venerdì 15 febbraio 2019

La paperetta del mese: Emma Watson

Non succede tutti i giorni che una rubrica compia tre anni! Tre anni di La paperetta del mese, significa trentasei mesi e quindi trentasei paperette (trentasette con quella di oggi). E credetemi se vi dico che ogni mese diventa sempre più difficile scegliere chi sarà la fortunata che ci delizierà la giornata. Di alcune ho visto troppo poco, altre hanno fatto troppo poco ma, come oggi, capita anche che sia indeciso. Sembra sempre che non sia il momento giusto, che non mi senta particolarmente ispirato per dare il giusto tributo ad un'attrice che ammiro e che, posso dire, è molto importante. Spero di riuscirci, signore e signori, a voi Emma Watson.


È veramente dura anche solo pensare di parlare in poche righe di un personaggio come Hermione, coprotagonista nella saga di Harry Potter e ruolo di debutto per la nostra paperetta del mese. Man mano che si va avanti con gli anni capita sempre più spesso di veder crescere le attrici e ci si affeziona in modo particolare soprattutto se, come in questo caso, ricoprono il ruolo di uno dei nostri personaggi preferiti di sempre (un mio tributo al personaggio lo trovate QUI).
Del resto noi tutti (o quasi) abbiamo conosciuto Emma in tenera età con l'uscita del primo film, Harry Potter e la Pietra Filosofale, nel 2001.
Per quanto mi riguarda la scelta mi è sembrata perfetta senza togliere che, per chi è amante del mondo magico creato sulle pagine di J.K. Rowling, vedere finalmente l'incarnazione dei nostri eroi è sempre una grande emozione (con qualche eccezione, com'era successo qualche anno fa sempre a proposito di Hermione, QUI). Come sappiamo Emma ha interpretato il ruolo per ben otto film donando al personaggio una profondità innata dato che, come spesso ha dichiarato, Hermione assomiglia molto alla vera se stessa. Non solo fisicamente, cosa che possiamo riscontrare soprattutto nelle prime pellicole, del resto non si può prevedere come diventerà un bambino crescendo (vero Neville?), ma anche e soprattutto caratterialmente e moralmente.
Hermione è una secchiona che non disdegna di mettere in mostra la sua cultura e la sua intelligenza, tende a voler avere tutto sotto controllo e si fa portavoce di minoranze, sintomo di un gran cuore e di un gran senso della giustizia. La Watson me la immagino proprio così e, se lo dice lei, non possiamo che crederle. Fortunatamente (per noi), crescendo Emma si è allontana dalla descrizione fisica dell'Hermione nella sua controparte cartacea e, oltre che per le sue doti mentali e magiche, ci ha fatto innamorare anche per la sua bellezza tipicamente inglese, una bellezza acqua e sapone che riflette al 100% quello che, secondo me, è la vera Emma. Direi che il passaggio lo si può notare da Harry Potter e il Calice di Fuoco del 2005, con una Emma non più bambina grazie anche ad delle acconciature più adulte.
Non possiamo che ringraziare la saga di Harry Potter, oltre per aver appassionato ed emozionato milioni di fan in giro per il mondo, anche per averci donato Emma Watson, senza la quale non sarebbe mai diventata un'attrice e non l'avremmo potuta conoscere.

Questa è di sicuro la mia versione di Hermione preferita!
Da Harry Potter e il Principe Mezzosangue.

Al contrario di altri suoi colleghi, Emma non ha recitato altri ruoli durante gli anni di frequenza ad Hogwarts, e infatti il primo film importante "post-Hermione" arriva dopo l'uscita di Harry Potter e I Doni della Morte pt.2 (c'è stata anche una particina in Marilyn ma non ne parleremo). Noi Siamo Infinito, del 2012, vede la Watson, a fianco di Ezra Miller (paperotto dello scorso novembre, QUI) e Logan Lerman, in un ruolo diverso da quello della maghetta secchiona a cui siamo stati abituati per un decennio e, in un primo momento la cosa può spiazzare (ma mai quanto vedremo dopo).
Con un taglio di capelli radicale, interpreta Sam la ragazza di cui si innamora il protagonista e che sarà il centro, oltre che dei suoi pensieri, anche della trama. Charlie è un ragazzo timido e trasferendosi in una nuova scuola fatica a farsi dei nuovi amici, finché non incontra Sam e il fratellastro Patrick. Il legame che instaura, soprattutto con Sam, lo porterà ad aprirsi maggiormente e ad esternare lati di lui che prima teneva nascosti. Sam sarà una figura molto importante e rimarrà una costante anche quando Charlie si legherà affettivamente ad altre ragazze. Una storia adolescenziale dedicata ad un certo tipo di pubblico ma che, finalmente, ci fa capire che Emma non è solo in grado di staccarsi dall'etichetta di Hermione ma che le riescono anche molto bene ruoli diversi.

