venerdì 7 luglio 2017

Sarà dura aspettare Natale: Doctor Who 10 season finale

Rieccoci carissimi amici e amiche a parlare del nostro Signore del Tempo preferito!
Il Dottore ha finito la sua corsa sabato scorso regalandoci uno dei finali di stagione più esplosivi ma allo stesso tempo strazianti e commoventi di sempre.
Ma le cose da dire sono molte, quindi mettiamoci comodi e facciamo una bella chiacchierata sul finale della decima stagione di Doctor Who, che da qui a Natale la vedo lunga.


Prima o poi doveva succedere. La rigenerazione, una tappa immancabile per ogni attore che interpreta questo fantastico personaggio. Peter Capaldi, fin dalle sue prime interviste, affermava di voler battere il record di Tom Baker (il quarto attore che ha interpretato il Dottore) di ben sette stagioni ma, Eccleston a parte, nella serie moderna c'è questa regola non scritta che dopo tre stagioni si deve cambiare. Infatti è fin dal trailer di inizio stagione che ci viene mostrato il Dottore, interpretato appunto da Peter Capaldi, illuminato dall'energia rigenerativa.
Dopo una finta rigenerazione a metà stagione, durante la trilogia dei Monaci, siamo giunti, due settimane fa, alla prima parte del doppio episodio che va a concludere questa decima stagione partendo subito con il Dottore che esce dal suo TARDIS e inizia il processo di rigenerazione.
Dopo la sigla si fa un passo indietro e ci viene mostrato come si arriva a questa scena, una storia davvero interessante che ci tiene incollati fino alla settimana successiva con la seconda parte che si conclude riprendendo la scena iniziale. Ma non è ancora del tutto finito, Moffat ci lascia sulle spine con un cliffhanger memorabile che ci fa desiderare subito il freddo inverno e il giorno di Natale, quando finalmente andrà in onda lo speciale che vedrà (come annunciato nell'articolo di inizio stagione che trovate QUI) il Dottore di Capaldi accompagnato da David Bradley che riveste i panni del primo Dottore come era già successo in An Adventure in Space and Time (bellissimo docu-drama su come è nata questa serie TV) ma che segnerà l'addio definitivo al dodicesimo Dottore e ovviamente ci mostrerà, finalmente, il prossimo volto del Signore del Tempo che, ad oggi, ancora è avvolto nel mistero.

Ma questo finale di stagione non è importante solamente per l'inizio della rigenerazione del Dottore, anzi, possiamo dire che ci sono altre due rigenerazioni in programma anche se, come spesso accade, non ci verranno mai mostrate.
Ma per parlare di questo bisogna prima parlare di un grande ritorno sui nostri schermi. L'avevamo già accennato nell'articolo all'inizio della stagione (sempre QUI) ma averlo visto in azione fa tutto un altro effetto. John Simm è tornato a vestire i panni del Maestro, come aveva fatto all'epoca in cui Russel T Davies era lo show-runner e David Tennant era il Dottore in carica.
Il Maestro, com'era solito fare nella serie classica, lo troviamo in un primo momento travestito da inserviente in un ospedale all'interno della nave spaziale dove è svolta questa avventura. Alla fine della prima parte si smaschera di fronte a Missy (interpretata da una sempre eccezionale Michelle Gomez), la versione più recente del Maestro, e questo ci dona, per la prima volta nella serie TV ammiraglia (perché in altri media era già successo) un episodio multi-Master. Le interazioni tra i due Maestri sono senza pari, oserei dire migliori rispetto allo scambio di battute mai viste in un episodio multi-Doctor, i due attori funzionano bene e le gag, anche a sfondo sessuale non troppo velate, sono il massimo che un whovian che si rispetti possa desiderare. L'evoluzione di Missy in questa stagione però è molto importante per questo finale, sarà infatti proprio lei a pugnalare la sua versione maschile inducendo la rigenerazione che porterà alla sua "nascita". In tutta risposta anche l'ex Primo Ministro punterà il suo cacciavite laser alla massima potenza contro la versione femminile del Maestro causandone la dipartita definitiva, almeno stando alle dichiarazioni della Gomez sui vari social. Non ci è dato ancora sapere se e come il prossimo show-runner, Chris Chibnall, schiererà il Maestro, se con Missy (viste anche le smentite della stessa Gomez, se si capisce lei...) o in una nuova versione/rigenerazione.

