giovedì 15 novembre 2018

La paperetta del mese: Scarlett Johansson

Ciao carissimi paperotti! Ci credete se vi dico che la paperetta di oggi è in stand-by da più di un anno? Sicuramente è stata tra le prime a cui ho pensato quando ho ideato questa rubrica ma, vista l'interminabile lista di lavori a cui ha preso parte, ho sempre rimandato. Finché mi sono detto che è troppo importante e troppo bella per non darle il giusto tributo e lo spazio che merita.
Quindi.. vada come vada. Cioè, stiamo parlando di Scarlett Johansson, mi spiego?


Sicuramente il primo incontro che fece scattare il colpo di fulmine con la bella Scarlett è stato in una delle mie pellicole preferite, ossia Lost in Translation. Film scritto e diretto da Sofia Coppola in cui la Johansson interpreta il ruolo di Charlotte, una ragazza costretta a passare le giornate da sola nel lussuoso hotel in cui soggiorna con il marito, un fotografo che si trova in Giappone per occuparsi di diversi servizi fotografici.
Qui incontra Bob, interpretato da Bill Murray, un attore di Hollywood a fine carriera ingaggiato per girare alcuni spot. Tra Bob e Charlotte si instaurerà una relazione platonica migliore di qualsiasi storia d'amore mai narrata. Con la scusa di farsi compagnia in una metropoli caotica come Tokyo, i due cominceranno a conoscersi sempre più approfonditamente, fino a non desiderare altro che passare insieme il loro tempo. La cosa che ho sempre trovato affascinante in questa storia è l'assenza del sesso che, in questa situazione, andrebbe sicuramente a rovinare la magia dei loro incontri, che sono innocenti e spensierati, come due bambini che scoprono la vita per la prima volta. L'unico vero contatto fisico lo abbiamo sul finale quando, sapendo che probabilmente non si rivedranno mai più, si danno un lungo abbraccio davvero commovente. E pensare che il film inizia con un primo piano della Scarlett davvero degno di nota, chi l'avrebbe mai detto che saremo finiti a piangere? Scusate dovevo smorzare un po' la tensione, abbiamo appena iniziato e siamo già alle lacrime.

il famoso primo piano della Scarlett a inizio film :P


Lost in Translation, uscito nel 2003, è stato sicuramente un trampolino di lancio verso il grande pubblico ma Scarlett non era certo alla sua prima esperienza dato che recita fin da quando era bambina. Con uno sforzo di memoria posso ricordarmi di lei in Mamma Ho Preso il Morbillo, terzo e sfortunato capitolo (senza Macaulay Culkin) di Mamma, Ho Perso L'Aereo, oppure nel drammatico L'Uomo Che Sussurrava Ai Cavalli diretto e interpretato da Robert Redford, ma stiamo andando troppo indietro nel tempo e i ricordi sono un po' offuscati.
Facciamo quindi dei salti nel tempo a random, l'ho detto in apertura vada come vada, e focalizziamoci su quelle cose che ricordo meglio.

Sulla scia di Sin City e 300, Frank Miller uscì nel 2008 con The Spirit, trasposizione cinematografica dell'omonimo fumetto degli anni '40. La Johansson presta tutta la sua sensualità a Silken Floss, l'assistente del nemico numero uno di The Spirit, Octopus, interpretato da Samuel L. Jackson. Lo stile del film si rifà prepotentemente alle opere precedenti di Miller, soprattutto il già citato Sin City, proponendo dei toni molti scuri contrapposti a colori accessi che evidenziano dei dettagli importanti, come ad esempio la cravatta rossa dell'eroe. La trama di per se non è nulla di accattivante e, a mio avviso, lasciata di proposito molto semplice per far rivivere al meglio le avventure a fumetti di Denny Colt.

Ma rimaniamo in ambito fumettistico. Dai, lo sapevate fin da subito, quindi togliamoci il sassolino e riprendiamo in mano per l'ennesima volta l'argomento Marvel Movie.
Fatalità anche in questo caso, Scarlett, è una sorta di assistente di Samuel L. Jackson ma, sto giro, sono dalla parte del bene. Ovviamente sto parlando di Nick Fury e Natasha Romanoff, conosciuta come la Vedova Nera. Il personaggio di Black Widow esordisce cinematograficamente nel secondo film dedicato a Tony Stark, Iron Man 2, e da qui in poi sarà una presenza quasi costante nei successivi film corali (e non) della serie.
L'evoluzione dalla spia dello SHIELD è altalenante, il suo esordio è stato senza dubbio una bomba, la scena nel corridoio bianco è sicuramente una delle migliori che la vedono protagonista, come del resto la presentazione iniziale nel primo Avengers. Parlando dei film corali per eccellenza, però, man mano il suo ruolo è stato sempre più marginale, visto anche l'aumento di co-protagonisti. Se pensiamo a Age of Ultron (QUI) si può ridurre il tutto a semplice escamotage per calmare Hulk e in Infinity War (QUI), beh, lasciamo perdere, è praticamente inesistente. Nei film dedicati a Capitan America invece ha un po' più spazio, se in Civil War (QUI) soffre un po' la "sindrome da Avengers" sembrando una tra i tanti, in Winter Soldier ha la scena tutta per lei a fianco di Steve Rogers.

