martedì 29 agosto 2017

La settima stagione di Game of Thrones ha più pregi o difetti?

Rieccoci qui, ahinoi, per recensire la settima stagione di Game of Thrones. Che ve lo dico a fare: queste sette puntate sono volate, l'ultimo episodio è praticamente coinciso con la fine dell'estate, e quei "cattivoni" di Weiss e Benioff ci lasceranno annegare nella nostra brodaglia di teorie improbabili fino alla fine del 2018/ inizio 2019. Vediamo intanto di metabolizzare insieme quant'è accaduto finora: le questioni da affrontare sono numerosissime, ma cercherò di essere sintetica. Ovviamente, se temete gli spoiler tornate pure a leggerci quando avrete finito di vedere l'intera stagione. Partiamo!


In molti si sono lamentati di alcune sviste degli autori. Il primo punto da esaminare è l'impressionante velocità con la quale viaggiano i protagonisti, tanto che ironicamente si vocifera che nei Sette Regni abbiano scoperto il teletrasporto: si era già vista nella puntata 6x10, quando Varys l'eunuco era in una scena a Dorne, e poco dopo sulla nave di Daenerys in partenza per Westeros. In questa stagione il problema è più evidente, tanto da costringere gli autori praticamente a scusarsi per non aver reso bene l'idea del tempo che passa tra una scena e l'altra. Speriamo che nella prossima stagione riescano a migliorare su questo versante, anche se avranno a disposizione soltanto altri 8 episodi per concludere l'intera saga.

Un'altra scena che ha lasciato gli spettatori perplessi è stata l'uccisione di Viserion al posto di Drogon, che sembrava essere un bersaglio più facile per il Night King (il primo era in volo e stava attaccando i non-morti, mentre il secondo era immobile, più vicino e portava in groppa Daenerys e la sua gang). Alcuni dicono che l'Estraneo avrebbe preferito attaccare per prima cosa chi stava minacciando attivamente l'incolumità delle proprie truppe, altri invece sostengono che, attaccando Viserion mentre sputava fuoco, l'uccisione sarebbe andata sicuramente a buon fine (poichè il fuoco gli avrebbe bruciato gli organi interni ma, essendo un drago sputa-fuoco, questa teoria non sta né in cielo né in terra). Nessuno ha però dato una spiegazione ufficiale, e secondo me questa scena scalfisce leggermente la reputazione di uno show che si è affermato, pur appartenendo al genere fantasy, come realistico e "crudo". Per non divagare con il salvataggio di Jon da parte dello zio Benjen Stark, che ho trovato molto forzato e buttato lì, ad cazzum.
C'è da evidenziare il fatto che, man mano che la saga si è discostata dalla trama dei libri, i quali influenzavano gli episodi conferendo loro un ritmo lento e regalandoci degli intrecci ragionati fino al midollo, è diventata sempre più cinematografica e spettacolare, anche a scapito di lasciar scappare qualche grossolano errore a livello di logica.
Ultimo argomento spinoso: la cosiddetta "Jonerys", ossia la coppia che unisce ghiaccio e fuoco, Jon e Daenerys. Innanzitutto non è giusto bollarla come "fanservice", poiché si sapeva fin dall'inizio che sarebbe accaduto (la saga letteraria si chiama "Cronache del ghiaccio e del fuoco", e oltre a riferirsi a Rhaegar e Lyanna, ripercorre la storia dei nostri due eroi principali, ma non serve che ve lo specifichi, vero?). Senza contare che è una storia d'amore pianificata da Martin e rivelata agli showrunners, e temo che il loro destino sia maledetto: avete visto la faccia preoccupatissima di Tyrion mentre copulavano nella stanza a fianco? I parallelismi tra la loro storia e quella di Rhaegar e Lyanna sono numerosi: l'incontro tra ghiaccio e fuoco, l'amore proibito, il futuro tutt'altro che roseo. È molto probabile che la storia si ripeterà, ossia nascerà un erede e i nostri due eroi moriranno, non prima di aver fermato la minaccia rappresentata dagli Estranei: in questo modo verrà chiuso il ciclo, e avremo il finale "agrodolce" promesso da George R. R. Martin. Però sono sicura che ci saranno numerosi colpi di scena.
A proposito di colpi di scena, chi era convinto che Sansa avrebbe ucciso Arya, o viceversa? Ci hanno fatto penare per l'intera stagione, con due sorelle che si scannavano scioccamente in quasi tutti gli episodi, ma è divenuto tutto chiaro quando Sansa ha convocato sia Arya che Ditocorto a rapporto, con lo scopo di condannare a morte e ammazzare quest'ultimo. Non è stata una fine degna di uno stratega diabolico del suo calibro, ma alla fine si è palesato per quello che realmente é: un viscido codardo. Scommetto però che il Ditocorto dei libri abbia ancora in serbo qualche tiro mancino coi fiocchi, poiché il personaggio cartaceo ha uno spessore e una complessità non riscontrabili nel personaggio della serie tv, che ha spostato il focus su Sansa relegando il povero Aidan Gillen a interpretare una particina da maniaco caduto in disgrazia. La cosa positiva è che il branco degli Stark si è riformato, e sembra essere più forte che mai. Tuttavia, la tensione tra le due era così infuocata e realistica... Mi sembra strano che si sia dissolta così, nel nulla.

Altri punti altissimi della stagione: la Suicide Squad di Westeros (composta dai ganzissimi Jon, Beric, Tormund, Thoros, il Mastino, Gendry e Jorah) che va in spedizione oltre la Barriera, e ci fa passare momenti spassosissimi e terrorizzanti, per portare una prova dell'esistenza degli Estranei a Cersei. Quest'ultima poi rimane spiazzata e terrorizzata, come chiunque possegga un cervello funzionante, ma si sa che il lupo (o meglio, il leone) perde il pelo ma non il vizio, e quindi col cavolo che coopererà, mai nella vita proprio: non ho creduto nemmeno per un nanosecondo alla sua finta vena pacifista. E qui subentra uno dei punti più alti del cammino di redenzione di Jaime, che si rende conto dello stadio avanzato della follia della sorella e amante, e ne prende le distanze: inutile dire che pian piano si è fatto strada nell'Olimpo dei miei personaggi preferiti. 

Finalmente conosciamo il vero nome di Jon Snow, ossia Aegon Targaryen. Tra l'altro nelle Cronache forse è ancora vivo il suo omonimo, ossia il figlio di Rhaegar e Elia Martell, mi chiedo se anche nei libri avrà lo stesso nome. La conclusione è degna di ogni aspettativa: zombie-Viserion apre un varco per far passare "l'armata delle tenebre". Un epico cliffhanger che ci rende ancora più impazienti di vedere la stagione finale.
Alla fine, secondo me, sbaglia sia chi si lamenta che la serie si sta discostando troppo dai libri, perché è stato specificato tantissime volte che sta imboccando una strada diversa con alcuni punti-chiave in comune, rivelati da Martin agli showrunners. Inoltre, sono due media totalmente diversi: la serie cartacea approfondisce, lo show invece punta tutto sulla teatralità e sullo scatenare delle reazioni di forte impatto emotivo. Personalmente preferisco l'introspezione delle Cronache del ghiaccio e del fuoco, però la serie è fatta benissimo e in alcuni punti impeccabile, quindi sorvolo sulle sue imperfezioni. Spero che l'ultima stagione venga realizzata in maniera ragionata e che la storia prosegua senza forzature. Inoltre, ho un secondo desiderio: che il prossimo libro della saga venga pubblicato prima della messa in onda dell'ottava stagione! Speriamo non sia una cosa irrealizzabile... A presto!

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