Ma se su Noi Siamo Infinito, la nostra Emma era si una ribelle ma comunque sempre moderata e in stile, possiamo dire, british, la vera grossa sorpresa è arrivata con Bling Ring, film del 2013 scritto e diretto da Sofia Coppola.
Qui troviamo una Watson altamente sopra le righe in un ruolo in cui mi riesce ancora difficile inquadrarla, del resto la pellicola parla di un gruppetto di giovani, per lo più ragazze, che commettono furti nelle ville delle star a Los Angeles. La Watson interpreta Nicki Moore, un'amica stretta di Rebecca Ahn che, insieme al nuovo arrivato Marc Hall, ha l'idea di intrufolarsi nelle case dei loro idoli per rubare soldi, gioielli e capi d'abbigliamento firmati. Nicki si lascerà trascinare dalle cattive compagnie e si ritroverà invischiata in una serie di eventi che sfuggono di mano alla compagnia di amici e che li porterà a fare i conti con la giustizia. Nicki, però, riesce a capovolgere l'esperienza negativa a suo favore e, dopo alcuni mesi di carcere, sfrutterà la popolarità per lanciarsi nel mondo dello show business. Come dicevo, è difficile inquadrare Emma in un ruolo come questo, non perché non sia all'altezza della parte ma, semplicemente, perché siamo troppo abituati a vederla nei panni della brava ragazza, del resto anche i suoi lineamenti sono più adatti per certi ruoli.

Lo so che volevate questa gif! Chi non la vorrebbe?

Bling Ring è senza dubbio famoso anche per la dose massiccia di celebrità del mondo di Hollywood che hanno interpretato se stesse e, rimanendo in tema, c'è un film in cui è la nostra Emma ad interpretare se stessa, ossia Facciamola Finita, triste traduzione italiana di This Is The End, anch'esso del 2013, scritto e diretto da Seth Rogen e Evan Goldberg (sia lodato Superbad).
In questa opera, in realtà, tutti gli attori interpretano se stessi in una rivisitazione della fine del mondo in puro stile Goldberg/Rogen. Il tutto ha inizio a casa di James Franco durante un party a cui è invitata anche Emma Watson, si vive un'atmosfera goliardica e spensierata ma nel corso della serata le cose inizieranno a prende una piega infernale e i nostri "eroi" si ritroveranno in uno scenario apocalittico che li vedrà lottare per la sopravvivenza. Il ruolo della Watson è un cameo di neanche cinque minuti che la vede protagonista di una scena davvero esilarante che include un'ascia, tutta l'acqua di casa Franco e un equivoco sullo stupro. Ok, detta così non sembra proprio esilarante ma.. vedere per credere (QUI)!

Nel 2014 la Watson torna al cinema a fianco del suo vecchio amico Logan Lerman e a Russell Crowe in Noah, film che racconta, in maniera oserei dire quasi fantasy, il passo biblico legato all'Arca di Noè. La rivisitazione, infatti, è solamente ispirata a quanto possiamo leggere nell'antico testamento andando a mostrare una visione molto più cruda e barbara della vicenda, senza contare l'inserimento di creature fantastiche e mitologiche.
Si pesca a piene mani da altri avvenimenti biblici, dalla creazione del mondo all'assassinio di Abele da parte di Caino, che dividerà  l''umanità in due dinastie diverse, e con l'inserimento anche di altri personaggi come ad esempio Matusalemme, interpretato da Anthony Hopkins. Emma presta il volto a Ila, una discendente della stirpe di Caino che viene trovata in fin di vita da Noè e la sua famiglia durante i loro viaggi. Unica superstite del suo villaggio diventerà la promessa sposa del primogenito di Noè, Sem, attirando l'invidia e le ire del secondogenito Cam. Sicuramente la scelta dell'attrice è azzeccata in quanto la graziosità di Emma si sposa bene con il contesto biblico in cui una bellezza più, come dire, moderna avrebbe snaturato. Anche l'interpretazione mi ha convinto anche se, in certi passaggi, l'ho trovata forzata e con delle espressioni sempre molto simili, un difetto che ho cominciato a notare e che ho rivisto anche in altri ruoli futuri.