Captain America: The Winter Soldier
visivamente la Vedova Nera in miglior forma


Per non essere monotematico, prima di tornare a parlare di fantascienza, vorrei parlarvi di qualche commedia romantica o film sentimentale a cui ha preso parte la nostra paperetta. Purtroppo però non è che sia molto ferrato sull'argomento. Posso parlarvi di Vicky Cristina Barcelona ma, sebbene l'abbia visto al cinema, penso di non ricordare assolutamente nulla a parte la scena in cui Juan (Javier Bardem) chiede a Vicky (Rebecca Hall) e Cristina (Scarlett Johansson) di andare fare l'amore tutti e tre insieme.
Poi ci sarebbe Don Jon, ma non so quanto possa essere considerato romantico, film del 2013 scritto, diretto e interpretato da Joseph Gordon-Levitt. Scarlett interpreta Barbara, una ragazza affascinante che inizia a frequentare il belloccio italo-americano Jon, un ragazzo che segue una routine molto precisa e scandita fatta di messa, palestra, disco e... masturbazione. Non riesce a farne a meno, anche quando è coinvolto emotivamente in una relazione deve riservarsi un momento per se stesso. Tutto va bene finché Barbara non scopre questa sua, diciamo, usanza e la bella biondona non vede proprio di buon occhio questa pratica solitaria. Questo costringerà Jon a modificare i suoi ritmi finché non si arriverà al finale inevitabile ma con una sfumatura sorprendente. Un film che diverte e intrattiene con una Johansson in splendida forma, da vedere per passare un'oretta e mezza spensierata.


Ma torniamo a parlare di qualcosa un po' più sulle nostre corde, anche perché la nostra Scarlett non si è certo tirata indietro quando si parla di temi fantascientifici. Ne è un esempio il recente Ghost in the Shell, film dello scorso anno di cui abbiamo già parlato (QUI), quindi non ruberei ulteriore e spazio e passerei oltre (date un occhio al vecchio articolo).
Abbiamo visto Scarlett nel ruolo di supercattiva, in quello di spia/supereroina, in quello di cyborg, poteva forse mancare l'alieno nel suo curriculum? Ovviamente no e ne è un esempio l'enigmatico Under The Skin, film  del 2013 tratto dall'omonimo romanzo di Michel Faber. L'opera originaria non ho ancora avuto modo di leggerla e, a dire il vero, la trasposizione è così mal riuscita che ha suscitato in me una curiosità che non vedo l'ora di soddisfare. La pellicola è molto lenta e per i primi 45 minuti staremo inebetiti a fissare lo schermo cercando di comprendere quello che sta succedendo. Certo, Scarlett è sempre un bello spettacolo ma vederla girare per la Scozia a bordo di un furgone adescando ignari giovani, è interessante fino ad un certo punto. Nulla viene spiegato e le scene che ci passano davanti si fanno sempre più criptiche fino al finale, lasciato volutamente interpretabile. Nella controparte cartacea, a quanto pare, è invece ben spiegato e descritto, per questo motivo vorrei approfondire l'argomento leggendo il libro.

Chiudiamo l'appuntamento di oggi (altrimenti facciamo notte e vedo che l'ho già tirata abbastanza per le lunghe) parlando di un film di Luc Besson che ho avuto modo di vedere recentemente, Lucy, che vede la Johansson impegnata in un film d'azione fantascientifica che mi ha incuriosito parecchio.
Il tema è già stato trattato in altre opere ma vederlo spiegato da Morgan Freeman ha tutto un altro sapore, sto parlando della teoria secondo la quale noi esseri umani usiamo solo una minima percentuale della nostra attività cerebrale. Insieme a Lucy Miller andremo ad esplorare cosa è possibile fare ampliando gradualmente questa percentuale, infarcendo il tutto con una nuova droga sintetica e un traffico di narcotici a livello internazionale. Un film dal forte sapore europeo, in puro stile Besson, ma che sa mischiare culture diverse creando una formula vincente che ha saputo sorprendermi e catturarmi.

E per oggi è davvero tutto! Vi lascio con le ultime foto delle selezionata di oggi, la lista delle paperette dei mesi scorsi (anche i paperotti) e salutandovi ci diamo diamo appuntamento al prossimo mese, ciao!!!




Le paperette dei mesi scorsi:

I paperotti del quando capita scorsi:

Tu! Proprio tu! Hai guardato le paperette dei mesi scorsi?
Si? Allora ti meriti un bel bacio!



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