sabato 29 ottobre 2016

Tartarughe Ninja alla riscossa!

Buonsalve! Oggi, come già successo altre volte, vi voglio far fare un salto nel passato tramite i miei ricordi e raccontarvi cosa penso a riguardo di quelle quattro creature verdi guscio-dotate esperte nelle arti segrete dei ninja. Un post un po' frivolo per consolarsi del fatto che, anche quest'anno, non son potuto andare al Lucca Comics. Le due cose non hanno nessuna relazione.



Se, come me, siete nati all'inizio degli anni 80, molto probabilmente il primo contatto che avete avuto con le quattro tartarughe ninja è tramite il cartone animato che passavano all'epoca. Un cartone dai disegni morbidi e molto colorato, con tematiche abbastanza comiche e leggere. I quattro protagonisti erano disegnati allo stesso modo e le uniche differenze erano il colore delle maschere (e delle fasce) e l'iniziale del nome sulla cintura. La storia delle origini, come veniva mostrato anche nella sigla, vedeva un ragazzino inciampare e rompere la boccia che portava in mano facendo finire quattro tartarughine dentro un tombino.
Le tartarughine furono raccolte da Hamato Yoshi, un maestro di arti marziali finito in disgrazia e costretto a vivere nelle fogne insieme ai topi. A causa di un altro incidente, tempo dopo, sia Hamato Yoshi che le tartarughe vennero a contatto con un agente mutageno che trasformò il maestro in un uomo topo e le tartarughine in quattro tartarughe antropomorfe, questo perché, nel cartone, l'agente mutageno mischiava il DNA della cavia con quello dell'ultimo animale con cui era stato a contatto, una versione poco scientifica e molto fantasiosa ma per un cartone per bambini andava più che bene. Addestrati alle antiche arti ninja da Hamato Yoshi, chiamato Splinter dopo la trasformazione, Leonardo, Raffaello, Donatello e Michelangelo cominciano a combattere il Clan del Piede, capitanato dal loro nemico storico Shredder, che sta terrorizzando New York. Oltre alla reporter e amica, April O'Neil, il cartone è farcito da una sfilza di altri personaggi, sia buoni che cattivi, ideati appositamente per spingere le vendite di giocattoli dedicati al brand, cosa non rara nei cartoni animati anni 80/90.

Visto l'enorme successo del cartone animato, di li a breve, siamo circa all'inizio degli anni 90, fu prodotto anche un film con attori in carne ed ossa che, nonostante a prima vista sembrasse la fedele trasposizione del cartone animato, presentava notevoli differenze. La prima cosa che si nota sono i toni più cupi e tetri. Scene quasi sempre ambientate di notte e una violenza un po' meno comica e più realistica (senza troppi spargimenti di sangue comunque). Tartarughe e Splinter a parte, c'era una totale assenza di creature fantastiche o fantascientifiche, ad esempio il Clan del Piede nel cartone era formato da robot mentre qui abbiamo dei guerrieri ninja veri e propri. Anche le origini erano leggermente diverse, in questa sede Splinter non è in origine Hamato Yoshi ma un comune topo che apprende dal maestro le arti marziali studiandolo di nascosto. L'agente mutageno infatti, in questa versione, aumenta le capacità di un qualsiasi animale rendendolo più simile ad un essere umano. Le quattro tartarughe sono rappresentate con tratti somatici differenti l'una dall'altra e non hanno a disposizione tutti gli armamenti tecnologici e i mezzi di trasporto presenti nella controparte animata. Non mancano comunque gli alleati, come April O'Neil e Casey Jones, e il nemico per eccellenza Shredder che in questo caso non è alle dipendenze di una creatura aliena simile ad un cervello ma è il vero e proprio capo dell'organizzazione criminale.
Se andiamo a scavare un po' in profondità, come ho fatto negli anni a seguire in età più matura, si scopre che tutte queste differenze tra il cartone è il film sono dovute principalmente al fatto che il film è in realtà una trasposizione del fumetto originale dedicato alle Teenage Mutant Ninja Turtles, come si evince dalla presenza di alcuni personaggi, come ad esempio il maestro Tatsu, assente nel cartone animato. Il fumetto, all'epoca, non era mai arrivato nel nostro paese e quindi la campagna di marketing si basava sul cartone animato, creando così il, diciamo, malinteso.
In seguito furono prodotti due sequel, molto più colorati e cartooneschi rispetto al primo film e successivamente anche una (triste) serie TV sempre live action ma indirizzata ad un pubblico più piccolo, quest'ultima la potete trovare su Netflix (se nel frattempo non l'hanno rimossa).


