lunedì 23 novembre 2015

Clara Oswald, addio!

Lo sapevamo che quel giorno doveva arrivare prima o poi.
Lo scorso sabato è andato in onda l'episodio che ha visto l'uscita di scena di quella che, senza troppi forse, è la companion più importante dell'era moderna di Doctor Who, sicuramente la più longeva e senza dubbio tra le mie preferite: CLARA OSWALD




Ciao a tutti, scusate. Non è mai facile dire addio ad un personaggio che, nel corso delle stagioni, abbiamo imparato ad amare o ad odiare. Già, perché Clara è un personaggio che divide: c'è chi la ama alla follia e chi invece non la può proprio vedere ma, in ogni caso, non si può rimanere indifferenti quando si realizza che una parte importante di Doctor Who non ci sarà più dalla prossima stagione.
Certo, ci siamo già passati con altre companion e altri Dottori e sappiamo che arriverà qualcuno a sostituire quel vuoto ma, come sempre, ci vorrà del tempo e comunque un angolino nel nostro cuore per Clara ci sarà sempre.

Jenna Coleman (l'attrice che interpreta Clara) è stata annunciata come nuova companion quando i Pond dovevano ancora dire addio al Dottore e, come potete ben immaginare, l'accoglienza è stata un po' freddina visto l'amore che molti fan provavano (e provano ancora) per Amy e Rory.
Ma è normale, i cambiamenti non sono mai cose su cui si può passare sopra con leggerezza. Ci si pone davanti un foglio bianco e non si sa cosa ci verrà scritto sopra. Giustamente si pensava che dopo i Pond sarebbe stato veramente difficile trovare un/una companion all'altezza. Beh, secondo me Clara ce l'ha fatta!
Ora siamo più o meno nella stessa situazione con la differenza che ancora non conosciamo chi accompagnerà il Dottore nelle prossime avventure. A detta di Moffat sarà un personaggio completamente nuovo e sconosciuto al pubblico (e di questo sono molto contento).

La storia di Clara nella serie è stata a dir poco travagliata.
Come dicevo, il personaggio è stato annunciato prima dell'inizio della settima stagione, quando Amy e Rory erano ancora gli accompagnatori ufficiali del Dottore di Matt Smith.
Nel primo episodio della settima stagione (Asylum of the Daleks) facciamo la conoscenza di Oswin (interpretata da Jenna Coleman, appunto) e tutti, ovviamente, abbiamo pensato che sarebbe stato il nuovo nome della companion, conoscendo solamente il volto dell'attrice ma non il nome del personaggio. Ben presto ci saremo resi conto che sbagliavano, infatti Oswin si rivela essere un umano convertito in Dalek e imprigionato nel manicomio che alla fine si sacrifica per salvare il Dottore, Amy e Rory pronunciando la frase: "Run, you clever boy. And remember!".

E quindi? E' tutto finito qui? Ovviamente no.
La stagione prosegue, diciamo addio ai Pond e nello speciale di Natale del 2012 (The Snowmen) ritroviamo Jenna Coleman ad interpretare un nuovo personaggio: una tata nell'epoca vittoriana di nome Clara Oswald.
Il Dottore, in quel momento, conduce una vita da eremita, turbato per la perdita di Amy (anche un po' per Rory, dai...) ha deciso di non intervenire più in aiuto di nessuno. Però qualcuno è destinato a scuotere il suo stato d'animo e a farlo tornare quello d'un tempo.
Ma chi sarà mai così "forte" da riuscire a far dimenticare al Dottore la sua preferita, Amy Pond?
Ovviamente Clara che gli sottopone un mistero che non può lasciarlo indifferente tornando quindi alle sue vecchie abitudini.
Quindi la nuova companion non sarà una ragazza della Londra contemporanea ma una ragazza vittoriana? Wow! Finalmente si ritorna ad avere qualche elemento classico e un companion proveniente da un'epoca diversa. E invece no. A fine episodio Clara muore e pronuncia le parole che fanno scattare qualcosa al Dottore: "Run, you clever boy. And remember!". Dove le aveva già sentite? Ma certo! La ragazza dei soufflé nel manicomio dei Dalek. E ora che ci pensa pure la voce è la stessa! Non aveva visto la sua faccia ma è sicuro che si tratti della stessa ragazza! Ma com'è possibile che sia morta due volte? E così il Dottore ha una nuova missione, un nuovo mistero da risolvere: scoprire chi è questa Ragazza Impossibile!
In uno spezzone sul finale vediamo una ragazza moderna che casualmente passa vicino alla lapide di Clara, viene chiamata da un'amica proprio Clara, si gira e scopriamo essere proprio Clara! Sarà lei la nuova companion? Stavolta abbiamo ragione!

