venerdì 10 maggio 2019

Il paperotto del quando capita: Iwan Rheon

Salve cari amici ma soprattutto amiche, rieccoci qui, finalmente, con un nuovo capitolo della rubrica che fa infiammare i cuori e che, come dice il nome, capita quando capita: il paperotto del momento è l'attore e cantautore gallese Iwan Rheon.


Iniziamo con la serie cult grazie alla quale ha raggiunto una discreta notorietà: Misfits, alla quale è approdato dopo svariate interpretazioni teatrali inglesi. Il suo personaggio, Simon Bellamy, è il tipico ragazzo introverso che viene bersagliato dal bulletto di turno, Nathan. Le battute che quest'ultimo s'inventa sono spesso indecenti e sempre esilaranti, e tra queste c'è il continuo rivolgersi a Simon con il nome di Barry, un calzante leitmotiv comico delle prime stagioni.
Simon è un nerd fatto e finito, ma riuscirà piano piano a uscire dal suo guscio con onore e gloria. Pur non essendo spaccone come il succitato Nathan è a suo modo simpatico ed è un personaggio col quale è facile immedesimarsi. Come tutti i personaggi della prima stagione di Misfits anche a lui viene donato dal temporale un potere che amplifica il suo "problema". Lui, che passa sempre inosservato come se fosse trasparente, acquisisce infatti la capacità di diventare invisibile a suo piacimento. Ma questo è solo uno dei poteri a cui avrà accesso nel corso delle stagioni poiché il personaggio di Simon avrà un'evoluzione davvero inaspettata.
(Da qui in poi SPOILER se non avete visto Misfits e avete intenzione di farlo). A un certo punto verrà inserita nella serie una figura mascherata e misteriosa con notevoli doti atletiche e sempre con la consapevolezza di quello che sta per accadere. Si scoprirà che sarà proprio il nostro Simon, che ha preso da Curtis il potere di viaggiare nel tempo ed è tornato nel passato per aiutare i suoi compagni, soprattutto Alisha, con la quale nel futuro avrà una relazione amorosa.

Il suo secondo "colpo grosso" è stato sicuramente l'ingresso nel mondo di Game of Thrones. Dopo la sua interpretazione dell'eroe buono e imperturbabile è stato difficile figurarsi Iwan nei panni del personaggio che, nelle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco, rappresenta l'emblema del sadismo più scellerato: Ramsay Snow (e successivamente Bolton).
Avendo letto delle malefatte e delle vicissitudini di questo personaggio nelle Cronache non riuscivo a figurarmelo con l'aspetto del mitico Barry... ehm, Simon. Inutile dire che il nostro paperotto del quando capita, non appena apparso, ha convinto appieno sia la sottoscritta che, a quanto pare, i lettori più puntigliosi. Nonostante il suo aspetto sia molto più apprezzabile di quello del Ramsay delineato dalla penna di George R.R. Martin, riesce a compensare con la sua studiatissima impersonificazione del Male. La sua tendenza di apprezzare le antiche tradizioni e usanze della sua Casata, quella dello scuoiare vivi i nemici, la dice lunga su Ramsay, e la sua profonda "amicizia" col povero Theon Greyjoy diverrà teatro di alcune delle azioni più cruente della serie. Che altro dire, se non che ha superato perfino Joffrey nel podio dei personaggi più odiati di GoT? Il lavoro di Iwan ha proprio colpito nel segno.

Concludo con il terzo e ultimo suo ruolo che ho apprezzato enormemente, che unisce la mia passione per Netflix a quella per il rock'n'roll: sto parlando del bio-pic dei Mötley Crüe, The Dirt.
Ho scoperto da un suo post di Instagram che Iwan avrebbe interpretato il chitarrista dello storico gruppo hair metal, Mick Mars, e l'ho quindi aggiunto alla lista di film che attendevo con più ardore.
I Mötley li ho sempre ascoltati con trasporto, sebbene non suonino esattamente il mio sottogenere di rock preferito, ma non ho mai approfondito la lore di questa band. Ho sfruttato quindi questa ghiotta occasione e mi sono addentrata nei meandri delle vite dissolute di Nikki, Tommy, Mick e Vince, divorando non soltanto il film ma anche il libro dal quale è stato tratto il bio-pic, quindi devo ringraziare principalmente il nostro paperotto per avermi procurato una nuova fissazione. Mick è un po' il "nonno" della band: schietto, burbero e dal carattere privo di fronzoli, non si fa problemi nel dire quello che pensa. È affetto da una malattia ossea debilitante che gli deforma la spina dorsale, quindi la rigidità dei movimenti è un suo tratto distintivo. Personalmente mi ha dato l'impressione di essere il membro dei Mötley più simpatico e alla mano, sia nel film che nella vita reale, e colgo l'occasione per spezzare una lancia a favore di The Dirt, che è stato distrutto dalla critica, sebbene sia stato molto apprezzato dal pubblico. Questo film assolve il suo compito di intrattenere lo spettatore dall'inizio alla fine, teletrasportandolo all'interno delle folli avventure della band back in the '80. Penso possa coinvolgere, perché no, anche i profani, astenetevi però se vi scandalizzate con facilità.



Non mi resta che lasciarvi alle consuete foto di chiusura, non ho ahimè menzionato altri suoi ruoli come quello del villain Maximus il Folle nella serie Marvel Inhumans perché, purtroppo, non ho ancora avuto modo di prenderli in esame, ma forse in futuro ne parleremo tra questi lidi. Ci rivediamo al prossimo paperotto, amici!






Le paperette dei mesi scorsi:

I paperotti del quando capita scorsi:

E guardate le paperette e i paperotti scorsi!

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