venerdì 18 gennaio 2019

The Eastrail 177 Trilogy

Terzo appuntamento con le trilogie un po' atipiche. Nei primi due appuntamenti abbiamo parlato di film che tra loro c'entrano ben poco ma che sono comunque legati da un qualcosa che li rende una trilogia, la saga di Cloverfield (QUI) e la trilogia del Cornetto (QUI).
Oggi, invece, parleremo di un trio di film in cui solo i primi due sono apparentemente slegati ma che grazie al terzo capitolo, uscito recentemente al cinema, si vanno ad unire e a formare la cosiddetta trilogia dell'Eastrail 177.


I tre film sono partoriti dalla mente geniale di M. Night Shyamalan che intendeva creare un universo supereroistico distaccato però da controparti cartacee. Non dei film basati su fumetti ma film sui fumetti, o almeno che andassero a trattare gli argomenti normalmente trattati da questo media. Ma vediamoli nello specifico uno per uno. 

UNBREAKABLE
Il tutto nasce con Unbreakable, uscito nel 2000, che per ben sedici anni rimane un'opera a se stante, forse anche un po' troppo in ombra vista la qualità del film. Sebbene l'impronta supereroistica si faccia largo man mano che si prosegue con la visione, inizialmente abbiamo tra le mani un film più vicino ad un thriller psicologico. 
Il protagonista è David Dunn (interpretato da Bruce Willis) l'unico superstite di un disastro ferroviario e il fulcro della trama sta nell'incontro con Elijah Price (a cui presta il volto Samuel L. Jackson) che sostiene che nel mondo ci siano numerosi individui speciali con poteri molto simili a quelli dei supereroi. Sostiene inoltre che David sia uno di questi, un essere praticamente indistruttibile, e racconta che lui, invece, è nato con tutte le ossa del corpo estremamente fragili tanto da valergli il soprannome di Uomo di Vetro. Dopo l'incontro con Price, David inizierà a testare, insieme al figlio Joseph (Spencer Treat Clark) e sviluppare i propri poteri scoprendosi capace di cose che prima non riteneva possibili e che vanno ben oltre alla forza e resistenza fisica. Ma come dicevo il lato supereroistico è una caratteristica che viene fuori pian piano, soprattutto sul finale, sconcertante e imprevedibile. Per tutto il film a farla da padrone sono i dubbi del protagonista che non sa se credere alle parole di uno sconosciuto o se fidarsi delle prove concrete che ha tra le mani anche se tutto sembra portare in un unica direzione. Un film unico nel suo genere che spiazzò la critica e il pubblico e, vi devo confessare, stregò pure me che lo iniziai senza sapere assolutamente nulla a riguardo e aspettandomi un classico film alla Bruce Willis.

L'Uomo di Vetro con un fumetto di supereroi.
Per tutta la vita è stato ossessionato da questi esseri speciali.


SPLIT
Nel 2016 esce Split e sebbene le trame sembrino del tutto slegate tra loro ci sono dei riferimenti, alcuni velati e altri molto evidenti, che fanno capire che si tratta dello stesso universo narrativo. Inoltre è un film completamente diverso anche dal punto di vista del genere e delle tematiche trattate, infatti è più riconducibile ad un horror con un serial killer come protagonista.
Quando uscì non sapevo assolutamente che fosse legato in qualche modo ad Unbreakable e lo ignorai bellamente per poi recuperarlo quando iniziarono ad uscire i trailer di Glass.
Qui troviamo Kevin Wendell Crumb (interpretato magistralmente da James McAvoy), un ragazzo che convive con 23 identità diverse all'interno della sua mente. Quando alcune di queste prendono il sopravvento metteranno in atto un folle piano che porterà alla luce una nuova identità chiamata la Bestia con l'unica missione di punire quelle persone privilegiate che in vita loro non hanno mai sofferto. Per questo motivo vengono rapite alcune ragazze, tra cui Casey Cooke (Anya Taylor-Joy) con lo scopo di nutrire e preparare la Bestia. Un horror che gioca molto sulle atmosfere e che riesce a dare allo spettatore uno stato d'animo ansioso più che paura vera a propria dovuta a spaventi improvvisi. Ma, senza dubbio, la cosa interessante sta nella relazione tra le varie identità di Kevin e Casey, l'unica tra le ragazze rapite a instaurare un vero rapporto con il suo aguzzino. Anche questo è stato un film che ha mi ha piacevolmente sorpreso facendomi riscoprire un McAvoy dannatamente bravo. Il suo studio sul personaggio e delle sue diverse personalità è qualcosa di eccezionale, con la postura del corpo e le espressioni facciali riesce a far capire quale identità sta interpretando in quel momento, una cosa assolutamente da vedere che vi lascerà senza parole. Ma a parte la scena finale, palese, avete mai individuato gli altri collegamenti con Unbrekable? Vi assicuro che ce ne sono!

