mercoledì 1 ottobre 2014

Il rilancio di Dylan Dog: Spazio Profondo

Ciao!! Saltiamo i convenevoli, anche perché non so mai cosa scrivere. :)

Devo essere sincero, non sono un fan accanitissimo di Dylan Dog ma ogni tanto qualche numero me lo prendo e generalmente mi piace sempre ciò che leggo.
Ho pensato più volte di farlo diventare un appuntamento fisso ma ogni volta non riusciamo a diventare così intimi. Eppure è un fumetto che come idea e come atmosfera mi piace molto.
Ora forse è la volta buona!!


Era più o meno dicembre 2013/gennaio 2014 quando sentii per la prima volta parlare del rilancio editoriale di Dylan Dog con un passaggio di timone a favore di Roberto Recchioni e la cosa mi aveva sorpreso non poco, non tanto per il nome scelto (un ottimo nome a parer mio) ma più che altro per la scelta da parte della Bonelli Editore, che ho sempre visto molto tradizionalista, di voler svecchiare una delle sue pubblicazioni più famose.
Quindi decisi di comprare un paio di numeri per vedere che aria nuova tirava. Già dalle copertine si capiva che le cose stavano cambiando, nello specifico questi 2 sono i numeri che comprai:

"I Sonnambuli" n. 327 e "Trash Island" n. 328 

La cosa che mi è balzata subito all'occhio è il taglio molto più americano che si vuole dare alle copertine con immagini con forti contrasti di colore e molto più impressionanti rispetto alle vecchie che erano, da un certo punto di vista, più artistiche.

Leggendo le storie però non trovai grosse differenze con quelle del passato e infatti informandomi meglio, nonostante la direzione fosse già passata di mano, dicevano che ci sarebbe voluto un po' di tempo prima di vedere il nuovo arco narrativo.
Il tempo è passato e ci ritroviamo qui, oggi, con in mano il numero 337 uscito il 27 settembre 2014: SPAZIO PROFONDO.
Come hanno ironizzato in molti, sembra proprio che a Recchioni siano avanzate delle navicelle spaziali dall'altra sua opera, Orfani, e abbia deciso di utilizzarle in questo primo numero del nuovo corso.
La storia infatti è ambientata nello spazio e non solo!! E' ambientata nel futuro!!!
Ma com'è possibile trovare un investigatore londinese del 21° secolo nel futuro?
(Vi assicuro che non c'è lo zampino del Dottore :P)
Infatti non lo troviamo! Quindi è una storia di Dylan Dog senza Dylan Dog? Più o meno si!!

Corre l'anno 2427, sempre più navi dell'impero di Albione, sotto la Regina Victoria XXIIIa, vengono infestate da Spettri Spaziali e nessuno sembra in grado di gestire la situazione dato che il soprannaturale è, ormai, solo un'antica credenza.
Vengono fatte delle ricerche in materia e vengono ritrovati, negli archivi del regno, gli articoli di giornale e i diari di un noto investigatore, esperto nel settore del paranormale e dell'occulto, il suo nome era Dylan Dog.
Viene così sintetizzato un clone artificiale in cui vengono ricostruite le memorie del nostro eroe e viene spedito in una di queste navi con una squadra composta da altri cloni sintetici dell'Old Boy ma modificati geneticamente per assolvere compiti specifici.
Si tratta di un episodio strano, si sente il cambiamento rispetto al passato e devo dire che mi è piaciuto davvero tanto. Ma questo, a quanto pare, era solo un aperitivo. Il cambiamento vero e proprio ci sarà dal prossimo numero in cui finalmente l'amico Ispettore Bloch andrà in pensione e verranno introdotti nuovi personaggi ma il cambiamento più forte sarà, da quel che ho capito, una linea narrativa orizzontale e una suddivisione in stagioni con archi narrativi diversi.

Anche in questo caso possiamo notare lo stampo americano che si vuole dare alle copertine rendendo omaggio al mitico numero 50 di The Amazing Spider-Man.

"Mai più, Ispettore Bloch" n. 338 e "Spider-man No More!" n.50

Io, cari paperotti, vi saluto e ci leggiamo la prossima volta, Giuda Ballerino!!!!




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