lunedì 15 maggio 2017

La paperetta del mese: Salma Hayek

Ben tornati carissimi amici dello Stagno! Ci aspettavamo un maggio completamente diverso, vero? E invece fa ancora freschetto. Ma non vi preoccupate, La paperetta del mese è pronta a scaldarvi un po' il cuore, soprattutto per la scelta caliente di quest'oggi. Si vola in Messico con la bellissima Salma Hayek.


L'idea di eleggere Salma come peperetta del mese è nata la settimana scorsa quando, girando per un negozio di elettronica, ho trovato (finalmente) il cofanetto con i tre film di Robert Rodriguez su El Mariachi. Il primo film che compone la trilogia, intitolato appunto El Mariachi, è il primo lungometraggio di Rodriguez, girato con un budget ridicolo e con attori praticamente sconosciuti. Però, nonostante questo, il film fu distribuito su scala internazionale (doppiato anche in italiano) e gli permise di farsi notare dal grande pubblico. Proprio grazie a questa pellicola ha avuto il budget e la possibilità di iniziare la sua carriera che vede, tra gli altri, i due seguiti: Desperado e C'era una volta in Messico.
Ed è proprio in queste due produzioni che compare la nostra paperetta del mese. Al fianco di Antonio Banderas, che nei due seguiti prende il ruolo precedentemente affidato a Carlos Gallardo nei panni del Mariachi, Salma Hayek interpreta Carolina, una giovane donna che gestiste un bar utilizzato da Bucho, il cattivone di Desperado, come snodo per i suoi traffici di droga. Carolina curerà e nasconderà el Mariachi proprio nel suo locale arrivando a tradire il suo "datore di lavoro" per amore dell'ex suonatore di chitarra con la custodia piena di armi. Questo fu il primo film importante a livello internazionale per la Hayek che la consacrò nel cinema americano.
Otto anni più tardi, Salma riprese il ruolo di Carolina anche nel seguito, C'era una volta in Messico, capitolo finale della trilogia del Mariachi, sempre a fianco di Banderas. Il suo ruolo in questa pellicola è molto più esiguo in termini di minutaggio ma fondamentale per la trama. Infatti la bella Carolina, che qui troviamo sposata col Mariachi, viene uccisa nella prime scene flashback del film dando via ad una catena di eventi che porterà il nostro eroe messicano sulle tracce del Generale Marquez. Il budget per questa pellicola è sproporzionato rispetto al primo capitolo e ben più notevole anche rispetto al secondo permettendo quindi a Rodriguez di poter schierare insieme a Banderas e alla Hayek nomi del calibro di Johnny Depp e Willem Dafoe, oltre ad un giovane Enrique Iglesias.

Uno dei poster promozionali per C'era una volta in Messico


Ma facciamo un passo indietro. Dopo Desperado un altro importantissimo film al quale ha partecipato la Hayek è senza dubbio Dal Tramonto all'Alba, sempre diretto da Robert Rodriguez su sceneggiatura di Quentin Tarantino. Di questo film ne avevo già parlato ampiamente in passato facendo un confronto diretto con la serie TV di recente produzione (QUI).
Il film, del 1996, è uno tra i miei preferiti di sempre, soprattutto per la caratteristica suddivisione di genere. Mi spiego meglio: il film è nettamente e palesemente diviso in due parti. Nella prima parte, quel che vediamo non è altro che un film poliziesco pulp in cui i fratelli Gecko, interpretati da George Clooney e Quentin Tarantino, sono in fuga dopo l'ennesima rapina, prendono in ostaggio la famiglia di Jacob, Harvey Keitel, con la figlia Kate, interpretata da una giovanissima Juliette Lewis, e il figlio Scott e cercano di oltrepassare il confine con il Messico dove li attende la libertà. Nella seconda parte si ha un cambio, oserei dire, sconvolgente. Di punto in bianco si passa dal poliziesco realistico ad un horror/splatter con elementi fantastici come i vampiri e tutto ambientato in un unico locale, il mitico Titty Twister. Salma compare solamente nella seconda parte del film nei succinti panni di Santanico Pandemonium. Da questa prima pellicola non sappiamo molto del personaggio, dovremmo attendere il terzo film della saga o la serie TV per un approfondimento come si deve, in entrambi i casi però, a vestire i panni della bella vampira non è più Salma. Si evince comunque che Santanico dev'essere una sorta di capo/regina dei vampiri. Famosissima la sua entrata in scena con la danza del serpente, sulle note di After Dark di Tito & Tarantula (ammiratela QUI),  che è un turbine di sensualità che sfocia nel flirt spinto col personaggio di Richard Gecko, interpretato da Tarantino. Flirt che finisce in modo tragico dato che la ferita sanguinante sulla mano del rapinatore fa risvegliare gli istinti primordiali dell'avvenente vampira dando inizio ad una carneficina. Un'interpretazione, seppur breve, veramente degna di nota.


