostro Gellert era amico intimo di Silente (il preside di Hogwarts ai tempi di Potter), finché non ha deciso di intraprendere una brutta strada: diventa una sorta di criminale rivoluzionario, desideroso di instaurare una dittatura magica. Il suo interesse è fare in modo che i maghi non debbano più nascondersi, ed è fermamente intenzionato a sfruttare al massimo la parte oscura della magia. Vi dico soltanto che viene trasposta benissimo sulla pellicola la sua fama di uomo astuto e malvagio all'ennesima potenza. 
Nel complesso questo film riesce a emozionare sia gli appassionati che i Babbani, e non si tratta affatto di un tripudio di fan service come molti hanno malignato. Nonostante sia indubbiamente "commerciale", non è stucchevole perché strizza soltanto l'occhio alla saga principale, e sia l'ambientazione che i protagonisti sono, naturalmente, diversi. Non dimentichiamo che questo spin off è ambientato negli anni '20 a New York, e a quanto pare i suoi quattro sequel non oltrepasseranno gli anni '50. Ovviamente ha creato una valida premessa per un'altra serie di film, e non posso fare a meno di consigliarla a tutti. Alla prossima!


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