lunedì 22 settembre 2014

Doctor Who, ottava stagione, le prime considerazioni.

Salve paperotti...
Sono stato assente per quasi un mese e vedo che qui le cose non sono cambiate per nulla..
Lo stagno per le papere continua ad essere tale e quale a quello di Leadworth, cioè.. senza papere :)

Ok! Siamo il 22 settembre, è passato un mese dal debutto di Capaldi come Dottore (il primo episodio è andato in onda sulla BBC lo scorso 23 agosto) e quindi penso sia giunto il momento di condividere con voi il mio pensiero su queste prime 5 puntate.

Peter Capaldi (il Dottore) e Jenna Coleman (Clara Oswald)

Volevo spendere, prima di tutto, un paio di parole sulla nuova sigla che trovo a dir poco fantastica!
Mi è piaciuto che abbiano usato il concept di un fan che aveva pubblicato su YouTube (QUI) la propria idea dandogli il giusto merito, unica nota dolente secondo me è il TARDIS che risulta troppo finto, si vede che è fatto in CG senza troppo impegno (sto parlando della sigla ufficiale della BBC).
Anche il tema musicale mi piace molto, è un po' più blando dei precedenti temi moderni e per questo motivo mi rievoca molto la serie classica! 

Premetto che ci saranno SPOILER sugli episodi e quindi se non li avete visti girate alla larga oppure cavoletti vostri!!

DEEP BREATH
L'ottava stagione si apre con un episodio doppio (non perché è in 2 parti ma perché dura quasi il doppio di episodio regolare: 75min circa) che ci fa vedere come il Dottore reagisce alla sua tredicesima rigenerazione (non fatemi fare tutti il discorso sui numeri.. guardatevi lo schemino!!!). Cominciamo subito a capire che tipo di Dottore sarà Capaldi, più serio certamente rispetto a Smith ma non oscuro come molti speculavano.
La storia in se non è molto interessante, anche se va a ripescare i nemici già visti nell'episodio "Finestre nel Tempo" (The Girl in the Fireplace) con Tennant come Dottore e scritto sempre da Moffat, ma mi soffermerei di più sulla filosofia dietro all'episodio e le prime domande/dubbi che ci restano in mente non appena partono i titoli di coda.
La parte iniziale e finale è focalizzata sul malcontento di Clara nei confronti del nuovo aspetto del Dottore, una chiara metafora che si riferisce a quella fetta di fandom che "condanna" Capaldi perché ritenuto troppo anziano per fare il Dottore (beh certo, del resto ha solo 2000 anni).
Questa cosa mi ha fatto storcere un po' il naso, non tanto per la metafora (perché ci sta tutta) ma perché Clara è la companion che ha visto tutte le incarnazioni del Dottore e quindi dovrebbe saper bene che il Dottore non è quel giovanotto di Matt Smith (che tra l'altro ha visto invecchiato) e quindi mi è sembrato fuori luogo che proprio lei si lamentasse della sua nuova faccia.
Fortunatamente, con l'aiuto di Madame Vastra prima e dell'undicesimo Dottore dopo (in diretta telefonica da Trenzalore), Clara accetterà questa nuova incarnazione del Dottore e sarà pronta a vivere nuove avventure insieme.
Sul finale ci viene presentato un nuovo personaggio, Missy, che a quanto pare ha salvato il cattivone di turno portandolo nel suo Paradiso e lasciando intendere allo spettatore che è stata lei a dare il numero del Dottore a Clara (in "Le Campane di St. John"), lasciando ignari quest'ultimi. 
Come dicevo prima, la trama dell'episodio mi è sembrata poco interessante e più che altro riempitiva, ci stava per far vedere il nuovo Dottore in azione, ma sicuramente ha un ruolo di secondo piano rispetto ai temi trattati a inizio e fine episodio.

INTO THE DALEK
Nel secondo episodio troviamo subito i nemici storici del Dottore, i Dalek!
Il Dottore salva la vita al tenente Journey Blue e la riaccompagna alla sua nave ammiraglia, la Aristotele, dove l'equipaggio sta tenendo in ostaggio un Dalek.. buono!!
Cosa assai insolita, tanto da incuriosire il Dottore che, dopo aver recuperato Clara che ha appena fatto la conoscenza del nuovo collega Danny Pink, si fa miniaturizzare per entrare nel Dalek e vedere cosa c'è che non va.
Le basi sembravano ottime ma l'episodio non mi è piaciuto molto, forse era un po' presto per un episodio del genere e avrebbe funzionato con un Dottore già consolidato e non con uno nuovo che stiamo ancora imparando a conoscere.
Anche in questa puntata è molto più importante la filosofia che c'è dietro più che la trama in se (davvero non ne sentivo il bisogno di un "Esplorando il Corpo Umano" Dalek Edition).
Inoltre, ricorda moltissimo altri episodi delle passate incarnazioni moderne del Dottore, possiamo citare Dalek con Eccleston e Ring of Akathen con Smith.