Non c'è descrizione che tenga, queste gif parlano da sole.

Tra Desperado e Dal Tramonto all'Alba, la nostra paperetta del mese aveva collaborato con Rodriguez anche nel suo episodio di Four Rooms, film corale che vede alla regia ben quattro nomi tra cui, appunto, Robert Rodriguez in compagnia di Quantin Tarantino, Allison Anders e Alexandre Rockwell. In questo piccolo episodio la vediamo ancora una volta insieme a Banderas anche se lei ha più che altro un cameo di poco conto ma ci tenevo comunque a citare Four Rooms in quanto è un film che consiglio in cui si può vedere un ottimo Tim Roth.


Con Russell Crowe, la vediamo protagonista di una commedia romantica dal titolo Breaking Up, in cui i due interpretano una coppia che tra alti e bassi portano avanti una relazione frastagliata e altalenante finché, sul punto di sposarsi, decidono di lasciarsi definitivamente per poi avere un ritorno di fiamma svariati anni dopo quando entrambi si sono rifatti una vita con altre persone. Come film non è niente di che ma la bellezza di Salma è sempre spiazzante e se volete solamente gustarvi l'occhio non rimarrete delusi.

Cambiamo registro e cambiamo regista e passiamo a Kevin Smith, altro grande nome che amo molto del panorama cinematografico americano. Diretta da Smith troviamo Salma Hayek in Dogma, film con un forte tema satirico nei confronti della religione cattolica. Anche qui, nei panni della musa Serendipity, la Hayek si cimenta in una danza mozzafiato vestita, anche in questo caso, con indumenti che lasciano ben poco all'immaginazione (dateci un occhio QUI). Forse non è il miglior film di Kevin Smith, e nemmeno il più famoso, ma se ci sono di mezzo Jay e Silent Bob il divertimento è assicurato.

Nello stesso anno, 1999, possiamo vederla anche a fianco di Will Smith, Kevin Kline e Kenneth Branagh in quel capolavoro western/steampunk che risponde al nome di Wild Wild West. Ok, l'ho chiamato capolavoro perché, devo essere sincero, l'ho visto quando uscì, quindi circa 17 anni fa, e di quel film ho un ottimo ricordo tanto che ho quasi paura a rivederlo oggi col rischio che possa infrangersi il ricordo di quella avventura nel selvaggio west (paura più che fondata visti tutti i premi vinti al Razzie Awards). Salma interpreta la bella di turno, Rita Escobar, cantante da saloon che si unisce ai due eroi (Smith e Knline) alla ricerca di uno scienziato che dice essere suo padre ma che in realtà è suo marito. Come non citare la scena del pigiamone (ecco, citata) in cui possiamo ammirare il lato B della bella attrice messicana. Ricordo ben poco altro di questo film e mi sa che è meglio così, passiamo oltre.

Altra pellicola western che in comune con Wild Wild West ha sempre il lato B della nostra Salma è Bandidas, film del 2006 in cui fa coppia con un'altrettanto bella Penelope Cruz. La Cruz interpreta la figlia di un contadino, mentre la Hayek la figlia di un ricco banchiere, ed entrambe si ritroveranno a rapinare, in modo molto improvvisato, la stessa banca per motivi completamente diversi. Le due decidono di unire le forze durante la fuga e di diventare le eroine della gente povera continuando a rapinare banche insieme. Il film, da quel che mi ricordo avendolo visto una decina d'anni fa, è abbastanza divertente e le due protagoniste sono sicuramente un buon motivo per spendere un'oretta e mezza della propria vita.

Penelope Cruz e Salma Hayek nella locandina di Bandidas


Ultimamente l'ho un po' persa di vista e i lavori più recenti non ho avuto modo di gustarli. Ma di parole ne abbiamo spese che basta, quindi direi che per oggi possiamo benissimo fermarci qui. Vi lascio, come sempre, con un altro paio di foto e ci vediamo tra un mese esatto con la prossima paperetta, sempre il 15!

Una giovane...

...e una più matura.


Le paperette dei mesi scorsi:


E con questa, dopo la lista delle paperette passate, vi saluto!


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