Nella ripresa della settima stagione, infatti, facciamo la conoscenza di questa ragazza che ha molti elementi in comune con i due personaggi che abbiamo già conosciuto (Oswin e la Clara vittoriana), oltre ovviamente ad avere la stessa faccia. Il mistero si infittisce, il Dottore decide di farla viaggiare con lui più per capire chi è realmente. La Clara che vediamo in questa seconda parte della settima stagione è una ragazza un po' impacciata, sicuramente di buon cuore (The Rings of Akhaten) ma ancora ingenua nei confronti della parte dura della vita (Cold War). Man mano che si prosegue prende sicurezza e comincia ad affrontare in prima linea i nemici del Dottore (Nightmare in Silver).
Nel finale di stagione (The Name of the Doctor) andiamo a risolvere il mistero della Ragazza Impossibile scoprendo che
Clara, per salvare il Dottore dalla minaccia della Grande Intelligenza, si è frammentata in un milione di echi di se stessa e si è sparpagliata nell'intera linea temporale del Dottore per guidarlo ed aiutarlo, spesso rimanendo nell'ombra. Vediamo ad esempio che è stata lei a consigliare al Dottore quale TARDIS rubare agli inizi, prima di partire con Susan. Questo forse è stato il primo tassello che ci ha fatto capire quanto importante è questa companion per il Dottore e soprattutto quanta importanza ha voluto darle Moffat, forse proprio in questo punto molti hanno storto il naso e hanno cominciato a vedere Clara con occhi diversi.

Un altro tassello arriva proprio nell'episodio successivo, lo speciale per i 50 anni di Doctor Who (The Day of the Doctor) dove Clara convince i Dottori (Matt Smith e David Tennant) a modificare la loro linea temporale salvando Gallifrey, evitando quindi che la loro versione più giovane (il War Doctor di John Hurt) stermini la loro intera specie, spostando il loro pianeta natale con tutti i Signori del Tempo in un universo tasca.
Non possiamo non citare l'episodio successivo (The Time of the Doctor) dove, ancora una volta, Clara si dimostra essenziale per la vita del Dottore che arrivato alla fine del suo ciclo di rigenerazioni è ormai rassegnato alla morte definitiva. Proprio lei prega i Signori del Tempo attraverso la crepa (la famosa crepa sul muro che ha accompagnato Matt Smith fin dalla sua prima apparizione) di dare un'altra possibilità a quell'uomo così importante per l'intero universo. La richiesta viene esaudita e il Dottore ha quindi la possibilità di rigenerarsi (col volto di Peter Capaldi) e tornare a viaggiare insieme a Clara.

Listen to me, you lot. Listen! Help him. Help him change the future. Do it. Do something.


Nell'ottava stagione le cose cominciano ad andare male per la nostra Claretta. Nel primo episodio (Deep Breath), a mio avviso, c'è un grosso "out of character".  Moffat fa interpretare alla Coleman il ruolo da un punto di vista che non reputo in linea col personaggio che abbiamo conosciuto fino a quel momento: Clara è scontenta della nuova faccia del Dottore e lo rivuole giovane. Questa è una forzatura introdotta da Moffat per zittire tutta quella parte di fan che volevano un Dottore giovane a discapito di Peter Capaldi. Clara cerca di risollevarsi sul finale del discorso con Vastra ma ormai la frittata è fatta. Proprio lei ha visto diverse incarnazioni del Dottore e sa bene che in realtà è molto più vecchio di quello che sembra quindi trovo fuori luogo che si stupisca nel vedere il Dottore con una faccia diversa e non più giovane.
A parte questa scivolata, nell'ottava stagione Clara cambia ancora ma come ha detto Matt Smith poco prima di rigenerarsi "tutti cambiamo nel corso della nostra vita" e questo cambiamento, diciamo, è anche giustificato. Non sto dicendo che mi sia piaciuto ma lo capisco.
Clara dagli inizi è maturata grazie anche ai viaggi col Dottore. Da ragazzina che vuole prendersi responsabilità più grandi di lei, è diventata una donna sicura di se, mostra una forte mania del controllo e comincia anche a manifestare i primi segni di emulazione nei confronti de Dottore.
Inizia, tra l'altro, una relazione affettiva con il collega Danny Pink ed è impossibile dire il contrario: una relazione ti cambia! Ti mette di fronte priorità diverse soprattutto se il tuo hobby è viaggiare nel tempo e nello spazio con un uomo che ancora non riesci bene a collocare nella tua vita.
Per questi motivi, uniti al fatto che il nuovo Dottore non era ancora ben collaudato si ha avuto l'impressione che l'ottava fosse una stagione "Clara-centrica" (come è stata definita da molti) e questo ha fatto si che la nostra signorina Oswald cominciasse a stare sull'anima a molti fan.

