giovedì 20 giugno 2019

X-men: Dark Phoenix, un addio freddino

Rieccoci a parlare dei mutanti Marvel per eccellenza portati al cinema dalla Fox.
In extremis siamo andati al cinema a vedere quello che probabilmente sarà l'ultimo film con gli X-men che conosciamo. Quindi che dire di questo X-men: Dark Phoenix? Scopriamolo insieme.


Non si fa nemmeno in tempo ad accomodarsi sulle poltroncine della sala che il film inizia in bomba con scene d'azione ad alto impatto visivo, e sarà così fino alla fine, non ci permetterà di prendere fiato fino all'epilogo. Da questo punto di vista non ci si può certo lamentare, un buon film sui supereroi Marvel deve avere una buona dose d'azione, siamo tutti d'accordo. Il problema è che ci deve essere anche una buona parte di storia e che questa venga raccontata nel migliore dei modi.
La storia di Dark Phoenix è, però, qualcosa di vago, una sottile linea che riesce a malapena a collegare le scene d'azione e, se ciò non fosse già abbastanza, mette in panchina troppi personaggi (per quanto tamarra sia mi è mancata la classica scena dedicata a Quicksilver) e, a suo piacimento, cambia la caratterizzazione degli eroi rimanenti per giustificare la successiva scena d'azione.
Senza scendere troppo nei dettagli, ci sono personaggi che cambiano schieramento ogni 5 minuti, tipo Magneto (Michael Fassbender) o Beast. OK, sopraggiungono nuove minacce ed è giusto fare fronte comune ma mettici dentro qualche dialogo in più.
Magneto: "La voglio uccidere!!!"
2 minuti dopo...
Cattivone di turno: "Perché la difendi? Non volevi ucciderla?"
Magneto: "Si ma adesso voglio che viva!"
Parola più o parola meno questo è un vero dialogo del film.
Ma a parte questi repentini cambi di fazione ci sono personaggi che ho trovato completamente fuori. Il Charles Xavier della linea temporale "First Class"(James McAvoy) è sempre stato molto più, come dire, frivolo rispetto alla versione interpretata da Patrick Stewart, ma in questo film sembra ancor più amplificato, ancor più esagerato. Vedere Mystica (Jennifer Lawrence) che gli fa la morale su quanto sia egoista e pieno di se mi è sembrata una cosa alla Freaky Friday, quei film in cui due persone si scambiano i corpi. Si, perché anche la nostra mutaforma Raven ha avuto il suo bel cambio di registro, da braccio destro di Magneto l'abbiamo ritrovata completamente redenta, forse addirittura fin troppo, al punto di riuscire a vedere cose che il buon vecchio Charles non riesce e a notare. Capisco l'evoluzione di un personaggio ma qui mi sembra tutto molto forzato.
L'unico personaggio che ho trovato il linea con se stesso è stato proprio Jean Grey, interpretata dalla nostra Sansa Stark di fiducia, Sophie Turner. Il personaggio è stato introdotto nel precedente film (X-men: Apocalypse, QUI) e sebbene avesse avuto, insieme Ciclope e Nightcrawler, un ruolo fondamentale siamo ben distanti dal poter dire di conoscerlo e amarlo. Tuttavia la caratterizzazione che vediamo in questa pellicola è in linea con se stessa e la sua trasformazione in Fenice è resa davvero bene. Il suo stato di coscienza/incoscienza mentre non riesce a contenere i poteri dell'entità cosmica è davvero credibile e la Turner, a mio avviso, ha saputo portare su schermo tutta la disperazione e la fragilità di un personaggio che, nonostante sia lo stesso, è profondamente diverso da quello interpretato a suo tempo da Famke Janssen.
E qui arriviamo ad un altro punto forte che ci tengo a precisare. Molti ESPERTONI hanno ironizzato sul fatto che questo non è altro che un remake di X-men Conflitto Finale. Molti però dimenticano che dopo i fatti avvenuti in X-men: Giorni di un Futuro Passato (lo spiego bene QUI) hanno praticamente cancellato i fatti avvenuti nei primi tre film dedicati ai mutanti Marvel. Quindi tutto ciò che abbiamo visto nella linea temporale dei "vecchi" X-men non è mai avvenuto, o meglio deve ancora venire ma con i dovuti cambiamenti contestualizzati alla nuova linea temporale (eh gente, se non capite i viaggi nel tempo andate a guardare altro!). Del resto però, la Fenice Nera di Conflitto Finale è completamente diversa da quella di Dark Phoenix sebbene sia chiamata allo stesso modo e sia riferita allo stesso personaggio. Con la Jean Grey della Janssen abbiamo un'entità che si manifesta a causa della sua morte avvenuta in X-men 2, mentre qui abbiamo l'entità cosmica più in linea con l'idea fumettistica del personaggio. Quindi no! Non è un remake di Conflitto Finale.

Quanto fa schifo l'uniforme degli X-men in questo film?

Parliamo ora dei grandi assenti di questa pellicola. Come ho già citato in apertura mi è mancata la classica scena dedicata a Quicksilver che, sebbene già in Apocalypse fosse una parodia di se stessa, ormai era una sorta di marchio di fabbrica che secondo me non dovevano eliminare.
Il secondo grande assente (e prevedibile) è Wolverine. Ok che Jackman ha dismesso i panni del mutante artigliato ed è anche vero che la crisi Fenice Nera è arrivata ben prima (1992) rispetto all'incontro tra Xavier e Logan (2000) e a Conflitto Finale (2006), però un film degli X-men senza la sua presenza, anche sotto forma di cameo o citazione/riferimento, mi sembra sempre incompleto.
Come mi sembra incompleto un film Marvel senza Mr. Sorriso. Per la prima volta non abbiamo il cameo di Stan Lee e mi sembra così irrispettoso non essere riusciti a trovare un escamotage per inserirlo all'interno del film. Si possono trovare mille soluzioni e la sola frasetta nei titoli di coda, per me, non è abbastanza per ricordare questa leggenda.
E in conclusione, niente scena dopo i titoli di coda, ma era prevedibile.

Tra pregi e difetti potrebbe essere anche un film passabile, un film che intrattiene con grandi scene d'azione ma con poca trama. Tutto molto bello, se non fosse il capitolo conclusivo della saga. Vista l'acquisizione della Fox da parte della Disney, i diritti cinematografici degli X-men tornano in casa Marvel e forti voci di corridoio suggeriscono un reboot della saga inserendo i personaggi nel MCU (curioso il riferimento all'interno del film, l'avete notato?). Quindi non vedremo più McAvoy e Fassbender sfidarsi a scacchi, come del resto non vedremo più Stewart e McKellen fare lo stesso. Non vedremo più (in ogni caso) le basette e gli artigli di adamantio su Hugh Jackman e non vedremo più Evan Peters sfrecciare in un mondo a rallentatore. Quindi questo era un addio? Direi proprio di si, e per quel che mi riguarda è stato proprio freddo!
Voi cosa ne pensate? Grazie mille di essere passati ancora una volta sul nostro Stagno e a presto! Ciao!

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