Se siete a corto di idee su cosa guardare in queste giornate estive eccovi quattro film acclamati dalla critica che hanno monopolizzato l'ultima notte degli Oscar, collezionando nomination e anche qualche statuetta. Non si tratta esattamente di titoli sulla bocca di tutti poiché sono estranei ai canoni del cinema mainstream, quindi credo che meritino, almeno su queste pagine, il giusto tributo.
Lady Bird
La scena che mi è più piaciuta e che mi ha coinvolta a livello emotivo è stata quella finale, nella quale (spoiler, ma non più di tanto) Lady Bird sperimenta per la prima volta il dolore provocato dal distacco dalle proprie radici, quando fino a poco tempo prima non vedeva l'ora di reciderle. C'è da dire che mi sono immedesimata nella figura di Lady Bird e pure nella sua ultima versione, Christine. Chiunque cresca in provincia ben sa quanto sia difficile sognare in grande o perfino avere una personalità difforme da quella socialmente accettata. Lady Bird anela a un'istruzione e a una vita nella distantissima ma culturalmente vivace New York, ma i suoi genitori la spingono a frequentare un college di seconda categoria e a trovare un lavoro modesto in fretta. Tematiche, purtroppo, molto sentite anche da noi. Degno di nota il piccolo ruolo dell'amante musicista e menefreghista, interpretato da Timothée Chalamet, ultimamente apprezzatissimo nell'ambiente indie e non solo, ma che preferisco in altri contesti (vedi il terzo film dell'elenco).
Genere: commedia, drammatico
Voto: 6,5/10
Scappa - Get Out
La suocera nota che Chris fuma, e quindi fa di tutto per proporgli una seduta di ipnosi per farlo smettere. Lui non ne vuole sapere, all'inizio, però una notte la donna lo coglierà in contropiede per sottoporlo all'ipnosi. Il metodo risulterà efficace nello sconfiggere la sua voglia di fumare, ma questa sinistra seduta segnerà l'inizio di un incubo a occhi aperti.
Ancora una volta, l'empatia che riusciamo a provare di fronte alla situazione del protagonista è la vera carta vincente; per non parlare dei livelli di originalità difficilmente riscontrabili nelle altre pellicole del genere horror, anche perché l'ironia pervade il tutto e lo rende più realistico e inquietante. Ve lo consiglio se siete stanchi dei soliti filmetti dell'orrore sulle possessioni sataniche o sui luoghi infestati, che personalmente mi fanno sbadigliare anche soltanto a sentirli nominare.
Voto: 8/10
Chiamami col tuo Nome
Una sonnacchiosa estate lombarda è allo stesso tempo contorno e protagonista della storia, nella quale e anche grazie alla quale nasce e cresce un legame fortissimo, inizialmente platonico, tra i due. Dato che l'ormai adulto Oliver è ospite della famiglia di Elio soltanto per un breve periodo per poi tornarsene negli States, la loro passione é destinata a essere fugace. L'elaborazione di questa inevitabile fine viene resa indimenticabile anche grazie alle sagge parole di conforto dispensate dal padre di Elio, un buon uomo di vedute talmente aperte da risultare all'avanguardia anche ai giorni nostri, e alla disperazione totale egregiamente espressa dal primo piano di Timothée durante la scena conclusiva. Guardando questo film nella giusta ottica e immergendovi nelle sue atmosfere, proverete le stesse sensazioni del protagonista: quelle travolgenti, a tratti deliranti, che ognuno di noi, senza distinzioni di genere o di orientamento sessuale, ha provato/proverà/dovrebbe provare sperimentando il primo amore.
Genere: drammatico, sentimentale
Voto: 9/10
Un Sogno Chiamato Florida
Viene rappresentato lo squallore della periferia in tutta la sua crudezza, sebbene sia stemperato dalle tinte pastello e contenuto e ridipinto dal custode, che cerca di dare una mano il più possibile.
Purtroppo, però, alcune situazioni sfuggono di mano e Halley, la mamma, verrà messa con le spalle al muro a causa delle sue innumerevoli mancanze in qualità di educatrice.
Vi assicuro che, anche se detestabile, la figura di Halley è spassosissima, per non parlare di Moonee e della sua gang, le cui marachelle superano spesso il limite del lecito. Non potrete fare a meno di provare un potente moto di affetto per i protagonisti, Bobby incluso.
Voto: 9/10
Spero di avervi incuriosito almeno un po' e spero anche che abbiate apprezzato questo nuovo, chiamiamolo così, format. Quattro consigli cinematografici slegati tra loro ma che ci tenevo a farvi conoscere e che probabilmente non avrebbero mai avuto un posto singolo in queste pagine.
Per il resto vi diamo appuntamento alla prossima!
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