Come ben saprete, la Watson ha molto a cuore i diritti delle donne e negli anni si è impegnata in ambito sociale e politico per questa nobile e giusta causa. Quindi vederla in Regression, film del 2015 in cui interpreta una ragazza vittima di violenze sessuali, ha un valore molto importante.
In questa pellicola ci viene raccontata una storia basata su fatti realmente accaduti che riguardano dei riti satanici messi in atto in una piccola località rurale degli Stati Uniti. Il detective Bruce Kenner (Ethan Hawke) indaga insieme allo psicologo Kenneth Raines (un altro veterano di Hogwarts, David Thewlis) sulla famiglia Gray che sembra essere al centro di molti episodi che vedono abusi sessuali, sacrifici umani e riti satanici. A denunciare il tutto è Angela Gray, interpretata appunto da Emma, che dichiara di aver subito violenze da parte del padre e da un amico di famiglia, l'agente di polizia George Nesbitt (Aaron Ashmore) descrivendo, durante i vari interrogatori, anche i riti a cui è stata costretta ad assistere. Un'indagine molto difficile che metterà alla prova i nervi, la moralità e anche la fede del detective Kenner che, sull'orlo di un esaurimento nervoso, riuscirà a riprendere il controllo razionale della situazione e a risolvere il caso brillantemente. Un film di cui si è parlato veramente poco ma che mi ha tenuto incollato allo schermo fino alla fine,  regalandomi una storia davvero interessante che merita di essere narrata e ascoltata.

Non posso non citare il ruolo di Belle nel remake in live action de La Bella e la Bestia
ma non avendo visto il film (e non avendo intenzione di farlo) non me la sento di parlarvene.

E chiudiamo con l'ultimo film a cui ha preso parte la nostra signorina Watson, The Circle. A fianco di Tom Hanks, John Boyega e la nostra amatissima Karen Gillan (paperetta dell'ormai lontano aprile 2016, QUI) troviamo Emma in una trasposizione dell'omonimo romanzo di Dave Eggers che più che un film sembra un'enorme puntata di Black Mirror.
Si parla di una fittizia società che tramite un social network sta monopolizzando le vite dei cittadini di tutto il mondo, unificando tutti i servizi in un unico portale mettendo in secondo piano la privacy degli utenti. Emma interpreta Mae, che viene assunta a The Circle tramite l'amica Annie (la Gillan), e in breve tempo riuscirà a farsi strada ai piani alti della società e diventando addirittura l'immagine pubblica dell'azienda stessa. Tutto questo finché gli obiettivi dei soci non andranno a ledere la sfera privata di Mae al punto da farle aprire gli occhi sfociando in un finale abbastanza prevedibile. Il film sembra non decollare mai e nel "colpo di scena" finale, quando tutto sembra diventare effettivamente interessante, arrivano i titoli di coda. Anche la prova attoriale di Emma, in questa pellicola, lascia molto a desiderare con espressioni, che dovrebbero trasmettere tutta la drammaticità dei fatti, rese sempre in maniera identica. Anche le parti in cui recita la parte dell'allegra influencer sembrano troppo forzate e nonostante la natura del personaggio imponga questo, forse è stata calcata un po' troppo la mano.

Con questo è tutto, spero di essere riuscito nell'impresa. Come sempre vi lascio le ultime foto e ci diamo appuntamento tra un mese con una nuova paperetta, perché non ci fermiamo certo a questo traguardo. Un saluto, un abbraccio e alla prossima!



Come sempre, ecco la lista delle paperette (e paperotti)
dei mesi scorsi! Dateci uno sguardo, ipnotico come questo.


Le paperette dei mesi scorsi:

I paperotti del quando capita scorsi:

Troppo piccola 'sta coroncina per festeggiare i tre anni?
Il regalo più bello è essere passati di qua anche questo mese!



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