Per marcare ancora una volta l'importanza che vuole dare Moffat alla sua Clara si può citare, senza alcun dubbio, un episodio come Listen in cui il TARDIS porta Clara da un Dottore ancora bambino ispirandolo con le parole che diventeranno la sua promessa, il vero significato che sta dietro al nome del Dottore: "mai crudele o codardo".
Come dicevo prima, Clara inizia a manifestare sempre di più una fase emulativa nei confronti del Dottore, si sente alla sua altezza ed è convinta di poter agire come lui, ne è un esempio Flatline in cui, armata di Cacciavite Sonico e Carta Psichica prende il posto del Dottore a tutti gli effetti.
La punta massima si ha nell'episodio Death in Heaven, finale dell'ottava stagione, dove Clara afferma di essere il Dottore (puntata in cui hanno sostituito gli occhi di Capaldi con quelli della Coleman nella sigla), si ha la conferma che Clara ha un ruolo sempre più importante nella serie ed è sicuramente l'indiscussa protagonista dell'ottava stagione.

I'm not Clara Oswald. Clara Oswald has never existed. I'm the Doctor

Alla fine dell'ottava stagione il Dottore e Clara si salutano e la cosa potrebbe sembrare definitiva e, secondo me, poteva anche starci. Un addio non troppo traumatico che lasciava la porta aperta per comparsate future (vedi Martha Jones). Ma lo speciale natalizio del 2014 (Last Christmas) da ai due una nuova occasione per incontrarsi. Anche qui c'è un finale mancato: il Dottore che trova una Clara anziana sarebbe stato un bel finale per questo personaggio. Clara ha vissuto la sua vita al massimo sfruttando l'esperienza acquisita viaggiando col Dottore e gli è stata data un'ultima occasione per salutarlo. Chiudeva la porta a future comparsate (se non con qualche paradosso) ma sarebbe stato un degno finale. E invece no, si trattava di un sogno (tema legato alla puntata) e il Dottore ritrova una Clara giovane e di nuovo pronta a rimettersi in viaggio con lui.

Siamo dunque giunti alla nona stagione, quella attuale. Il personaggio di Clara ha subito ancora qualche modifica che anche in questo caso capisco. La perdita dell'amore della sua vita l'ha sicuramente traumatizzata e quindi, ora, vive la vita in modo più spensierato. Ma non una spensieratezza positiva, più una incoscienza, un modo di prendere la vita più spericolato, come se effettivamente non avesse niente da perdere. Tenta di emulare nuovamente il Dottore, si mette al suo pari in varie occasioni, come vediamo svariate volte nel corso di un po' tutte le puntate.
Ed è proprio questo stile di vita che ne ha decretato la sua fine prematura. In Face the Raven ha voluto osare un po' di più pensando di poter raggirare il pericolo proprio come fa il Dottore ma quest'ultimo, mal che vada, può rigenerarsi. Lei no.

Clara... good bye!

Tutto sommato però, questa non mi è sembrata una scena molto convincente o commovente, come ad esempio quella dell'addio di Amy o dell'addio del Dottore di Matt Smith. A mio avviso non ha reso giustizia alla storia e all'importanza di Clara nell'universo di Doctor Who.
Ora abbiamo davanti ancora due puntate inedite di questa stagione e probabilmente vedremo Clara un'ultima volta ma non sappiamo ne come ne perché. Girano infatti da tempo delle foto sul set con la Coleman che indossa una divisa da cameriera anni '50. Che sia uno dei suoi tanti echi? Non lo so, quell'arco narrativo è concluso e avrebbe poco senso se il Dottore andasse a interferire con quella linea temporale. Credo e spero ci sia un'altra motivazione. Tra due settimane avremo la risposta.

See you soon, Clara!

Spero di non avervi annoiato troppo con questo lungo articolo in memoria di Clara ma per me, come per il Dottore, è stata una companion molto importante e proprio oggi, nel giorno del suo compleanno (almeno della Clara vittoriana e giorno dell'anniversario di Doctor Who), mi sembrava il miglior modo per renderle giustizia.


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