lunedì 31 maggio 2021

Ho finito Shenmue 3

Ben tornati carissimi amici e carissime amiche dello Stagno. Mi sono preso un po' di tempo prima di scrivere questo articolo, il necessario per metabolizzare e schiarire le idee.
Come da titolo, ho finito Shenmue 3 dopo un'agonia durata mesi. Ma addentriamoci e vediamo bene tutto nel dettaglio.


Partiamo in bomba dicendo che non ha nulla da spartire con i due IMMENSI CAPOLAVORI che erano i primi due capitoli (ne parlavo QUI, ormai 2 anni fa). Detta così vuol dire tutto e niente ma contestualizziamo un attimo i tre giochi e capiamo dove voglio arrivare.
Shenmue è una serie nata sul Dreamcast, ultima console SEGA che ne decretò il fallimento dal punto di vista hardware, rendendo la casa giapponese solo sviluppatrice di software. Il titolo (o meglio, i due titoli) di Yo Suzuki era un'esclusiva di punta che faceva invidia a tutti i possessori delle macchine Sony e Nintendo, un videogioco rivoluzionario destinato a cambiare per sempre il panorama mondiale dell'intrattenimento digitale. Abbiamo già parlato (sempre QUI) sia del gameplay rivoluzionario, con l'aggiunta di feature che poi sarebbero diventare standard per moltissimi titoli, sia per la grafica al tempo invidiabile su qualsiasi altro sistema. Forse la sfortuna è stata proprio l'essere relegato ad una console che, purtroppo, non ha avuto il successo che meritava rendendo Shenmue un titolo troppo di nicchia.
Su queste basi, l'uscita del terzo capitolo doveva essere qualcosa di epocale! La raccolta fondi aveva coinvolto migliaia di fan che volevano proseguire l'avventura di Ryo Hazuki, insomma, le premesse c'erano, i soldi c'erano, il supporto c'era, c'erano tutte le carte in regola per far uscire un gioco coi controcazzi! Ma qui casca il palco..

Il gameplay di questo terzo capitolo rispecchia fin troppo quello dei primi due ma questo non è un bene, non in un gioco uscito nel 2019. Capisco il voler dare una continuità al percorso intrapreso ma la legnosità dei combattimenti e movimenti non sono ammissibili al giorno d'oggi. E no, non è una scelta stilistica ma un vero e proprio limite nella programmazione. 

Chi mi conosce lo sa, non sono uno che da peso alla grafica ma anche qui, più che una scelta stilistica mi sembra di essere di fronte ad un vero proprio limite. Anzi, possiamo dire che hanno cercato di nascondere il limite giustificandosi dicendo che si tratta di una scelta stilistica, cosa a cui non credo proprio per nulla dato che al giorno d'oggi ci sono produzioni ben meno costose visivamente molto più belle.


Tornando al gameplay posso dire di aver apprezzato il sistema di allenamento per imparare e migliorare insieme a Ryo ma tutto viene sminchiato con l'assegnazione dei tasti rapidi, una soluzione sicuramente comoda che alleggerisce non di poco il già legnoso sistema di combattimento ma che, purtroppo, va a vanificare ore e ore di allenamento per prendere dimestichezza e poi masterare le combo legate ai vari manoscritti tecnici.
Altro punto dolente del gameplay è il fattore economico, per proseguire con la trama troppo spesso siamo costretti a fare soldi. Le possibilità sono molteplici ma risulta comunque troppo difficile farli, senza contare i non troppo velati valori morali di dubbio gusto. Il titolo ti spinge a preferire il gioco d'azzardo, suggerito anche dai vari NPC, che paga molto ma molto di più dei lavori onesti. Un altro esempio sulla dubbia caratura morale potrebbe essere il maestro di arti marziali che accetterà di darci lezioni sono in cambio di un alcolico molto costoso. Non sono perbenista, anzi, ma ad essere sincero questo andazzo alla lunga l'ho considerato stucchevole. 

Dal punto di vista della trama poi? Cosa porta avanti? Praticamente nulla! E il messaggio giusto prima i titoli di coda con scritto "La storia continua" è un'ulteriore presa in giro dato che, probabilmente, i soldi per Shenmue 4 non salteranno mai fuori.
Concludendo, ho adorato i primi due capitoli ma questo terzo capitolo, per me, è uno scempio e lo considero una presa per il culo per i fan. Una grossa occasione mancata dal mio punto di vista.
Detto questo, vi saluto, vi ringrazio e alla prossima!







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