lunedì 30 novembre 2020

Traduzioni e adattamenti

Uh che freddo! Meglio stare rintanati in casa, magari leggendo un buon libro, che dite? 
Ed è proprio quello che ho fatto io, preso di colpo da questa voglia di caminetto (che non ho), cioccolata calda e un buon libro, ho iniziato la saga di Andrzej Sapkowski, ossia The Witcher. Ma immediatamente, un avviso a inizio libro mi ha fatto riflettere su una cosa. Parliamone insieme.


In sostanza questo avviso diceva che, per esplicita richiesta dell'autore, il libro era stato tradotto direttamente dal polacco senza alcun passaggio intermedio e, per questo motivo, gli appassionati dell'omonimo videogioco potrebbero trovare alcune differenze sui nomi dei personaggi e dei luoghi. Questa cosa (che trovo oltremodo giusta e sacrosanta) mi ha dapprima incuriosito, spingendomi a cercare le differenze di traduzione tra le due opere, e, in un secondo momento, mi ha fatto riflettere da un punto di vista più ampio. I libri della saga di The Witcher sono usciti nel nostro paese a partire dal 2010 (sebbene i libri originali fossero di una ventina d'anni prima), mentre il primo capitolo della saga videoludica è approdato in Europa nel 2007.
Deduco che Sapkowski non abbia messo gli stessi paletti di traduzione per le opere che non siano i suoi libri e quindi l'adattamento italiano del videogioco è stato fatto, probabilmente, basandosi su una versione inglese del titolo. Questa traduzione, per coerenza, è stata portata avanti negli anni anche nei due capitoli successivi, compreso il pluripremiato The Witcher 3 Wild Hunt che, senza ombra di dubbio, è uno dei giochi che hanno segnato la generazione di console appena finita. La cosa è passata un po' in sordina fino allo scorso anno con l'uscita delle serie TV The Witcher sulla piattaforma di Netflix per la quale, nella versione italiana, si è scelto di usare l'adattamento più di nicchia dei libri e non quello più famoso del videogioco. Visto che la serie è la trasposizione diretta dei racconti del primo libro di Sapkowski l'ho trovato perfettamente coerente come scelta ma il quesito rimane. Perché non si è scelto un adattamento unico? 
Ad essere sincero dopo aver guardato la serie TV non mi era venuto automatico pensare che Saccoditopo fosse lo stesso personaggio che nel videogioco risponde al nome di Ermellino, anzi l'ho scoperto grazie ad una delle mie ricerche. Idem per moltissimi altri personaggi iconici, tra tutti Ranuncolo che nel videogioco mantiene il nome delle versione inglese, Dandelion.

Questo, in fin dei conti, è un problema che è sempre esistito ma, nel corso degli anni, si è sempre stati molto attenti a far combaciare le varie versioni delle differenti opere. Mi viene in mente la saga di Harry Potter che ha avuto un ottimo lavoro di adattamento dei nomi inglesi in versioni italianizzate che rispecchiassero il significato evocativo del termine originale.
Severus Snape trasformato in Severus Piton trasmette subito al lettore italiano l'immagine di un rettile viscido e subdolo, così come Dumbledore diventa l'austero Silente e Longbottom il pasticcione Paciock. Anche i nomi delle quattro case di Hogwarts hanno avuto una traduzione molto in linea con l'immaginario collettivo italiano, sugli stessi libri, nelle note, si fanno riferimenti alle contrade senesi spiegando la scelta di associare un animale ad un colore avendo così Grifondoro, Tassorosso, Serpeverde e Corvonero (quest'ultima nelle prime versioni Pecoranera, cambiata poi dal quarto libro quando le quattro case era più al centro degli eventi). Negli otto film prodotti dalla Warner Bros dedicati ad Harry Potter, se non mi sfugge qualcosa, tutti i nomi sono stati mantenuti esattamente come nei libri dando al pubblico una familiarità immediata e di conseguenza una migliore fruizione del media. Perfetto direte voi, e invece no! Questo perché qualche anno fa hanno deciso di dare una nuova traduzione ai libri andando a stravolgere alcuni nomi ormai entrati ormai nell'immaginario comune. Tassorosso diventa Tassofrasso andando a perdere il binomio animale/colore mantenuto sulle altre case (ok, sui film nei colori della casa non c'era il rosso ma ci si era passati sopra tranquillamente). Alcuni nomi sono stati mantenuti nella loro forma originale andando a perdere il significato immediato riconoscibile da un lettore italiano, McGonagall non ci dice assolutamente nulla mentre McGranitt incute subito severità. Ancora una volta, non si poteva tenere un adattamento unico? A cosa è servita questa nuova traduzione?

Esempio analogo a quello di Harry Potter è la recentissima nuova traduzione de Il Signore degli Anelli che, nel tentativo di andare a svecchiare l'opera, sono andati a cambiare nomi ormai radicati nella cultura di qualsiasi lettore, a maggior ragione dopo l'uscita della trilogia cinematografica di Peter Jackson. Ok, direte voi, già tra alcune edizioni de Lo Hobbit e de Il Signore degli Anelli alcuni nomi erano diversi, vedi Forraspaccata divenuta Granburrone (e Valforra nella nuova versione) ma bene o male, nelle successive edizione queste differenze si erano appianate, cosa che non succederà mai con i film dato che non verranno mai più ridoppiati.



Una soluzione a tutto questo non c'è, purtroppo vivendo in un mondo in cui ci sono tantissime lingue diverse che producono tantissime opere diverse scontrarsi con adattamenti e traduzioni è all'ordine del giorno. L'unico consiglio che mi viene da darvi è di informarvi e documentarvi per poter conoscere bene le opere che andate a leggere, vedere o giocare in modo da potervi godere appieno l'esperienza.
A me non resta che salutarvi! Alla prossima!

3 commenti:

  1. L'argomento è interessantissimo, io amo il mondo degli adattamenti e delle traduzioni.
    Bisognerebbe valutare caso per caso... ad esempio, tu ritradurresti le opere Disney chiamando i personaggi coi loro nomi veri?
    Ecco... bisogna capire questa cosa: a chi è indirizzato, e QUANTO è ormai radicato nella cultura un certo concetto.
    Dall'altra parte la domanda è: un fan merita comunque la cosa più originale possibile?

    Moz-

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao! Come dici tu dipende da caso a caso.. e rilancio con un quesito.. perché Mickey Mouse è diventato Topolino ma Bugs Bunny non è diventato Coniglietto? Topolino è sicuramente iconico e cambiarlo ora, dopo quasi un secolo non avrebbe senso. Però il coniglio e soci della Warner ci insegnano che i nomi inglesi non hanno dato poi così fastidio ai piccoli spettatori nel corso degli anni. Sono scelte che vengono fatte con determinati motivi di fondo e io le rispetto entrambe. Chiedo solo che vengano mantenute certe scelte, soprattutto dopo anni e anni.
      Vero anche però che a volte il passaggio è così naturale che quasi non ce ne rendiamo conto.. Al giorno d'oggi chi parla più dell'Uomo Ragno o dei Vendicatori? Ma se chiedi di Spider-man e degli Avengers stai pur sicuro che tutto li conoscono ;)

      Elimina
    2. Bugs Bunny in realtà divenne... Lollo Rompicollo :D
      Insomma, appunto... dipende da caso a caso, e dalla forza del prodotto anche d'origine.
      Pensa che ormai non esiste più nemmeno Holly e Benji, ma Capitan Tsubasa^^

      Moz-

      Elimina