mercoledì 2 gennaio 2019

Buon 2019 con Doctor Who

Eccoci! Primo post di questo 2019 che non poteva non essere dedicato a Doctor Who!
Ovviamente, orfani dello speciale di Natale, abbiamo atteso il primo giorno di questo nuovo anno come mai prima d'ora dato che l'annuale speciale è stato posticipato a Capodanno.
Ma basta dilungarsi in inutili convenevoli (a proposito, auguri!) e immergiamoci subito nell'argomento di oggi.


A dire il vero, prima di parlare dello speciale devo rimediare ad una grossa falla dello scorso anno. Infatti avrete notato che oltre alle considerazioni sul primo episodio (che trovate QUI) non abbiamo più parlato degli episodi successivi e, meno che meno, del finale di stagione. Questo principalmente perché non ho visto l'ultimo episodio dell'undicesima stagione come un vero e proprio finale dato che, sostanzialmente, non ho visto nemmeno una trama orizzontale da necessitare un finale. Confidavo, in cuor mio, che il vero finale di stagione sarebbe stato lo speciale di Capodanno. Visto che ci siamo, una o due righe per episodio voglio spenderle:

The Ghost Monument: Una folle corsa per mettersi in salvo, un episodio frenetico che finalmente ci mostra il nuovo TARDIS (e la nuova sigla). Ora si comincia a fare sul serio!
Rosa: L'episodio storico ci voleva e per l'occasione andiamo a conoscere la madrina dei diritti civili degli afroamericani. Un episodio senza una trama vera e propria e con un nemico inutile e dimenticabile ma, senza dubbio, ricco di sentimenti toccanti. C'è anche da dire che si vede bene l'andazzo politicamente corretto che vuole trasmettere questa stagione.
Arachnids in the UK: Con questa puntata iniziamo a scoprire qualcosina in più sulle famiglie dei nuovi companion, in particolare di Yaz. Anche se la storia parte bene il finale mi è sembrato fin troppo sbrigativo, confuso e banale. I ragni giganti, poi, detta tra noi, hanno anche stufato.
The Tsuranga Conundrum: Immancabile l'episodio della nave spaziale isolata e in pericolo, un classico per quanto riguarda Doctor Who. La variazione sul tema comunque funziona bene e, nonostante la pericolosità, voglio assolutamente uno P'Ting.
Demons of the Punjab: Altro episodio storico che però ci mostra qualcosa di assolutamente nuovo. Devo dire che l'India mi affascina molto e poterla vedere da un punto di vista come quello mostrato in questa occasione è davvero interessante. La storia di per se ricalca un po' quella vista nello scorso episodio di Natale e questo non mi è piaciuto ma tutto il resto.. WOW!
Kerblam!: Una storia riempitiva, a mio avviso, di sicuro non spicca rispetto alle altre. Ok, bello vedere il nuovo Dottore con un fez, ma poi? Il peggiore della stagione secondo me.
The Witchfinders: La campagna del politicamente corretto continua anche in questo episodio che sarebbe godibile se non fosse soffocato da continui moniti femministi. Per quanto io sia in linea con queste ideologie le ho trovate troppo marcate al punto di snaturare l'episodio.
It Takes You Away: Una storia interessante ma forse troppo pretenziosa. Bella l'idea di rievocare Grace, la moglie di Graham morta nel primo episodio, spiana la strada per il successivo. Sicuramente, però, la storia della rana ha destabilizzato anche me. 
The Battle of Ranskoor: Il cerchio si chiude andando a ripescare Tzim-Sha degli Stenza, visto nel primo episodio della stagione. Per anni ha covato rancore e desiderio di vendetta nei confronti del Dottore. Un finale di stagione deboluccio ma preso come un episodio qualsiasi ne riconosco la qualità. Ci sono delle ottime idee che, secondo me, mostrano un grosso potenziale per le prossime stagioni.

Tutto sommato, tenendo anche conto della mancanza di una trama orizzontale e, soprattutto, dell'assenza di nemici storici, la stagione mi è piaciuta. L'accoppiata Dottore e Yaz la trovo perfetta, come del resto mi sono affezionato moltissimo a Graham mentre l'antipatia per Ryan è cresciuta man mano che passavano gli episodi. 
Molti si sono lamentati di Chibnall al quale rimprovero solamente il discorso della trama orizzontale (e scusate se mi ripeto), da questo punto di vista rimpiango veramente Moffat che, soprattutto in epoca Smith, ha creato delle trame che coprivano anche più stagioni. Per il resto le sue storie mi sono piaciute e mi sento di promuovere questa nuova gestione, così come il nuovo Dottore. Jodie sei perfetta, ti adoro!


