mercoledì 1 novembre 2017

Il mito de "Il Corvo"

Salve a tutti amici ed amiche! In questi giorni gira la notizia che Corin Hardy inizierà la produzione di un remake del film Il Corvo il prossimo anno.
Come potevano reagire i fan a tale notizia? Beh, che ve lo dico a fare?



Per i pochi che non lo sapessero Il Corvo è un film di Alex Proyas del 1994 tratto dall'omonimo fumetto di James O'Barr e narra la storia di Eric, un ragazzo che viene brutalmente ucciso insieme alla sua ragazza Shelly, per poi tornare dal regno dei morti, grazie ad una misteriosa entità sovrannaturale incarnata in un corvo, per potersi vendicare uccidendo i membri della banda responsabili del delitto.
Una trama che, vista con gli occhi di una normale persona che vive nel 2017, non sembra nulla di speciale. Film (o fumetti, racconti o anche videogiochi) che hanno come tema la vendetta ne abbiamo visti a vagonate e ancora ne vedremo. Ma quindi, cosa rende così speciale questa pellicola tanto da renderla un mito per moltissimi appassionati? Anche qui, per i pochissimi che non lo sapessero, l'attore protagonista Brandon Lee (figlio del leggendario Bruce Lee) è morto proprio durante le riprese di questo lungometraggio. Errore? Complotto? Fatto sta che la pistola di scena che doveva essere usata per girare è stata sostituita da una reale e il colpo sparato dall'inconsapevole Michael Massee, che interpretava un membro della gang, fu fatale per Brandon. 
Io mi chiedo, ma senza questa tragedia, il film avrebbe avuto il successo che ha ottenuto?

Per anni mi sono rifiutato di vedere Il Corvo proprio perché mitizzato da praticamente tutti quelli con cui ne parlavo, sia dal vivo che su internet. Finché, qualche mese fa, in una serata di pura noia, mi son detto "Dai, togliamoci 'sto sassolino!".
Beh, l'ho guardato tutto d'un fiato e, purtroppo, ancor di più non capisco cosa ci trovi la gente in questo film. Prendiamolo così, puro e semplice, dimentichiamoci per un momento la tragica scomparsa di Brandon Lee (con tutto il rispetto per la morte dell'attore), cosa abbiamo?
Un classico filmetto anni '90, come ce ne sono a bizzeffe, niente di speciale. I toni cupi e dark che possiamo rivedere tranquillamente in quasi tutti i film basati su fumetti dell'epoca, perfino il primo lungometraggio sulle Tartarughe Ninja aveva quel tipo di ambientazione metropolitana, buia e fumosa, capite che intendo?
La storia poi, come già detto, non è nulla di originale. Tragedia a parte, questo film non ha nulla di più ne nulla di meno da offrire rispetto a molti altri "coetanei".
Attenzione, non sto dicendo che sia un brutto film, anzi ha i suoi lati positivi, son d'accordo, semplicemente non si innalza rispetto ad altri film dello stesso genere.
Ma perché i fan oggi si ritengono offesi dalla notizia che un nuovo regista voglia girare un reboot della saga (che conta anche tre sfortunatissimi seguiti, ammazzati dal pubblico per lo stesso motivo).

Molti si difendono dicendo che è impensabile riproporre un film, così importante storicamente, senza un attore dello spessore di Brandon Lee come protagonista. Come? Un attore dello spessore di Brandon Lee? Sinceramente parlando (e sempre col massimo rispetto) chi cazzo è Brandon Lee? Cosa ha fatto di importante oltre a Il Corvo?
Tutti lo acclamano per questa sua unica performance, ignorando bellamente il resto della sua, seppur breve, carriera. Nomi come Laser Mission, Resa dei conti a Little Tokyo o Drago d'Acciaio, perché non sono cult imprescindibili nonostante la presenza di Brandon Lee? Forse perché la sua tragica dipartita durante le riprese del suo ultimo film l'hanno innalzato ben oltre il suo livello? Non sto dicendo che sia un cane d'attore, ma sono più che sicuro che lì fuori ci siano nomi che decisamente eguagliano, e di gran lunga superano, le doti artistiche di Brandon Lee, siamo seri!

Quindi ben venga un reboot/remake che dia una bella svecchiata ad una pellicola che sente fin troppo il peso degli anni passati. Al posto di lamentarsi a priori (vedi l'episodio recente con il remake al femminile di Ghostbuster, ne parlai QUI e QUI) proviamo ad aspettare e vedere il risultato finale.
Sono pure io dell'idea che sarebbe meglio puntare su nuove storie originali, ma se si ama alla follia un brand, perché ci si deve per forza sentire minacciati da una novità, al posto di accoglierla con ottimismo? Questa è una cosa che non riuscirò mai capire.
Anche per oggi è tutto! Alla prossima! Ciao!


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