mercoledì 19 luglio 2017

L'inverno è arrivato... il 16 luglio! - Game of Thrones stagione 7

Rieccoci amici, dopo quella che sembra un'infinità di tempo, per la recensione della nuova puntata di Game of Thrones, la prima della settima stagione. Nonostante le altissime temperature, in cuor nostro sappiamo che l'inverno è arrivato, eccome se è arrivato! Vi lascio alle solite raccomandazioni: continuate a leggere soltanto se avete già visto la puntata. Let's go!


L'inizio è stato da cardiopalma: David Bradley (Walder Frey) riesce a interpretare magistralmente Arya Stark che si è calata, nel vero senso della parola, nei panni del lord delle Torri Gemelle. Come ricorderete, è stato ucciso nella puntata precedente, la 6x10, da una Arya che ormai ha padroneggiato le tecniche degli Uomini Senza Volto dopo il suo viaggio a Braavos.
In un primo momento, la scena del finto Walder crea quasi confusione nello spettatore, che non riesce a capire se si tratti di un flashback o meno. Serve per fare mente locale e riprendere il filo della trama, placando la sete di giustizia dei fan degli Stark, e non solo. Perché il Nord, come ci viene più volte ripetuto, non dimentica. La frase più a effetto? Quando Arya si rivolge all'unica superstite dicendole "Quando la gente ti chiederà cos'è successo qui, digli che il Nord non dimentica, e che l'inverno è arrivato per i Frey". Devo dire che è questa scena è stata la ciliegina sulla torta, ha alleviato le ferite che ci portavamo dietro dalla fine della terza stagione. La sua lista della morte è stata sfoltita, ma c'è ancora parecchio da fare per la nostra giovane lupa.

Nel frattempo, ci viene mostrata l'avanzata degli Estranei, che contano tra le proprie fila anche diversi giganti. Il più grande dubbio è che i lord di Westeros riescano a far fronte comune contro questa minaccia incombente, ma molti di loro sembrano fidarsi della protezione fornita dalla Barriera, e continueranno a seguire la loro brama di potere.
Tra questi c'è la regina Cersei Lannister, che è certa di riuscire ad avere la meglio sui nemici che la minacciano da nord, sud, est e ovest, tanto da apparire folle perfino agli occhi del gemello e amante Jaime. Lei dice di avere ancora un asso nella manica: l'alleanza col signore delle Isole di Ferro, Euron Greyjoy, ancora più pazzo e imbarazzante della regina, ma con una flotta senza eguali, che in cambio vuole la sua mano. Cersei si dimostra però scettica, quindi lui le promette un misterioso dono per convincerla. Ci sono delle speculazioni su cosa possa essere, alcuni dicono siano degli ostaggi, altri (specialmente i lettori) suggeriscono sia uno strumento magico come il leggendario corno di Joramun, capace di piegare al proprio potere ogni drago che senta il suo suono. Quel che è sicuro è che... lo sapremo presto.

C'è vento di bufera anche in casa Stark: Jon e Sansa si trovano in disaccordo sulla questione del perdono. Sansa dice che i traditori non devono rimanere impuniti, Jon invece, investito del titolo di re del Nord, vuole che combattano al suo fianco tutti gli uomini e le donne disponibili, e viene sostenuto da nientepopodimeno che la giovanissima e inflessibile Lyanna Mormont. 
A Ditocorto, che ha detto chiaramente di vedersi in un futuro prossimo seduto nel Trono di Spade, ciò non va affatto bene, ed è palese. Farà di tutto per far prevalere Sansa sul fratello; sappiamo benissimo di cosa sia capace e ce ne preoccupiamo tantissimo. In altre parole, Jon potrebbe lasciarci le penne. Degna di nota la conversazione che ha luogo dopo la riunione: in poche parole Sansa rimbecca il fratello dicendogli di non cadere nella stessa trappola che ha colto in fallo Ned e Robb, e di ascoltare i suoi consigli, ogni tanto. Jon, per ora, sembra piuttosto irremovibile, però tra i due c'è ancora un buon rapporto. Vedremo cosa riuscirà a escogitare il nostro stratega meno preferito per gettare il seme della discordia. Non dimentichiamo che Sansa ha alle spalle un passato ad Approdo del Re che l'ha segnata negativamente, certo, ma le ha anche insegnato molto. In fondo è stata per molto tempo a stretto contatto con la perfidia in persona, queen Cersei.

Dopo la scenetta-filler col cameo di Ed Sheeran nei panni di uno scanzonato soldato Lannister, passiamo all'allegra combriccola Dondarrion-Thoros-Mastino, con l'approccio di quest'ultimo al "fottuto Signore della Luce". Finalmente riesce a vedere ciò che le fiamme, che finora gli erano ostili, gli vogliono comunicare, ossia l'avanzata degli Estranei. 
Continuiamo con la vita quotidiana dell'aspirante Maestro Samwell Tarly, che fa lo sguattero a Oldtown e scopre che Roccia del Drago è piena zeppa di vetro di drago, indispensabile per sconfiggere quegli obbrobri che comandano l'orda di non-morti. Oltre a questo, scopriamo che l'indimenticabile ser Jorah Mormont è rinchiuso nella Cittadella, si spera per trovare una cura per il morbo grigio.
Ed è proprio a Roccia del Drago che si conclude la puntata, con l'approdo di Daenerys e della sua flotta. Le scene si susseguono in maniera lenta e pregna di emozioni, e culminano con la frase di Dany: "Vogliamo cominciare?"

Questo episodio è partito col botto, per poi smorzare i toni, credo per riprendere in mano la storia e proseguirla in maniera fluida e comprensibile. Noi confidiamo nei consueti colpi di scena che contraddistinguono l'intera saga, e speriamo soprattutto nella vendetta dei nostri lupacchiotti, e di conseguenza nell'annientamento di Cersei, magari per mano di Arya. Vi ricordiamo che abbiamo già scritto un articolo sulle indiscrezioni sull'intera settima stagione (lo trovate a questo link), che contiene degli spoiler potenzialmente sconvolgenti, quindi leggetelo a vostro rischio e pericolo. Ci rivediamo per la recensione finale, ovvero a fine agosto. Ciriciao!

Nessun commento:

Posta un commento