E ora finalmente parliamo dello speciale, Resolution. Allora, è stato questo il vero finale di stagione? Si e no, devo dire. Certo, molte questioni irrisolte dell'undicesima stagione sono state soddisfatte in questo episodio, soprattutto il turbolento rapporto tra Ryan e suo padre, se n'era tanto parlato durante il corso delle dieci puntate che, prima o poi, il confronto tra i due doveva arrivare. Ma, d'altro canto, non essendoci una trama orizzontale (basta, lo giuro, non la nomino più) anche questo è un vero e proprio episodio a se stante, uno speciale a tutti gli effetti.

E come ogni speciale che si rispetti non poteva mancare l'ospite d'onore! E su questo devo dire che la scelta di evitare mostri classici durante la stagione ha avuto un suo senso, in questo modo vedere finalmente un nemico iconico fronteggiare il nuovo Dottore assume tutto un altro peso. E quale nemico è più iconico di un Dalek? E non solo, per l'occasione, possiamo vedere un nuovo tipo di Dalek che ha spiazzato moltissimi fan (me compreso ad una prima occhiata) ma, dopo averlo metabolizzato, devo dire che lo stile è perfettamente in linea con la nuova gestione, molto artigianale proprio come il nuovo cacciavite sonico, e se avete visto l'episodio si capisce anche perché. Ma stile a parte, per la prima volta vediamo un Dalek fare delle cose mai viste prima (siamo sicuri?) e anche questo, senza dubbio, ha fatto storcere il naso a molti fan sebbene venga spiegato che è un Dalek di rango diverso rispetto a quelli a cui siamo abituati. Ma lo sappiamo, Doctor Who è una serie che tende sempre a rinnovarsi e vi ricordo che furono mal digeriti pure i primi Dalek volanti durante l'epoca del settimo Dottore, Sylverster McCoy, per poi tornare con questa caratteristica nella serie moderna senza che nessuno battesse ciglio. Come spesso si dice citando il buon sesto Dottore, Colin Baker: "Change, my dear. And it seems not a moment too soon"!

Un Team TARDIS davvero corposo per questa festa!

Per quanto riguarda la trama sono rimasto più che soddisfatto. Non ho dubbi nel dire che secondo me è uno dei migliori episodi con il Dottore di Jodie Whittaker, se non il migliore. Come dicevo, l'assenza di nemici classici prima di questa puntata ha elevato ancora di più l'unicità di questo episodio ma, devo ammettere, che anche se avessimo avuto avventure più, come dire, canoniche durante la stagione, questa sarebbe sicuramente risaltata in ogni caso.
Il duello tra il Dottore e il Dalek è qualcosa che fa emozionare chiunque ami Doctor Who e l'estenuante inseguimento rende il tutto ancor più adrenalinico. Se proprio devo trovare un difetto, ma questo è un po' un classico di Chibnall, è il finale che non mi è sembrato all'altezza dell'intera storia. Come Russel T Davies, anche Chibnall ha un grosso difetto, è capace di scrivere storie meravigliose per poi scivolare su finali troppo banali, frettolosi e a volte privi di senso, proprio come questo che vede il Dottore usare un metodo per sconfiggere il Dalek troppo pericoloso per i suoi amici terrestri, mettendo a serio rischio la vita del padre di Ryan, un mezzuccio per far si che i due si riappacifichino ma, detta tra noi, da come ne abbiamo sempre sentito parlare anche se fosse morto in questa occasione non sarebbe stata una grande perdita (che cattiveria, lo so!).

L'amaro in bocca rimane per una pessima notizia giunta qualche settimana fa. Questo sarà l'unico episodio di Doctor Who previsto per il 2019. Ebbene sì, a meno che non ritorni l'usanza dello speciale di Natale (speriamo), vedremo le nuove avventure del Dottore nella dodicesima stagione prevista per il 2020. Un vero peccato perché dopo questa avventura sono rimasto con il desiderio di volerne di più. Ho recepito molto bene il cambiamento e, sebbene sia sempre molto legato al passato, mi piace guardare avanti e sono curioso di vedere come può evolversi questa serie.
Rinnovo gli auguri per un 2019 FANTASTICO! Vi lascio con un paio di immagini random, alla prossima carissimi amici dello Stagno, ciao!

Bello vedere un volto conosciuto!
Charlotte Richie, la Oregon di Fresh Meat (QUI)

Il primo Dalek volante sale le scale in
Remembrance of the Daleks del 1988.

No, no. I Dalek non hanno mai posseduto umani. No, mai!
Visivamente diverso ma sostanzialmente la stessa identica cosa.
(
Giusto per rispondere a qualche fan che si crede un espertone)



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