ROBOT OF SHERWOOD
Già da quando vidi questo titolo nella lista degli episodi, prima della messa in onda, mi ero immaginato che sarebbe stato un episodio pacco e infatti così è stato, purtroppo. Su questo non c'è neppure una filosofia dietro.
Lo reputo riempitivo al 100%, non dona niente alla serie se non una celebrazione al personaggio di Robin Hood.
Ecco c'è una citazione a Patrick Troughton (secondo Dottore e primo Robin Hood televisivo), il resto? Mah... La puntata si apre con il Dottore che chiede a Clara dove desidera andare e lei risponde che ha sempre voluto incontrare Robin Hood anche se sa bene che è un personaggio inventato.
Il Dottore la accontenta per dimostrare che nessun principe dei ladri è mai esistito anche se, appena mette il naso fuori dal TARDIS, si vede costretto a ricredersi.
Tutto sommato la parte più bella dell'episodio sono le gag tra il Dottore e Robin che possono far scappare un mezzo sorriso, ma veramente il resto è noia totale.
Nonostante sia un episodio scritto da Mark Gatiss mi ha deluso. Non ho capito neppure se i cattivi sono "imparentati" con i robot di "Deep Breath" o se semplicemente stanno cercando la stessa "Terra Promessa". Boh! Sinceramente episodio evitabile.



LISTEN
Questo per me è stato l'episodio della conferma! Dopo un inizio in pompa magna e due episodi che ho trovato debolucci, mi ci voleva una puntata come "Listen" per tirarmi su questa ottava stagione!
Clara riesce finalmente ad uscire a cena con il collega Danny Pink e la serata sembra procedere bene finché, per una qualche incomprensione i due finiscono per litigare.
La nostra bella companion non ha nemmeno il tempo per disperarsi come vorrebbe che subito il Dottore la preleva per verificare una propria teoria, crede infatti che ogni essere vivente almeno una volta nella propria vita abbia fatto lo stesso sogno e cioè quello di svegliarsi, mettere i piedi a terra e subito venire afferrati da una mano nascosta sotto il letto.
Non voglio dilungarmi troppo raccontando tutto l'episodio perché mi rendo conto che questa puntata merita davvero tanto e non le renderebbe giustizia essere raccontata in due righe ma va invece vista e rivista.
Non nascondo che è la mia puntata preferita dell'ottava stagione (al momento ovviamente, ma ha le carte in regola per stare sul podio fino alla fine).
Questa puntata è stata criticata ampiamente dal fandom, soprattutto dalla fazione "anti-Moffat", infatti, il nostro showrunner, è andato a scavare nel passato del Dottore mostrandocelo addirittura in tenera età e dando per l'ennesima volta un ruolo importante a Clara che, come si vede nell'episodio, ha ispirato la promessa che farà diventare quel bambino il Dottore che abbiamo iniziato a conoscere con William Hartnell nel 1963.
Altra cosa rilevante (e magari passata un po' in sordina) è il fatto che il TARDIS atterri su Gallifrey. Mah.. secondo me non è stata una svista perché, guarda caso, atterra esattamente nella baracca in cui il War Doctor userà/ha usato il Momento.. e volete dirmi che non è un grosso indizio?
Secondo me il Momento ha lasciato la porta aperta per permette al Dottore di tornare su Gallifrey e magari, finalmente, liberarla, voi che dite? 

TIME HEIST
Dopo una puntata come "Listen" pensavo che avrei dovuto aspettare un bel po' per un altro bel episodio.. e invece sono stato accontentato solamente una settimana dopo!
In questa puntata il Dottore, con l'immancabile Clara (che a quanto pare ci sta prendendo proprio gusto ad uscire con Danny), dovrà rapinare la banca più inespugnabile dell'universo con l'aiuto di due personaggi non proprio raccomandabili: una mutaforma e un hacker.
Ma perché il Dottore ha accettato di rapinare una banca? Quale sarà la ricompensa?
Alla fine lo fa sempre per il motivo portante di questa ottava stagione e cioè rispondere alla domanda "Am I a good man?"
La storia si presenta con elementi che, in un primo momento, somigliano alla saga di Saw - L'enigmista, c'è questa figura incappucciata che spiega le regole ai quattro protagonisti per poi spostarsi ad ambientazioni che mi hanno ricordato la Gringott's, la banca dei maghi nei romanzi di Harry Potter.
Il mistero è strutturato bene e fino alla fine si fatica a capire le reali intenzioni dell'Architetto.
Non mancano i paradossi e i Moffattiani loop temporali (anche se non ha scritto lui l'episodo) e questo lo porta direttamente al secondo posto nella classifica (provvisoria).


vi lascio con un'opera d'arte tratta da Deep Breath: Catrin Stewart (Jenny Flint)

Questo è tutto per quanto riguarda i primi cinque episodi dell'ottava stagione di Doctor Who, ci sentiamo e ci vediamo presto! Ciriciao!!!


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