martedì 21 novembre 2017

The Defenders, ancora non ci siamo!

Ben ritrovati, zero convenevoli, andiamo subito al sodo. Quest'estate, appena uscita l'ennesima serie TV originale Netflix in collaborazione con Marvel, The Defenders, mi ero subito fiondato a guardarla. Dopo un paio di episodi però la abbandonai in preda alla noia e allo sconforto. Vista la recente uscita di una nuova serie dell'accoppiata "vincente" Netflix/Marvel (The Punisher) mi sono convinto a concluderla ma.. ancora non ci siamo!



Effettivamente sono passati diversi mesi da quando questa serie fu resa disponibile nella piattaforma on demand di Netflix e ormai mi ero rassegnato. Ero consapevole che non ne avrei mai parlato qui nello Stagno perché era mia intenzione non terminarne la visione nel breve periodo. Fortunatamente (o sfortunatamente) l'uscita di The Punisher in questi giorni mi ha spinto a mettermi in pari (piccola parentesi, di The Punisher ne parlerò in un prossimo articolo in uscita a breve, per il momento vi dico che mi sta piacendo molto).

La mia speranza, all'epoca, era quella di poter cancellare il ricordo di Iron Fist e Jessica Jones, due serie che non mi sono piaciute (di cui ne ho parlato qui: Iron Fist / Jessica Jones) e poter vedere nuovamente qualcosa di veramente figo targato Marvel su Netflix come fu, ad esempio, Daredevil (ne parlai qui: prima e seconda stagione). Purtroppo, The Defenders, è il naturale seguito della serie dedicata ad Iron Fist, in cui subentrano anche gli altri tre supereroi in questione: Daredevil, Jessica Jones e Luke Cage (della serie dedicata a quest'ultimo ho visto solo il primo episodio e poi ho abbandonato). 

La trama vede nuovamente l'organizzazione nota come La Mano minacciare New York e la loro missione prevede, nuovamente, di catturare vivo Iron Fist per poterlo usare per i loro scopi. Dalla loro parte avranno una vecchia conoscenza di Daredevil, Elektra, riportata in vita e resa ancor più un'arma mortale priva di coscienza. Sembra interessante, no? E invece gli episodi si susseguono pigramente, togliendo le numerosissime (troppe e banali) scene di lotta ogni episodio è praticamente vuoto di contenuti interessanti, portando avanti, quindi, una narrazione molto lenta che annoia quasi immediatamente. Anche un personaggio come quello di Daredevil, che preso individualmente è il più interessante e con la serie a lui dedicata nettamente sopra gli standard delle altre tre, viene abbassato qualitativamente. Mi sono sforzato più volte di provare a vedere qualcosa di positivo nelle otto puntate che compongono la serie ma, veramente, non ci sono riuscito. Davvero un peccato aver sprecato un'occasione simile, come del resto sono state sprecate nelle serie singole, escluso Daredevil.

Secondo me hanno sbagliato fin da subito a non preparare la strada per questa serie corale. Il difetto che avevo riscontrato in tutte le serie singole precedenti era la mancanza di forti riferimenti tra una serie e l'altra. La sola Claire, interpretata da Rosario Dawson, è il collante che tiene unite le quattro serie e in questa corale ha un ruolo troppo marginale. Come del resto tutti i comprimari che si ritrovano in questa "avventura" con l'unico scopo di "persone care in pericolo".
Se proprio vogliamo cercare qualcosa che mi è piaciuto, ma proprio tirata e ininfluente, allora direi che le soluzioni scenografiche cromatiche dedicate ai diversi personaggi le ho apprezzate. Sfondi con luci rosse quando era protagonista Daredevil, blu per JJ, giallo per Cage e verde per Iron Fist, per poi mischiarsi quando erano tutti insieme. Si, penso sia l'unica cosa degna di nota. Vedete un po' voi.

Non so, non mi spiego questo grado di pattume quando in passato (con Daredevil) e tutt'oggi (con The Punisher) hanno dimostrato di saper realizzare delle grandi serie.
Deluso e amareggiato, io vi saluto e vi do appuntamento alla prossima volta.


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