domenica 18 giugno 2017

La Dea delle Amazzoni: Wonder Woman

Bentornati a tutti sulle sponde del vostro Stagno preferito. In questo caldo giugno devo dirvi la verità, sono un po' impigrito, sarà anche il trauma di essere tornato a lavoro dopo cinque mesi di infortunio. Ma alla fine, di tutto questo, a voi cosa può interessare? Nulla ma almeno ho riempito le prime tre righe di questa introduzione. Quindi, dopo aver perso tempo inutilmente, passiamo all'argomento di oggi, ossia l'eroina per eccellenza di casa DC, Wonder Woman.



Prima di scrivervi cosa penso dell'ultimo film uscito al cinema recentemente, volevo spendere due righe a proposito del personaggio.
Senza troppi sforzi di memoria, il mio primo approccio con l'eroina di casa DC è stato negli anni '80 quando in televisione passava la serie TV prodotta nel decennio precedente e che vedeva Lynda Carter vestire i panni di Diana Prince e del suo alter-ego supereroistico Wonder Woman. 
Come per il Batman del compianto Adam West del 1966, anche la Wonder Woman del 1975 risulta una "parodia" rispetto al personaggio che noi tutti conosciamo al giorno d'oggi ma, per l'epoca, è stato sicuramente un passo importante per far conoscere ad un pubblico più vasto colei che è erroneamente considerata la versione femminile di Superman. Ricordo con affetto l'effetto grafico utilizzato per la trasformazione da Diana Prince a Wonder Woman (un esempio QUI) e gli improbabili combattimenti che, per quanto la Carter si sforzasse, risultavano ridicoli e snaturati.

Nel corso degli anni seguenti non ho mai approfondito il rapporto con l'amazzone nella sua versione cartacea se non con qualche episodio corale, come il crossover (già citato nel primo articolo dedicato a Devil, QUI) Marvel VS DC. Wonder Woman venne schierata contro Tempesta, la mutante Ororo Munroe degli X-men. L'esito della battaglia fu controverso in quanto vide l'eroina di casa DC cadere sotto i colpi della mutante anche se, sulla carta, Wonder Woman è decisamente più forte di Tempesta. Questo è accaduto perché l'esito dei combattimenti è stato deciso dai fan tramite votazione e, come ben sappiamo, i fan non hanno mai una visione oggettiva dei loro beniamini e danno vita a cose senza senso come appunto in questo caso. Degna di nota, sempre nella saga Marvel VS DC, è l'incontro tra Thor e Diana dove vediamo che quest'ultima è degna di poter brandire il Mjolnir, il potente martello del dio vichingo. Cosa molto interessante ma abbastanza senza senso dato che, oltre a mostrare una trasformazione "thorizzata" di Wonder Woman, i poteri del martello non verranno usati da Diana che lo lascerà prima di affrontare Tempesta.

Wonder Woman "thorizzata" in Maverl VS DC


Ma basta divagare e torniamo a noi, al motivo principale per cui siete finiti su questo post, ovvero l'ultimo film di casa DC dedicato proprio a Wonder Woman. 
Diretto da Patty Jenkins e interpretato da Gal Gadot (Diana Prince/Wonder Woman) e Chris Pine (Steve Trevor), Wonder Woman è un buon film sulle origini del personaggio. 
Mi ero documentato poco a riguardo prima della visione e nonostante il trailer mi aspettavo qualcosa di completamente diverso. Avevo intuito che si sarebbe vista l'infanzia di Diana nell'isola della amazzoni Themyscira e che ci sarebbe stata una corposa parte dedicata alla Prima Guerra Mondiale ma pensavo che avrebbe occupato solamente una prima parte di film per poi tornare ai giorni nostri con un'avventura che si sarebbe in qualche modo legata a Batman V Superman (a proposito, ne parlai QUI) o al prossimo film sulla JLA. Invece tutto il film è incentrato sulla prima missione di Diana nel mondo reale, infatti dopo lo schianto del pilota britannico Steve Trevor sulla spiaggia della sua isola natale, la principessa delle amazzoni lo riporterà in patria per consegnare ai suoi superiori i segreti di una nuova arma batteriologica che potrebbe essere una svolta per i rivali tedeschi.
I generali e capi del governo inglesi, però, non daranno retta al pilota e meno che meno ad una donna, questo spingerà i due ad intraprendere una missione indipendente e potenzialmente suicida se non fosse per gli straordinari poteri di Wonder Woman. Il personaggio, però, non viene mai chiamato col nome da supereore con cui tutto noi lo conosciamo, così come Superman all'epoca di Man of Steel, anche il nome Wonder Woman non viene mai menzionato.

Chris Pine (Steve Trevor) e Gal Gadot (Diana Prince/Wonder Woman)

Come dicevo il film è piacevole e, a mio avviso, è superiore di un bel po' di scalini rispetto ai precedenti film targati DC, spero sia il punto di partenza in fatto di standard qualitativi per i prossimi della serie. Se dovessi fare un paragone direi che mi ha ricordato il primo film di Captain America, ovviamente per il contesto di guerra mondiale, anche se con Cap era la seconda mentre qui abbiamo la prima, scelta, secondo me, dettata proprio per evitare la somiglianza col primo vendicatore, infatti la serie TV anni '70 iniziava con Diana e Steve durante la seconda guerra mondiale. Alcune gag dettate dall'ingenuità di Diana causata dalla sua infanzia lontana dalla civiltà mi hanno ricordato molto il primo film di Thor. Quindi? Sto forse dicendo che si tratta di un miscuglio tra Cap e Thor? Assolutamente no! Diana è caratterizzata molto bene e il personaggio funziona in modo indipendente, però è impossibile non richiamare certe somiglianze durante la visione del film.

Io vi consiglio vivamente la visione di questo cinecomics e io, con la voglia di rivedere presto Gal Gadot in azione nel film dedicato alla JLA, vi saluto e vi dò appuntamento alla prossima volta! Ciao!

...e con questa vi saluto, troppo bella!





Nessun commento:

Posta un commento