Alcune delle identità di Kevin, tutte sviluppate da traumi subiti 
durante la sua vita e pronte a prendere il controllo nel momento del bisogno.


GLASS
E quei collegamenti velati, oltre ovviamente alla scena post-finale fin troppo evidente, portano alla degna conclusione di questa trilogia. Proprio ieri è uscito nelle sale Glass, un film che sono andato a vedere con molta curiosità, spinto ovviamente dall'amore per le due pellicole precedenti, ma anche col timore che questo titolo non fosse in grado di tenere alto il livello qualitativo.
Il film parte in bomba, quello che volevamo vedere fin dall'ultima scena di Split, ossia lo scontro tra David e la Bestia, ci viene mostrato nei primi minuti ma serve solo ad introdurre la vera storia narrata. Infatti poi il film cala di tono, non è più un action puro e semplice, inizia a diventare interessante dal punto di vista psicologico con l'introduzione del personaggio della Dott.sa Ellie Staple (Sarah Paulson). Sarà lei ad avere in cura tre pazienti molto speciali: David Dunn, Kevin Wendell Crumb e Elijah Price. Il suo scopo è quello di curare i tre da un disturbo che gli fa credere di essere dei personaggi dei fumetti e se questo instilla nuovamente i dubbi in David, la cosa non funziona sugli altri due che invece rimarranno sempre fedeli a loro stessi. Ad un certo punto della visione mi è venuto da pensare che si poteva fare sicuramente di meglio, la trama sta procedendo lenta e sembra non andare da nessuna parte. Mi chiedo se effettivamente è questo il film che avrei voluto vedere come capitolo conclusivo di una saga che ho apprezzato davvero molto. Da lì a due minuti mi sarà ricreduto del tutto! Glass non è solo un'ottima conclusione per questa trilogia ma è anche un film capace di farti emozionare come solo le grandi opere sanno fare. Un finale che va ad unire i puntini lasciati dai precedenti capitoli, i collegamenti velati vengono illuminati e resi veri, concreti. Un finale che commuove e che ti fa uscire dalla sala soddisfatto. Un finale che è reso grande dai comprimari dei nostri "eroi", Casey che si rivela importantissima, il ritorno di Joseph Dunn, figlio di David (interpretato ancora da Spencer Treat Clark, lo stesso ragazzino che lo interpretò 19 anni fa) e la madre di Elijah (anch'essa interpretata dalla stessa attrice di Unbreakable, Charlayne Woodard). Un enorme grazie a M. Night Shyamalan per avermi regalato questa trilogia.

Elijah Price, Kevin Wendell Crumb e David Dunn.


Che altro dire? Lasciando in disparte Glass che è direttamente dipendente dai precedenti, non saprei quale tra i primi due si elevi maggiormente. Forse darei qualche punticino in più a Split ma solamente perché è più recente rispetto ad Unbreakable e, per forza di cose, tecnicamente rende meglio. Ma dal punto di vista della trama, delle tematiche trattate e delle emozioni direi che siamo sulla stessa linea d'onda.
A proposito, si può guardare Glass senza aver visto i primi due? Per me si ma è sconsigliabile. La storia è narrata in modo che sia tutto comprensibile anche da qualcuno che non si sia mai avvicinato all'universo creato da Shyamalan ma, ovviamente, per goderne appieno tutte le sfaccettature almeno uno dei due andrebbe visto, soprattutto Split ma meglio ancora entrambi per avere il quadro generale.
E con questo è veramente tutto, vi saluto, vi ringrazio e alla prossima gente!


1 commento:

  1. Grazie mille. Avevo visto Unbreakable tempo fa,forse due volte, ma ho memoria corta 😁. Poi ho visto Split al cinema, per il fatto che ero interessata alla parte psicologica dello sdoppiamento delle personalità, e l'ho ritrovato per caso stasera in TV, che non accendo quasi mai. Quindi ricercando news sul web sull'attore, ho letto che si tratta di una trilogia El sono incappata poi sulla tua pagina!
    Grazie ancora. Mi propongo la revisione di tutti e tre i film, visti finalmente tenendo conto dei collegamenti tra loro 🤗❣️
    Serena

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