Ma cos'è il Dottore senza i suoi companion? Spendiamo velocemente due parole su Nardole che, poverino, viene abbandonato in malo modo dal Dottore a fare da balia agli umani che abitano la nave spaziale braccata dai cyberman. Sebbene all'inizio non provassi molta simpatia verso il pelatone, devo dire che nel corso della stagione mi ha conquistato e ormai mi ero abituato ad averlo intorno a rimproverare il nostro Signore del Tempo quando sgarrava nella sua missione di sorvegliare la camera blindata che conteneva Missy. Chissà se Chibnall lo recupererà nell'undicesima stagione o se lo rivedremo a Natale con l'ultimo episodio sotto la direzione di Moffat.
Per Bill le cose non sono migliori, in un primo momento. Appena arrivati nella nave spaziale viene colpita a morte da un membro dell'equipaggio e portata a forza nell'ospedale dove lavora il Maestro sotto copertura e viene, piano piano, tramutata in un modello primordiale di cyberman. Infatti, ci viene svelato che questa nave spaziale proviene dal pianeta Mondas, lo stesso pianeta dei cyberman originali che erano comparsi per la prima volta nel 1966 nell'avventura che portò il primo Dottore a rigenerarsi, la prima rigenerazione in assoluto in questa serie TV. Bill è definitivamente data per spacciata e, sebbene sembri mantenere i suoi sentimenti e la sua amicizia verso il Dottore, il processo non è reversibile. Soltanto sul finale, quando riuscirà a trarre il salvo il Dottore dopo la sua battaglia disperata contro tutti i tipi di cyberman visti nell'intera storia di Doctor Who, Bill finalmente troverà un lieto fine ricongiungendosi col Pilota del primo episodio che la trasformerà ricombinandone gli atomi. Un vero peccato che Bill sia durata una sola stagione, è un personaggio che poteva dare molto di più e l'anno prossimo, con un Dottore e uno show-runner nuovo, poteva dare un senso di continuità in più. Invece avremo, come successo con l'Undicesima Ora nel 2010, il terzetto show-runner, Dottore e companion completamente nuovo e, detta sinceramente per quanto ami l'attuale, non vedo l'ora!

Il Pilota e Bill lasciano il TARDIS per viaggiare insieme,
un epilogo simile a quello di Clara con Ashildr.


Ma, prima di chiudere, torniamo a parlare della rigenerazione del Dottore. Moffat decide di prendere il nostro cuore e spappolarlo riducendolo in poltiglia, prendere tutte le nostre lacrime e lasciarci letteralmente disidratati. Anche Capaldi, grazie alle sue magistrali doti attoriali, ci regala un saluto al suo Dottore indimenticabile, sebbene, come detto prima, non è ancora finita.
I riferimenti alle passate rigenerazioni si sprecano con Capaldi che cita Tennant ("I don't want to go"), Smith ("When the Doctor was me") e Tom Baker ("Sontarans perverting the course of human history") oltre al ricordo di tutti i companion dell'era moderna (tranne Rory, poraccio) che chiamano il suo nome, Doctor, come già successo, di nuovo, con Tom Baker e con Peter Davison. Cosa vogliono dirci? Che non ci sarà un vero e proprio saluto a Natale? Che la rigenerazione sarà così improvvisa da non riuscire a farlo in quella occasione? Per quel che mi riguarda potrebbe anche essere così. Ho adorato Capaldi e questo è già un gran bel saluto al suo Dottore. O forse tutto l'episodio natalizio sarà un enorme saluto.
Indiscrezione dell'ultima ora, pare anche che Jenna Coleman sia stata convocata per un cameo di Clara nello speciale di Natale, che sia quello il degno saluto a Capaldi e al suo Dottore?
Sarà lunga aspettare Natale! A presto paperotti e paperette!



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