Crescendo persi un po' di vista le compagne di mille avventure fanciullesche e saltai a piedi pari i svariati tentativi di rilancio del brand indirizzati alle nuove generazioni. Il primo, del 2003, riprende un po' i toni cupi del fumetto originale mentre il secondo, del 2012, si ripresenta in forma comica e spensierata come il primo cartone animato degli anni 80 ma realizzato in computer grafica. Ma come vi dicevo non hanno mai suscitato il mio interesse e quindi oltre che a menzionarlo per dovere di cronaca non saprei che altro dirvi.
Anche dal punto di vista dei lungometraggi, i nostri quattro eroi, ebbero il loro bel da farsi con una produzione datata 2007 dal titolo TMNT (semplicemente l'acronimo del titolo originale) sempre realizzata in computer grafica. Fortunatamente non era l'ennesima riproposta delle origini ma raccontava la storia che rivede le tartarughe incontrarsi dopo un lungo tempo di pace in cui ognuna di esse ha intrapreso dei percorsi di esperienza personale. L'ho trovato carino ma nulla di più.

Più recentemente, nel 2014, le Tartarughe Ninja uscirono al cinema con un nuovo film, che ho finito di vedere ieri sera e che mi ha spinto a scrivere questo articolo. Che dire? Non mi è piaciuto per niente! In primis la scelta discutibile per il ruolo di April O'Neil affidato a Megan Fox e una scelta di doppiaggio discutibile, mi spiego meglio: Alessia Amendola è bravissima e mi piace molto ma non la vedo adatta a Megan Fox e sinceramente nemmeno come voce di April O'Neil indipendentemente dall'attrice scelta. Tutto sommato, a parte queste considerazioni, il film fa acqua da tutte le parti. Ho apprezzato il voler dare un'identità alle quattro tartarughe oltre che caratterialmente (come sempre) anche visivamente ma forse la mano è stata calcata troppo, quasi da renderle parodie di se stesse. Anche le "nuove" origini mi hanno fatto storcere il naso, il voler forzare un rapporto tra April e le tartarughine e Splinter fin dalla giovane età della reporter mi è sembrata una scelta dettata per rendere la trama più interessante ma a conti fatti non restituisce le emozioni che volevano trasmettere.
Se ci aggiungiamo uno Shredder che recita il ruolo di scagnozzo/gorilla di uno scienziato/uomo d'affari, sebbene venga introdotto quasi come il mentore/padre adottivo di quest'ultimo, il quadretto è completo. E per quadretto intendo la tavoletta del cesso. Di questo obbrobrio, che sono riuscito a finire in tre sessioni diverse, è uscito pure un sequel che, al momento, non ho proprio nessuno stimolo che mi spinge a vederlo. Mi è bastato il trailer che mostra Bebop e Rocksteady realizzati, pare, da uno studente di CG alle prime armi.

Ho volutamente evitato di parlare dei videogiochi dedicati alle Tartarughe Ninja perché altrimenti l'articolo sarebbe risultato ancora più lungo (e noioso) ma una menzione speciale la voglio dare al cabinato da sala giochi che è sicuramente, tra tutti, il gioco a cui ho giocato di più da bambino. Un picchiaduro a scorrimento davvero ben realizzato di cui porto un caro ricordo. E si poteva giocare anche in quattro!!! Fantastico!!!

Ho volutamente evitato di parlare anche dei giocattoli perché anche in questo caso potrei andare avanti per ore date le serie e le linee dedicate ai personaggi. C'erano quelli del fumetto, quelli del cartone, quelli del film, quelli sportivi, quelli rock n roll, insomma di tutto e di più, come del resto si era soliti fare negli anni 80/90 per cavalcare l'onda di successo di un brand.

A me non resta quindi altro da fare che salutarvi e darvi appuntamento alla prossima volta con la speranza che questo post vi abbia solleticato alcuni ricordi. Se vi va scrivetemi le vostre esperienze.
Alla prossima e COWABUNGA!!!!



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